Trasformando frammenti in arte:viaggio educativo di "PRONTI SI P’ARTE 2" con Simona ed Elena - Tuttoggi.info

Trasformando frammenti in arte:viaggio educativo di “PRONTI SI P’ARTE 2” con Simona ed Elena

Redazione

Trasformando frammenti in arte:viaggio educativo di “PRONTI SI P’ARTE 2” con Simona ed Elena

Dom, 24/03/2024 - 19:06

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Il progetto si colloca all'interno dell'iniziativa di Business Voices, un movimento di restituzione al territorio nato sotto l'egida di BNI

Grazie! Con molta riconoscenza e gratitudine, ho scelto di iniziare così il racconto delle prime due giornate del progetto “PRONTI SI P’ARTE 2 – FRAMMENTI DI STORIA” svoltesi presso la scuola XX Settembre di Spoleto nelle scorse settimane.

Innanzitutto grazie alla Dott.ssa Emanuela Bisogni, colei che già dall’anno scorso ha dato via a tutto.Grazie alla Dirigente scolastica, la Dott.ssa Norma Proietti per aver creduto nel nostro progetto. Grazie alle maestre Monia, Eleonora, Katiuscia e Vincenza per il loro impagabile supporto durante le attività con i bambini; importante la loro presenza perché, con i loro consigli e suggerimenti, Elena e io abbiamo potuto indirizzare il confronto con i bambini su tematiche per loro significative.

Ma il grazie più grande, quello più affettuoso, va ai bambini con i quali abbiamo lavorato. Ci hanno inondato con la loro dolcezza e il loro entusiasmo; hanno partecipato alle attività didattiche da noi proposte con una spontaneità, una naturalezza, inaspettate.

Siete curiosi di sapere come Elena e io abbiamo coinvolto gli alunni della 4°A e 4°B?

Con un bastimento carico carico di… tantissimi colori, pennelli, tavolozze, spatole, chili e chili di Das con il quale abbiamo “invaso” le aule e travolto i bambini. Ma non solo! Abbiamo donato loro un vero frammento di affresco proveniente da una chiesa danneggiata dal terremoto del 2016, con il quale i bambini hanno potuto costruire una nuova e personalissima opera d’arte.

E’ stato divertente vedere la curiosità negli occhi dei bambini di fronte al dono. Ancora di più, vedere la loro espressione meravigliata quando gli abbiamo detto che con il frammento donato, avrebbero dovuto creare la loro opera, con una nuova storia, un nuovo scopo e un nuovo nome.

Creare un’opera d’arte dal nulla e arricchirla di nuovi significati può sembrare un processo complicato per noi, forse! (Ne siete proprio sicuri!?) ma non per i 40 bambini coinvolti nel progetto, i quali, al grido di “ogni opera ha valore”, muniti dei materiali che gli abbiamo dato e soprattutto muniti della loro enorme fantasia, hanno sperimentato il piacere di diventare artisti per un giorno!

Quando ho iniziato a pensare al progetto didattico “Pronti? si P’arte!” circa due anni fa, sono stata spinta non tanto, o almeno non solo, dal pensiero dei bambini a cui l’ho dedicato, ma dal ricordo di me bambina alle elementari durante la lezione, non di arte, perché non c’era, ma di “lavoretti”; era la lezione che più preferivo, dove l’unica arte che si faceva era quella dei lavoretti fatti da noi bambini utilizzando esclusivamente le nostre mani, perennemente sporche di colore, e il divertimento che mettevamo nel farli. Non ho mai dimenticato quei momenti. Erano appassionanti. Preparavamo oggetti curiosi, mutevoli, utilizzando colori, legno, carta o altro.

Esattamente come i nostri bambini della scuola XX settembre. Queste, e molte altre, sono le emozioni vorremmo far rivivere in questi incontri.

Si sa che l’arte stimola la fantasia e l’immaginazione e che, per i bambini, può essere un linguaggio colorato, con cui esternare una parte del loro complesso mondo interiore ed è proprio questo concetto che Elena Thomas, in primis e io abbiamo usato per strutturare  il progetto.

