Otto condanne e ventidue assoluzioni: in primo grado erano stati assolti venticinque dei trenta imputati. A Rigopiano morì anche il ternano Alessio Riccetti
A distanza di sette anni è arrivato il verdetto della Corte d’Appello dell’Aquila per la tragedia di Rigopiano: otto le condanne, ventidue le assoluzioni. Tra le vittime della slavina che il 18 gennaio 2017 si è abbatté sull’albergo di Farindola, in Abruzzo, anche il ternano Alessandro Riccetti.
Il 15 luglio 2021 il Comune di Terni aveva riconosciuto al giovane ternano la civica benemerenza. Al momento dell’impatto Alessandro Riccetti, che lavorava come impiegato alla reception della struttura ricettiva, si trovava nell’hotel insieme a ospiti e ad altri membri del personale. 1146 vigili del fuoco lavorarono per ritrovare i 38 superstiti: 9 le persone salvate, 29 quelle decedute; tra queste, appunto, Alessandro.
Il verdetto
Stando a quanto riportato dall’Ansa, i giudici hanno confermato le pene inflitte in primo grado al sindaco di Farindola, ai dirigenti della Provincia di Pescara, al tecnico e all’ex gestore dell’hotel.
L’ex prefetto di Pescara, invece, dovrà scontare una pena per falso e omissioni di atti d’ufficio. Condannati, inoltre, l’ex capo di gabinetto della Prefettura e il tecnico comunale di Farindola.