Aggiornamento alle ore 19,46- E’ da poco terminato il Consiglio dei Ministri nel quale sono state prese alcune attese decisioni che riguardano sopratutto la sistemazione degli sfollati e la gestione per l’emergenza. Il Premier Renzi, presente alla consueta conferenza stampa con il Commissario Straordinario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha parlato di condivisione e coinvolgimento dei cittadini come principio ispiratore della riunione. Una riflessione che ha coinvolto anche i ministri interessati perchè il Consiglio è stato allargato ai presidenti delle regioni e al Commissario Straordinario.
“Nelle prossime 72 ore – spiega il Premier- per rispondere all’ evento eccezionale faremo un ulteriore decreto legge che ci consenta di accelerare le procedure e aumentare i tecnici per affrontare l’emergenza. Vogliamo più forze dell’ordine per garantire il presidio del territorio e far stare tranquilli icittadini che dovessero allontanarsi dalle loro case. Accanto a questo troveremo il modo di coinvolgere più personale tecnico per affrontare il carico burocratico. Pensate che all’Aquila sono state 72mila le richieste di verifiche, 49mila in Emilia Romagna. Solo prima dell’ultima scossa erano già 76mila le richieste, perchè il territorio è molto vasto rispetto agli eventi precedenti. Da questo punto di vista sono regioni problematiche. Un terremoto di 6.5 è superiore a tutto quello che abbiamo conosciuto negl iultimi 30anni e quindi immaginiamo che le richieste saranno molte di più. E fondamentale che ci sia attenzione alla tempistica. Se riusciamo ad accelerare i tempi e portare in quelle zone dei containers in breve tempo possiamo evitare che ci siano i 6-7 mesi da trascorrere altrove, che è quello che la gente non vuole. Noi vogliamo venire incontro a tutti e non possiamo certamente posizionare le casette di legno in 2-3 mesi. Prima di Natale, ma vogliamo fare prima, metteremo allora i containers e così possiamo far rientrare i cittadini nelle città”.
“In 72 ore– conclude Renzi- faremo un decreto legge per avere poteri accelerati di semplificazione per mettere in moto le 4 fasi:
1 Emergenza- Chi può lasci il territorio per qualche settimana per consentirci di gestire al meglio la situazione;
2 Fase intermedia- Arrivo dei contaneirs, forse anche prima di dicembre;
3 Da dicembre si va avanti con la gara delle casette di legno. Tempo, circa 7 mesi per la consegna;
4 A giugno consegna e inizio della fase della ricostruzione.
Il mio amico sindaco di Amatrice, SergioPirozzi chiedeva più personale tecnico. Se ci riusciamo daremo una mano facendo le gare più velocemente possibile e alla fine importanti interventi straordinari per le attività economiche e in special modo per gli agricoltori. Ricostruiremo tutto, case chiese e realtà turistiche ed economiche.
Il ministro Martina sta lavorando a misure di sostegno per stalle e attività agricole in genere. Deve essere dunque chiaro che stiamo prendendo misure straordinarie”.
Il Premier Renzi ribadisce ad alcune domande in sala che non ci sono bracci di ferro con l’UE sul superamento degli indici previsti dal Patto di Stabilità. Escluso anche il rinvio del Referendum del 4 dicembre, per destinare il risparmio dei costi ai fondi per l’emergenza. Non ci sono stati riferimenti precisi alla dimensione del famoso “cratere” del sisma, ma Renzi ha specificamente parlato di “lesioni in 4 regioni”.
