Contestato lo spacchettamento del servizio in Umbria in 4 lotti, con un taglio di 13 milioni | Filt Cgil e Faisa Cisal: resettare tutto
Busitalia, attuale gestore unico del Tpl in Umbria, ha impugnato la delibera della Giunta regionale dello scorso agosto, che sancisce lo spacchettamento del servizio in Umbria in 4 lotti, con un taglio previsto di 13 milioni di euro. La comunicazione è stata data dalla stessa Busitalia nell’incontro con le organizzazioni sindacali.
“Questo accresce le nostre preoccupazioni sul futuro del trasporto pubblico in Umbria, ma rafforza la nostra convinzione della necessità di un ripensamento complessivo della strategia regionale”, commentano in una nota sono Filt Cgil e Faisa Cisal dell’Umbria, le due organizzazioni sindacali maggioritarie nel settore in Umbria, “ma escluse arbitrariamente dall’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche – lamentano – dal tavolo di confronto sindacale sulla riorganizzazione del Tpl.
“Più passa il tempo e più appare chiaro – proseguono Filt Cgil e Faisa Cisal – che le forzature della Regione Umbria ed in particolare dell’assessore Melasecche per tagliare e spacchettare il trasporto pubblico locale in Umbria non reggono e il nervosismo dell’assessore, alimentato dalle tensioni politiche all’interno della sua stessa maggioranza, non aiuta”.
“Riteniamo assolutamente necessario a questo punto – concludono i sindacati – resettare tutto e ripartire con un confronto vero tra i lavoratori, le loro rappresentanze sindacali e i vari livelli istituzionali, per uscire da questa situazione di grande confusione che ci preoccupa fortemente”.