Dopo l'indagine sui dirigenti comunali l'atto di Veschi e Belloni per chiedere risposte sul mancato ripristino del guardrail approda in Consiglio | Sindaco parla per un solo minuto "Gravità tragedia e procedimenti in corso non meritano diatriba politica"
Dopo l’avviso di conclusione delle indagini notificato a due dirigenti del settore Lavori pubblici del Comune, la tragedia di San Giustino è tornata all’attenzione del Consiglio comunale non senza polemiche.
L’interrogazione di Luciana Veschi (FDI) e Corrado Belloni (Lega) – che chiedeva soprattuto spiegazioni in merito alla mancata sostituzione del guardrail prima e dopo l’incidente – è stata illustrata proprio ieri sera (30 ottobre) durante l’assise cittadina, dove il sindaco Paolo Fratini ha fornito la sua risposta in appena 60 secondi.
“L’interrogazione entra nel merito di aspetti che sono già stati oggetto di accertamenti tecnici complessi, allo stato a noi non noti – ha detto il primo cittadino – Non intendiamo sottrarci ai nostri obblighi e responsabilità, meno che mai in presenza di una tragedia e di un tale immenso dolore. Abbiamo la massima fiducia nella Magistratura e nei nostri tecnici comunali, che non possono essere messi alla gogna per il solo fatto di svolgere una funzione pubblica. La gravità di questa tragedia e i procedimenti in corso meritano da parte di tutti la massima responsabilità e correttezza al di là e fuori di ogni diatriba politica”.
Rimasta interdetta per la brevità della dichiarazione “velata di inopportuna polemica” la consigliera Veschi ha spiegato come l’interrogazione “non avesse lo scopo di strumentalizzare una vicenda dolorosa, altrimenti sarebbe stata fatta nell’imminenza del sinistro”, ma di comprendere anche le ragioni di una assoluta carenza di riscontro alla raccolta di firme presentata dopo la tragedia, che aveva ad oggetto proprio il ripristino del guardrail mancante dal 2018.
“Siamo ben consapevoli – ha aggiunto – che i processi si fanno nelle sedi opportune ma non accettiamo lezioni di morale da un sindaco che nella dolorosa vicenda ha responsabilità politiche evidenti, perché la sicurezza deve diventare una priorità garantita soprattutto con investimenti destinati alle infrastrutture e non può esserlo senza l’ausilio di una macchina comunale efficiente che negli ultimi 10 anni è stata depotenziata, con figure apicali di determinati uffici non supportate nella maniera opportuna per poter svolgere un carico di lavoro quadruplicato”.
La consigliera, che alla fine del suo intervento ha lasciato l’Aula, ha infine ricordato come nel Comune di San Giustino siano state ben 5 le vittime di incidente stradale nel 2022 (oltre ai 4 ragazzi morì anche un 25enne a Lama), “circostanza che ci deve indurre a riflettere tutti, non scaricando sempre le colpe su fattori non accertati ma verificando in primis lo stato delle nostre strade, la segnaletica esistente e soprattutto difendendo il lato umano di una Politica che qui ha smarrito completamente il senno”.