Iscritto al registro anche Luciano Rossi, fratello dell'altro indagato Alessandro, mercoledì 17 nuovo sopralluogo tecnico allo stabile | Secondo intervento chirurgico per Il 17enne Alessio, Kevin torna a casa
Sale ancora il numero degli indagati per la tragica esplosione alla Green Genetics di Gubbio, che ha portato alla morte del 19enne Samuel Cuffaro e della 52enne Elisabetta D’Innocenti.
Quarto indagato
Oltre ai due titolari – il 32enne Alessandro Rossi e il 28enne Gabriele Maria Michele Muratori – e alla 22enne amministratrice dell’azienda Maria Gloria Muratori (sorella del secondo) – c’è anche il 33enne Luciano Rossi (fratello del primo).
Il sopralluogo allo stabile
Le accuse, per tutti e quattro, restano quelle di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose gravissime. Intanto il pm Gemma Miliani ha disposto – per mercoledì 19 maggio – il sopralluogo allo stabile da parte del consulente tecnico Aldo Romani (professore di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia), chiamato a ricostruire il procedimento chimico-fisico utilizzato nel laboratorio e a formulare le possibili ipotesi sull’innesco dell’incendio.
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L’esperto informatico Raffaele Garrisi è stato invece incaricato di effettuare la perizia sui telefoni cellulari e sui computer di due degli indagati e di una delle vittime.
Le condizioni di Alessio
Continua invece a lottare tra la vita e la morte il 17enne Alessio Cacciapuoti, uno dei tre feriti nell’esplosione. Seppur stabili le sue condizioni restano sempre critiche. Il ragazzo, sempre ricoverato all’ospedale di Cesena sarà oggi sottoposto ad un secondo intervento chirurgico.
Buone notizie, invece, per l’altro ferito, il 28enne Kevin Dormicchi, che ha scritto questo post: “Sono senza cellulare, oggi torno a casa, e volevo ringraziare la vicinanza di tutti, famiglia, amici, medici, infermieri e la gente che conoscevo a malapena. Grazie di cuore a tutti, la strada ancora è lunga ma insieme supereremo tutto. Detto questo un altro pensiero va alle vittime ed ai familiari da me definiti, oltre che colleghi, amici, e ad Alessio che ancora lotta”.