“Torna l'interesse nazionale. Credo che questa sia la migliore sintesi con la quale riassumere l'incontro e le comunicazioni che il Ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi ha avuto a Terni con istituzioni, imprenditori , sindacati e soprattutto con i vertici della TK-AST”. A parlare è il consigliere regionale di An Alfredo De Sio che saluta con felicità la presenza ieri nella città dell'acciaio del ministro Ronchi.
“Nelle comunicazioni del Ministro infatti, – aggiunge De Sio – non è emersa solo un'importante e netta presa di posizione dell'esecutivo nazionale a difesa delle ragioni delle imprese ex Terni raggiunte dai provvedimenti di sanzione dell'Unione europea, ma una linea politica chiara che l'Italia vuol portare avanti nei confronti di vincoli europei che rischiano di essere tali solo per il nostro paese. Se l'Europa è il recinto nel quale regole di libero mercato e concorrenza devono essere rispettate da tutti i paesi membri, anche le dinamiche che attengono l'utilizzo degli strumenti necessari per le produzioni devono avere eguale applicazione e regolamentazione ed in tema di produzione ed utilizzo dell'energia purtroppo non è così”.
“Occorre agire – dice inoltre il consigliere regionale – almeno su due direttrici, l'aumento dei quantitativi di energia prodotta, soprattutto per le aziende energivore e la riforma complessiva della borsa energetica nazionale che non può in modo assolutamente speculativo mettere sullo stesso piano i diversi utilizzi. Se vogliamo che l'Europa possa avere un senso diverso da quello di mero mercato, per altro in profonda crisi e se l'ambizione è quella di una patria comune e non la somma di tanti egoismi nazionali, l'interesse dell'Europa dovrà essere quello di difendere le produzioni europee ovunque siano localizzate, mutuando proprio il concetto che il Governo ha espresso in queste settimane in merito alla vicenda dell TK-AST, dove le ragioni della multinazionale tedesca sono state definite 'ragioni di interesse strategico per l'Italia'. Ecco perché, a margine di una battaglia aspra e dura riguardante la vertenza in atto sulla maximulta, che vedrà a settembre tutte le istituzioni unite nel respingere i rilievi dell'UE, – conclude De Sio – questa vicenda può segnare un nuovo inizio per una rinnovata consapevolezza nazionale, che sappia difendere, nel perseguire un obbiettivo particolare, il senso stesso della pari dignità in Europa tra stati membri che è possibile realizzare con concrete e non fittizie pari opportunità”.