Aggiornamento alle 18,15 – Sono complessivamente 2.763 le persone attualmente assistite in Umbria, quasi tutte in provincia di Perugia e 70 in provincia di Terni: è quanto emerge dai dati finora raccolti dal Centro regionale di protezione civile di Foligno. Per la maggior parte gli assistiti hanno trovato ricovero in strutture comunali (61 persone in provincia di Terni e 2.060 in provincia di Perugia), mentre 9 persone provenienti da Macenano di Ferentillo hanno trovato un’altra sistemazione (seconde case, amici, parenti etc). Gli assistiti nelle tende sono complessivamente 78 di cui 71 a Monteleone di Spoleto, 6 a Vallo di Nera e 1 a Sellano. Sono 432 persone residenti nel Comune di Norcia che hanno trovato ricovero nelle strutture alberghiere del Lago Trasimeno (qui i loro racconti), mentre 123 persone sono assistite in strutture ricettive locali (90 a Foligno capoluogo, 8 a Casacastalda di Valfabbrica e 25 a Monteleone di Spoleto). In particolare su 4.937 residenti a Norcia gli assistiti sono complessivamente 1.032 (600 in strutture comunali); dei 3.248 residenti a Cascia gli assistiti sono 160. I volontari impiegati oggi nell’azione di assistenza alla popolazione sono complessivamente 190, di cui 159 delle Organizzazioni umbre di protezione civile (141 tra Norcia e Preci e 18 a Foligno) e 31 delle Organizzazioni di protezione civile nazionali.
Intanto è in corso il Consiglio dei Ministri che dovrebbe decidere sul prolungamento dello stato di emergenza dopo il terremoto di ieri. L’incontro è stato anticipato da una riunione alla presenza del commissario straordinario Vasco Errani ed alla quale ha preso parte anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Su Facebook il premier Matteo Renzi ha scritto: “Ora priorità alle persone. Poi ricostruiremo TUTTO, tutti insieme. Case, negozi, chiese. Questi borghi sono l’anima dell’Italia“.
Alla riunione hanno partecipato 4 i presidenti di regione di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Tre le fasi che verranno affrontate in risposta al sisma che sta mettendo a dura prova tutto il centro Italia dallo scorso 24 agosto, ossia la fase di emergenza, la fase di ricostruzione e la successiva politica di prevenzione.
Otto i miliardi messi subito a disposizione di questo programma, 7, 4 dalla manovra della legge si stabilità, 266 milioni dal decreto del Governo del 17 ottobre e 109 milioni messi a disposizione dalla Protezione civile, di cui 15 raccolti grazie agli SMS ancora attivi per la raccolta fondi.
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ECONOMIA – Dalla Regione Umbria il vicepresidente Fabio Paparelli fa sapere che “stiamo approntando tutte le ulteriori misure necessarie per sostenere la ripresa delle imprese danneggiate e già in difficoltà dopo gli eventi sismici dell’agosto scorso. Allo stesso tempo, stiamo studiando al provvedimento per tutelare i lavoratori, con la creazione di un fondo di circa 7 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga”. Paparelli questa mattina ha attivato la “task force” regionale delle imprese. In programma ci sono una serie di misure sinergiche, con “priorità assoluta” al turismo. “Allo studio – ha sottolineato Paparelli – c’è poi una misura regionale dedicata agli ammortizzatori sociali in deroga con la creazione di fondo di circa 7 milioni di euro finalizzato alla tutela dei lavoratori per il 2016 nelle more della operatività delle misure già previste dal decreto sulla ricostruzione per le imprese dell’area colpita dagli eventi sismici oltre che per le imprese turistiche del resto della regione. Le strutture della Direzione stanno predisponendo a questo scopo integrazioni e modifiche alla disciplina in materia”.
