Terremoto rifiuti Gesenu e Tsa, cresce numero indagati: Oggi e domani ispezioni a Borgo Giglione - Tuttoggi.info

Terremoto rifiuti Gesenu e Tsa, cresce numero indagati: Oggi e domani ispezioni a Borgo Giglione

Sara Minciaroni

Terremoto rifiuti Gesenu e Tsa, cresce numero indagati: Oggi e domani ispezioni a Borgo Giglione

Sale a 16 il numero degli indagati. Analisi ambientali, computer, carte: gli inquirenti "differenziano" le indagini
Mer, 14/10/2015 - 20:09

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L’inchiesta sui rifiuti che sta scuotendo i vertici e non solo di Gesenu e Tsa si allarga. A quanto si apprende sarebbe salito a 16 (dai 14 della prima “mandata”) il numero delle persone iscritte al registro degli indagati. Ma si tratta, questo è bene specificarlo, di un’indagine agli albori, partita da diversi mesi ma che adesso si trova nella fase di “raccolta” di elementi che di fatto richiederanno tempo per essere analizzati. Ricordiamo che tra i reati contestati a vario titolo ai 16 c’è anche la pesante accusa di aver commesso delitti colposi contro la salute pubblica (per 12 persone), oltre all’associazione a delinquere (per otto di loro) e il traffico illecito di rifiuti.

GLI INDAGATI 

I tempi delle indagini. Questo vale innanzi tutto per gli esami sui rilievi effettuati dall’Arpa sotto la supervisione del Nipaf e coordinati dal magistrato Velentina Manuali titolare del fascicolo della Dda (Direzione distrettuale Antimafia). Per i primi esiti di questi test effettuati su acqua e terra in prossimità delle discariche di Pietramelina e Borgo Giglione ci vorrà almeno una settimana. Molto di più servirà invece per il controllo dei computer, e qui entra in gioco il lavoro della Polizia Postale e delle migliaia di pagine sequestrate nei 6 uffici delle due partecipate passate al setaccio insieme a quelli delle aziende intermedie messe sotto la lente ad Assisi. Intanto nelle scorse ore già alcuni degli indagati si sarebbero spontaneamente recati in procura per fornire la massima collaborazione alle indagini.

Oggi ispezionata Borgo Giglione, si prosegue anche domani. Lunedì e martedì i 50 uomini della Forestale dispiegati sul territorio perugino in esecuzione ai decreti di perquisizione si erano concentrati più che altro in sei sedi degli uffici di Gesenu e Tsa e nella discarica di Pietramelina. Oggi invece il lavoro degli inquirenti è stato concentrato sulla discarica di Borgo Giglione nel comune di Magione. Qui le modalità sono state le medesime già attuate a Pietramelina. Prelievi di terra e acqua degli uomini dell’Arpa per verificare se vi siano state infiltrazioni di percolato fuori controllo e se i parametri ambientali siano o meno nella norma. Anche domani l’ispezione continuerà sempre a Borgo Giglione.

Potrebbe non essere tutto. Quella di domani però potrebbe non essere la giornata conclusiva delle ispezioni. Infatti il decreto ispettivo sarebbe stato emesso con una formula tale da consentire la possibilità di nuovi accessi da parte degli uomini del Nipaf. Qualora ne ravvisassero la necessità quindi potrebbero essere effettuati nuovi prelievi e ulteriori acquisizioni di carteggi.

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Ricorso al Riesame. Intanto si profilano i primi ricorsi. Ad annunciare un ricorso al Tribunale del Riesame è l’avvocato David Brunelli, che spiega come presentare l’istanza avversa al decreto di sequestro richiesto dalla Procura per i documenti oggetto dell’inchiesta consentirà al penalista di avere visione degli atti di indagine e spiega: «Con riguardo alle vicende giudiziarie attinenti alle indagini in corso nei confronti di dirigenti e dipendenti di Gesenu s.p.a., pur nella genericità degli elementi indicati nei provvedimenti notificati ai miei assistiti, dagli stessi si evince come ad oggi le indagini riguardino null’altro che presunte “irregolarità” gestionali. Ed è proprio per verificare dette eventuali “irregolarità” che è stato disposto il sequestro di documenti e supporti informatici, che la società per cui lavorano le persone che rappresento ha messo immediatamente a disposizione dell’autorità procedente; per la stessa ragione, sono stati prelevati presso i siti impiantistici gestiti da Gesenu s.p.a. dei campioni che verranno analizzati nei prossimi giorni. Questa mattina ho presentato istanza di riesame avverso il decreto di sequestro, e ciò mi consentirà di avere visione degli atti di indagine; ritengo quindi doveroso rimandare a quel momento qualunque ulteriore valutazione».

Smaltimento e traffico rifiuti, perquisizioni in Gesenu e Tsa: 12 indagati dalla Dda

“Lombrici a disposizione”. Nelle scorse ora anche il difensore di Roberto Lombrici, presidente del Cda della Trasimeno servizi ambientali, l’avvocato Francesco Falcinelli ha dichiarato il massimo spirito collaborativo del suo assistito, “Lombrici – ha spiegato il legale –  esprime la massima fiducia nell’operato della magistratura ed è a disposizione per fornire ogni contributo utile all’accertamento dei fatti”. Anche qui è chiaro l’intento di voler conoscere gli atti prima per poi chiarire la posizione dell’indagato.

Dal Comune di Perugia. Il Capogruppo di Forza Italia Massimo Perari in merito all’indagine della Procura della Repubblica che ha visto tra gli indagati alti quadri della Gesenu e società collegate per “traffico illecito di rifiuti” e “associazione a delinquere”, esprime massima fiducia nell’operato della magistratura. “L’indagine è solo agli inizi, ma stanno emergendo ipotesi di accusa che, se confermate, dovranno portare alla rimozione dei responsabili. È doveroso altresì ricordare che nel nostro ordinamento vige la presunzione di innocenza. È quindi auspicio del sottoscritto che la magistratura faccia chiarezza, nell’interesse della città, in maniera celere dato che con la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente non si scherza. Vorrei ad ogni modo sottolineare con soddisfazione – aggiunge Perari – come nessuno tra i componenti del Cda nominati dal Sindaco Romizi risulti indagato.”

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