Attraverso il lavoro svolto, i bambini hanno comunicato con noi, con le loro maestre e tra loro, inizialmente, senza utilizzare parole. Questo perché, a volte, le parole non escono facilmente. Fare arte, lavorare con le mani, creare, sono espressioni che stimolano la creatività ma aprono anche un ponte di relazione, facilitando, attraverso l’esposizione delle storie e del lavoro manuale, anche la condivisione di concetti complessi, faticosi a volte perfino dolorosi.

Quando noi operatrici abbiamo fornito loro il frammento di affresco, eravamo sicure che li avremmo incuriositi più di quanto lo sono stati nel ricevere i colori, i pennelli o il Das. E infatti, siamo state “sommerse” di domande sulla provenienza dei frammenti, sul significato del termine affresco e sulla sua costruzione. Ma non eravamo pronte all’emozione provata nell’aver “toccato con mano” la potenza dello strumento arte. Di quanta ricchezza, colori e sentimenti ci fossero nelle opere realizzate dai bambini.

Ognuno di loro ha “tradotto” con il proprio lavoro, ciò che il frammento di affresco, scelto per lavorare, gli aveva trasmesso.

L’uso dell’arte può rappresentare un importantissimo strumento per aiutare un bambino a esprimere e gestire i propri sentimenti quando, normalmente, potrebbe non essere in grado o non volerlo fare, come, ad esempio, per i bambini che stanno attraversando periodi di cambiamento o di stress. I piccoli artisti ci hanno dimostrato che, partendo dal lavoro manuale, si può esprimere se stessi e pure qualche fragilità.

Le nuove opere nate dal frammento di affresco, hanno fornito lo spunto per una discussione su temi quali la diversità, l’accettazione e il vissuto emozionale e sono uscite, anche se con tanta fatica, parole come bullismo, insoddisfazione, solitudine, senso di non appartenenza. E, per fortuna, anche parole come felicità, gioia, divertimento.

Le foto che potete vedere, come spesso accade, non rendono giustizia.

Queste prime due giornate sono servite per calibrare il lavoro, ritagliandolo sempre più “a misura di bambino” e, oltre a donarci pienezza e soddisfazione senza pari, ci hanno fornito nuovi spunti di riflessione e idee che, certamente, applicheremo ai prossimi incontri.

Racconto dell’esperienza di Business Voices realizzato da Simona Santarelli (restauratrice) ed Elena Thomas (counselor).


Il progetto “PRONTI SI P’ARTE 2 – FRAMMENTI DI STORIA” si colloca all’interno dell’iniziativa più ampia di Business Voices, un movimento innovativo di restituzione al territorio nato sotto l’egida di BNI, in questo caso sviluppato per la Region Perugia-Rieti-Terni. Questa iniziativa trae origine dalla profonda consapevolezza che la comunità imprenditoriale locale non solo possa, ma debba svolgere un ruolo attivo e costruttivo nella società, specialmente quando si tratta di aiutare le giovani generazioni. Centrali in questa iniziativa sono state le figure professionali di Simona Santarelli, restauratrice di grande esperienza, e di Elena Thomas, counselor qualificata, le quali hanno guidato il progetto con un approccio multidisciplinare e complementare.

Simona Santarelli ha introdotto i bambini al mondo del restauro e al significato profondo del “frammento”, spiegando come ogni pezzo, non importa quanto piccolo o danneggiato, sia portatore di una storia e di un valore intrinseco. Attraverso la sua guida, i piccoli partecipanti hanno appreso il rispetto e la cura per il patrimonio artistico e culturale, riscoprendo allo stesso tempo la bellezza nascosta dietro gli oggetti incompleti o rovinati dal tempo.

Dall’altra parte, Elena Thomas, attraverso il suo ruolo di counselor, ha lavorato sugli aspetti emotivi e psicologici legati al concetto di frammento e trasformazione. Ha incoraggiato i bambini a riflettere su come ogni individuo, proprio come i frammenti di un affresco, possa essere unico e completo a modo suo, e come i cambiamenti e le difficoltà della vita possano essere affrontati e trasformati in opportunità di apprendimento e crescita personale.

Attraverso il contributo specifico e professionale di queste due figure, i bambini coinvolti nel progetto “PRONTI SI P’ARTE 2” hanno potuto lavorare sul concetto di “frammento” sia dal punto di vista fisico che emotivo.

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