SANITA’ – “Esenzione del ticket e della compartecipazione alle spese sanitarie per l’acquisto di farmaci e l’esecuzione di visite specialistiche per tutti i residenti nei comuni della Valnerina colpiti del sisma del 30 ottobre”: lo comunica l’assessore regionale alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini. “Qualsiasi medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, guardia medica o specialista, convenzionati con il servizio sanitario regionale o dipendenti dello stesso, potrà effettuare prescrizioni di farmaci (solo medici di assistenza primaria e pediatri) e prestazioni specialistiche per i terremotati. Nelle zone colpite dal sisma saranno inoltre attivati ambulatori specialistici con accettazione diretta, tutto questo mentre è stato istituito un numero di cellulare dedicato (346 4983281) a cui si potranno rivolgere i cittadini per chiedere informazioni e prenotare prestazioni ambulatoriali”. “A Norcia – ha aggiunto Barberini – è garantita l’emergenza territoriale con un’ambulanza del 118 presente 24 ore su 24 con medico, infermiere e autista, una postazione di pronto soccorso H24 con un infermiere e un medico per turno, continuità assistenziale giorno e notte anche nei festivi, attività ambulatoriali e specialistiche ad accesso diretto H12; a Cascia sono presenti una postazione H24 di primo soccorso con ambulanza 118 con medico, infermiere e autista, continuità assistenziale notturna e festiva con turno infermieristico, attività ambulatoriali H12 diurne e riabilitative diurne. La situazione – ha evidenziato Barberini – è sotto controllo, i moduli sanitari avanzati allestiti subito dopo il sisma stanno fornendo risposte adeguate. A breve arriveranno una decina di prefabbricati per servizi di supporto, mentre diverse attività ambulatoriali verranno sistemate all’interno della parte agibile dell’ospedale di Norcia che sarà immediatamente riqualificata e organizzata in tal senso. I medici di medicina generale della zona potranno contare su strutture mobili dove allestire gli ambulatori”.
Sempre sul fronte sanitario, inoltre, i vertici di Federfarma fanno il punto della situazione delle farmacie nell’area più colpita. Questa la situazione dei problemi. A Ferentillo farmacia inagibile, il servizio viene effettuato in un locale comunale ma è in arrivo a breve un container; a Cascia farmacia agibile ma sotto una torre pericolante. Attualmente l’utenza viene quindi servita all’esterno del locale. A Norcia entrambe le farmacie non sono agibili. Al momento il servizio è assicurato grazie a un camper del Corpo speciale Farmacisti della Protezione civile. Tra uno o due giorni l’organizzazione Federfarma affiancherà a tale servizio un ulteriore camper da mettere a disposizione dei farmacisti locali, ed entro 15 giorni, sempre Federfarma porterà a Norcia due. A Preci, Sellano e Cerreto di Spoleto servizio regolare, mentre a Monteleone di Spoleto la farmacia è inagibile ed il servizio viene svolto all’interno di una tenda; nei prossimi giorni Federfarma assicurerà la presenza di un camper.
ALLEVAMENTI – Sul fronte dell’agroalimentare, l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha incontrato oggi alcuni allevatori dell’area colpita dal terremoto e successivamente ha convocato una riunione con i rappresentanti delle associazioni agricole, l’Agenzia forestale regionale, la Protezione civile per una prima ricognizione sugli ulteriori danni provocati dal terremoto di ieri. “Da una prima stima, sono complessivamente una cinquantina le stalle danneggiate, alcune con danni che si sono aggravati ieri – sottolinea l’assessore -. Ci sono ingenti quantità di pecore e bovini in stalle lesionate o inagibili e, dopo le ultime scosse, anche difficili da raggiungere a causa delle condizioni delle strade. Il Corpo Forestale dello Stato, a cui va il nostro plauso e ringraziamento, sta svolgendo un lavoro prezioso andando in ogni azienda”. “Nelle prossime settimane arriveranno intanto le prime tensostrutture per le stalle e i fienili per il ricovero invernale del bestiame per le aziende danneggiate dal sisma del 24 agosto, ma solleciteremo un arrivo rapido anche per le altre che, purtroppo, si sono aggiunte con gli eventi sismici di ieri”. Una novità importante riguarda le piccole opere di ripristino che verranno eseguite direttamente dagli allevatori e dagli agricoltori: “Chi effettuerà piccoli interventi quali tettoie e recinzioni per far ripartire la propria attività – dice l’assessore – con costi sostenuti tracciabili, verrà poi rimborsato”. “Da mercoledì 2 novembre – comunica l’assessore Cecchini – apriremo a Norcia uno sportello operativo della Regione, avvalendoci anche del personale delle Comunità Montane, cui potersi rivolgere per tutte le problematiche del settore agricolo e zootecnico”.
