Sono già oltre 15 mila i fedeli che dalle prime ore di stamani hanno raggiunto il sagrato del santuario di Collevalenza di Todi dove, si tiene la cerimonia di beatificazione di Madre Speranza, fondatrice della congregazione della Famiglia dell’Amore misericordioso.
A presiedere le celebrazioni, nel santuario fondato dalla stessa Madre Speranza ed in cui riposano le sue spoglie, è il cardinale Angelo Amato, prefetto della congregazione per le Cause dei Santi. Presenti anche una quarantina tra vescovi e arcivescovi, tra cui tutti quelli umbri (anche emeriti), e numerosi sacerdoti, oltre a rappresentanze, ecclesiastiche e laiche, provenienti da tutti i territori in cui è presente la congregazione, come Spagna, Germania, Romania, Filippine, Messico, Brasile. Per l’occasione il servizio regionale di Protezione civile è impegnato nella gestione dell’accoglienza e l’assistenza dei fedeli, con 250 volontari. Attivata anche una sala operativa interforze cooordinata dalla prefettura di Perugia.
Il cardinale Bassetti. La missione di Madre Speranza è stata ben ricordata, dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu: “far conoscere Dio non come un giudice severo, ma come un padre buono, che perdona, dimentica e non tiene in conto le offese ricevute. Un padre che cerca i suoi figli con amore instancabile, come se non potesse essere felice senza di loro”.
“Questo – ha osservato il cardinale Bassetti – nella sostanza, l’umile e, allo stesso tempo, grandioso messaggio che Madre Speranza ha portato all’umanità. In un’epoca storica segnata dall’odio ideologico e dalla violenza, dallo sterminio pianificato di milioni di persone innocenti e dal disprezzo per la dignità umana; in un’epoca, qual è quella attuale, in cui gli uomini si allontanano sempre più dalla pratica religiosa e vivono come se Dio non esistesse, Madre Speranza diventa segno profetico di annuncio e di testimonianza che Dio ci ama, ama tutti, ama e rispetta l’intera umanità, senza eccezioni”.
La presidente Marini. “Una giornata importante quella di oggi per Todi e per l’Umbria con la beatificazione di Madre Speranza di Gesù, fondatrice delle congregazioni dell’Amore misericordioso e del Santuario di Collevalenza”: a dirlo è la presidente della Regione Catiuscia Marini, presente stamani alla cerimonia. “Una donna – ha affermato la Marini – espressione della spiritualità cristiana che scelse la nostra terra per fondare la sua comunità, radicandosi in Umbria sia dal punto di vista religioso, che sociale. E così la storia vissuta da Madre Speranza in Umbria, sia nella sua testimonianza cristiana, sia nell’impegno sociale svolto nella nostra regione e nel mondo, la eleva alla spiritualità della terra umbra, quella di Benedetto da Norcia, Francesco di Assisi, Rita da Cascia, Chiara, Angela da Foligno. Alle Ancelle ed ai figli dell’Amore misericordioso ai quali mi lega un rapporto di amicizia, collaborazione, ed affetto, giunga la felicitazione della Regione – ha concluso la presidente – per questa giornata attesa con gioia e speranza, iniziando oggi un nuovo cammino sulla testimonianza di Madre Speranza e che vedrà nel Santuario di Collevalenza, da lei fondato e concretamente realizzato, una meta di vitali pellegrinaggi”.
Madre Speranza. Figlia di un bracciante e di una casalinga, Maria Giuseppa Alhama Valera, questo il suo nome, era nata a Santomera, nel Sud della Spagna il 30 settembre 1893, dentro una baracca. Il desiderio di consacrarsi totalmente al Signore lo sentì molto presto. A vent’anni l’ingresso nel povero convento delle Figlie del Calvario di Villena, avvio di una scelta religiosa caratterizzata soprattutto all’inizio da grandi sofferenze, ma anche da guarigioni inspiegabili. E, soprattutto, da straordinarie esperienze mistiche. Nel suo diario, in data 5 novembre 1927 scrive: «Il Signore mi ha detto che gli uomini mi devono conoscere non come un Padre offeso per l’ingratitudine dei suoi figli ma come un Padre buono che li cerca con amore instancabile per renderli felici». Da quel momento, insieme all’attenzione verso gli ultimi, la devozione all’amore misericordioso, la sua diffusione, divenne l’obiettivo di tutta una vita. Un impegno, umile e insieme determinato che la porterà a fondare in Spagna, la Congregazione delle Ancelle dell’Amore misericordioso, (la cui casa generalizia nel 1936 sarò portata a Roma) e il ramo maschile, i Figli dell’Amore misericordioso i cui primi tre ingressi datano 15 agosto 1951. Tre giorni dopo madre Speranza si stabilì a Collevalenza per costruire, riuscendovi, un santuario dedicato all’Amore misericordioso. E proprio lì, fra le colline dell’Umbria, la fondatrice della Famiglia dell’amore misericordioso, trascorse gli ultimi trent’anni della sua vita. Morì l’8 febbraio 1983. A Collevalenza, il rito di beatificazione sarà presieduto, alla presenza tra gli altri del cardinale Gualtiero Bassetti e del vescovo Benedetto Tuzia, dal cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle cause dei santi e inviato del Papa.