A Terni mancano ancora la metà dei sopralluoghi sugli immobili per cui sono state chieste verifiche dopo le scosse di terremoto a partire dal 24 agosto. A fare il punto della situazione è stato l’assessore Stefano Bucari in consiglio comunale questa mattina rispondendo ad un’interrogazione della consigliera Valentina Pococacio (Movimento 5 stelle). Le richieste di verifiche sono andate via via aumentando da parte dei cittadini di Terni dopo le varie scosse che si sono susseguite a partire dall’estate 2016, fino alle ultime del 18 gennaio 2017.
In particolare dopo il 24 agosto erano state presentate 125 istanze di sopralluogo. A fine ottobre di queste, però, attraverso i tecnici abilitati alla redazione di schede Aedes, ne erano state compiute soltanto 26, mentre 99 rimanevano da evadere al 26 ottobre. E dopo appunto le scosse di quel giorno con epicentro nelle Marche e poi di quella del 30 ottobre a Norcia la situazione si è acuita, anche se nel frattempo sono cambiate le procedure, con la previsione delle squadre Fast. “Al 31 dicembre la situazione a Terni era di 578 istanze presentate – ha spiegato Bucari – di cui 279 evase”.
L’ultimo dato è invece quello relativo al 31 gennaio 2017: 660 i sopralluoghi richiesti, di cui effettuati 306. Oltre la metà, quindi, ne rimangono da fare. Anche se contemporaneamente, ha ricordato l’assessore, sono stati controllati gli oltre 60 plessi scolastici di Terni, oltre a tutti gli edifici pubblici. “La priorità dei controlli è stata dettata dalle segnalazioni dei vigili del fuoco e da quelle giudicate più gravi, poi si procede in base alla data di presentazione delle richieste”. Al lavoro al momento ci sono 3 squadre di 2 tecnici ciascuna. “La stima – ha concluso l’assessore Stefano Bucari – è di 25 – 30 sopralluoghi a settimana con il completamento dell’attività che è previsto entro 3 mesi”.