STRADE – L’Anas intanto annuncia che entro la giornata di domani riaprirà la strada statale 4 Salaria tra l’uscita per Amatrice e Grisciano (comune di Accumoli), in provincia di Rieti. Il transito è già consentito ai mezzi di soccorso. Nel tratto marchigiano della Salaria il transito è consentito a senso unico alternato in vari tratti dove sono in corso interventi di ripristino. A Pescara del Tronto le barriere di container installate da Anas all’inizio di ottobre hanno contenuto integralmente una consistente quantità di materiale franato a causa dell’ultima forte scossa, consentendo la riapertura tempestiva al traffico già dal pomeriggio di ieri. La strada statale e 685 “delle Tre Valli Umbre” (Spoleto-Norcia-Arquata del Tronto) è chiusa in entrambe le direzioni tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, e tra Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). Tra Cerreto di Spoleto e Serravalle il transito è consentito ai mezzi di soccorso. In questo tratto l’arteria è stata interessata dalla caduta di massi in vari punti. Le reti di protezione installate a seguito del sisma del 24 agosto scorso hanno consentito di trattenere alcuni grossi massi, evitando gravi danneggiamenti all’infrastruttura. Al momento sono in corso le operazioni di svuotamento e ripristino delle reti, le attività di verifica sulla stabilità delle pendici rocciose e gli interventi di disgaggio dei volumi rocciosi pericolanti che incombono sulla sede stradale, al fine di garantire le condizioni di sicurezza e ripristinare i collegamenti tra Spoleto e Norcia. Tra Norcia e Arquata del Tronto il sisma ha danneggiato la galleria “San Benedetto”, in corrispondenza del confine regionale, e cinque viadotti sul tratto marchigiano. Al momento sono in corso verifiche tecniche e rilievi preliminari agli interventi di consolidamento e ripristino necessari alla riapertura. In questo tratto il transito è pertanto interdetto a tutti i veicoli. I soli mezzi di soccorso provenienti da Ascoli Piceno in direzione Norcia possono transitare fino a Pescara del Tronto.
Aggiornamento alle 16 – STRADE – “La Regione Umbria, in stretto contatto con l’Anas, sta monitorando la situazione relativa alla viabilità in Umbria in modo da rendere più agevoli e sicuri gli spostamenti nelle zone maggiormente colpite dal sisma”: l’informazione arriva dall’assessore regionale alla viabilità e alle infrastrutture, Giuseppe Chianella, impegnato anche stamani in una serie di sopralluoghi con i tecnici regionali. “Al momento – ha riferito l’assessore Chianella – la strada statale 685 delle Tre Valli Umbre non è transitabile da Borgo Cerreto a Serravalle. In quel tratto, aperto solo per il transito dei mezzi di soccorso, sono stati rimossi dai rocciatori dell’Anas i massi caduti in seguito al terremoto, mentre domani le squadre speciali rimuoveranno altri massi e metteranno in sicurezza i vettanti. Ad ogni modo, la riapertura della strada non è prevista prima di 10 o 15 giorni. Nel frattempo il traffico ordinario proveniente dalla parte bassa della Valnerina è convogliato verso la strada di Roccchetta o per Monteleone di Spoleto”. Sul versante Ascolano della strada 685 è chiusa la Galleria Forca Canapine “in quanto – ha spiegato l’assessore Chianella – a circa un terzo dell’interno si è venuta a creare una sopraelevazione del manto di circa 30 centimetri e alcune lesioni che vanno verificate”. L’assessore ricorda inoltre che “comunque, sul versante di Ascoli la strada era già chiusa in seguito alle scosse dello scorso mercoledì che avevano provocato problemi ad alcuni viadotti”.
Relativamente alla strada regionale 209 Valnerina l’assessore fa sapere che in seguito al distacco di massi il tratto Triponzo- Preci è transitabile solo per i mezzi di soccorso, mentre per la strada provinciale 476 di collegamento tra Norcia e Preci è stato riaperto il tratto fino a Piedivalle, tutta la parte restante è riservata ai mezzi di soccorso. La viabilità minore verso le frazioni è tutta accessibile. Relativamente alla Circonvallazione di Norcia, l’Anas sta valutando, se tecnicamente possibile, di effettuare una variante, intanto proseguono i lavori su Castelluccio dove sono stati rilevati problemi anche in seguito a piccole frane precipitate sul basamento stradale.
Gli aggiornamenti da tutti i territori dell’Umbria:
– Perugia, il piano multirischio del Comune
– Foligno, danni in centro storico e lesioni a Palazzo Trinci I Foto
– Città di Castello, dopo impianti sportivi proseguono sopralluoghi in tutte le scuole
– Spoleto ingenti i danni del terremoto | Tre tendopoli ed Eggi colpita duramente
– Sopralluoghi terremoto, allarme a Perugia e Assisi per falsi tecnici comunali
– Terni, verifiche su scuole e strade | Raccolta beni per popolazioni terremotate
– Terremoto, danni al duomo di Orvieto | Evacuata una palazzina a Ferentillo
Aggiornamento ore 14,30 – In una nota congiunta nove sindaci Fabrizio Cardarelli, (Spoleto), Nando Mismetti (Foligno), Donatella Tesei (Montefalco), Annarita Falsacappa (Bevagna), Bernardino Sperandio (Trevi), Moreno Landrini (Spello), Andrea Reali (Castel Ritaldi), Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino), Domizio Natali (Campello sul Clitunno), sottolineano che “i nostri territori – in particolare Foligno, Spoleto e le aree circostanti – già colpiti duramente dalle numerose scosse che si sono succedute dal 24 agosto, hanno subito con il terremoto di ieri, di magnitudo 6.5, danni ingenti al patrimonio culturale, ai palazzi storici, a numerosi edifici pubblici e privati. Le prime verifiche effettuate dipingono un quadro assolutamente problematico, una situazione talmente difficile da avere già implicazioni molto negative sul comparto sociale, economico e turistico che riguarda un territorio molto più vasto. In questo contesto chiediamo che vengano snellite al massimo le procedure burocratiche per affrontare in maniera efficace le situazioni di emergenza e le richieste dei cittadini. Siamo colpiti per il dramma che sta vivendo anche la nostra regione ma, così come annunciato ieri dal Presidente del Consiglio, chiediamo al governo di allargare il cosiddetto ‘cratere’, il perimetro contenuto nel decreto legge del 17 ottobre che individua i Comuni maggiormente colpiti e stabilisce quindi le misure previste per gli immobili distrutti o danneggiati e gli interventi di emergenza. Riteniamo indispensabile che i nostri Comuni facciano parte di questo perimetro”.
Aggiornamento alle 12,45 – “La situazione è complicatissima, l’emergenza fa sempre più complessa, su un territorio che si allarga sempre più”. A fare il punto della situazione è stata poco fa Titti Postiglione, direttrice della direzione emergenze della protezione civile. Dopo il grazie alle tante forze in campo, ai Comuni che hanno offerto assistenza e a quelli che assistono la gente sul posto, la Postiglione ha fatto il punto della notte passata: “Ci sono situazioni molto differenziate. Ricordo che siamo a poche ore da un terremoto gravissimo, che si porta dietro anche la complessità di scosse precedenti devastanti e che già pesavano tanto sulla popolazione. Abbiamo passato una notte complicata per i cittadini e per la macchina dell’assistenza. Il problema è complesso, le condizioni non sono facili. Si pensi alla viabilità, ci sono stati ulteriori danni laddove c’erano vulnerabilità ed altre nuove. In alcuni territori è difficilissimo arrivare con mezzi ordinari. Anche per trasportare una tenda bisogna cambiare più mezzi”. Sul fronte viario il problema principale è quello tra Triponzo e Visso, tra Umbria e Marche, sulla strada 209: “una frana notevole ha interessato sia la strada che il fiume Nera, creando una situazione complessa che va gestita. Siamo facilitati dalle condizioni meteo, ma poi arriveranno le piogge”. “In molti posti – ha aggiunto – si è garantita l’assistenza adeguata, in altri c’è molto da fare. La priorità è stata data a chi ha vulnerabilità. Il primo intervento è stato su ospedali e strutture sanitarie”. Ad essere assistiti sono stati circa in 15mila, considerando le persone sulla costa o al Trasimeno o nelle altre strutture alberghiere. A questo numero che è già importante si aggiungono le altre persone sul posto. Basti pensare che sono state allestite 11 cucine da campo e 3 posti medici avanzati, mentre sulla costa adriatica – dove sono ospitate da fine agosto migliaia di persone – sono in costruzione dei poliambulatori di emergenza. “Un grandissimo lavoro è stato fatto e un grandissimo lavoro c’è da fare, c’è un grande sistema al lavoro, anche se non sempre si vede”. Intanto è stato riattivato numero solidale 45500 per donare 2 euro.
Intanto su SkyTg24 è arrivato un nuovo forte appello dal vicesindaco di Preci, Paolo Masciotti, dopo quello che aveva lanciato ieri sera a Tuttoggi.info. “E’ un momento molto drammatico, le strutture hanno tenuto ma i crolli sono tantissimi, la nostra storia è crollata” ha detto facendo riferimento all’abbazia di Sant’Eutizio alle sue spalle. “Le strade sono chiuse, stanno cercando di riaprire quanto prima, spero che si possa lavorare su questo anche di notte. Lancio un appello anche verso Roma: ci dovete mandare roulotte, tende, moduli. Va bene l’autonoma sistemazione presso le strutture, ma qui è tanta la popolazione che ha attività produttive, allevamenti e non si può spostare, aiutateci quanto prima. Anche una tenda con il freddo è comoda. Siamo ammassi nel centro Caritas, tutti insieme, anziani, bambini, donne incinte. Stiamo dando assistenza a circa 3-400 persone: ieri la struttura ha preparato 300 pasti. Le persone devono tornare nelle frazioni, c’è il bestiame. Non vogliamo andare in nessuna parte, siamo nati qui, dobbiamo ripartire da qua, non possiamo mandare via tutti. Sono passati due mesi, fateci vedere che arrivano moduli, roulotte, tende…”
Situazione complicatissima anche a Norcia, dove gli abitanti delle frazioni più vicine all’epicentro della scossa di ieri lamentano una scarsa assistenza. Il sindaco Nicola Alemanno ha spiegato che oltre alle 500 persone che hanno raggiunto gli alberghi nelle altre parti dell’Umbria (Trasimeno in primis), ne partiranno altre 200. Sul posto ci sono da assistere circa 2000 persone che non si vogliono allontanare. Attualmente una gran parte della popolazione si è sistemata autonomamente con roulotte, camper e quant’altro, ma la gente chiede la possibilità di dotarsi di strutture prefabbricate in modo autonomo, cosa che finora gli è stata negata dalla macchina burocratica.
Aggiornamento ore 12,32 – “La Regione Umbria metterà in campo tutte le azioni per garantire la massima sicurezza alla popolazione universitaria e, in particolare, agli studenti fuori sede”: lo comunica l’assessore regionale, Antonio Bartolini, dopo l’incontro di stamani nella sede dell’Assessorato con il commissario straordinario Adisu, Luca Ferrucci, per una puntuale verifica della situazione post sisma, anche relativa agli alloggi gestiti dall’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario.
“In questa fase di emergenza stiamo lavorando con determinazione – ha riferito l’assessore – per rendere le città universitarie di Perugia e Terni il più possibile sicure e tranquille per i giovani che hanno scelto di studiare in Umbria. Proprio per garantire agli studenti la giusta informazione e la massima sicurezza, è stato stabilito di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni locali in particolare con i Comuni di Terni e Perugia, l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Perugia, l’Accademia di Belle Arti e i due Conservatori di Perugia e Terni”.
Aggiornamento ore 12,24- Proseguono le operazioni dell’Anas per ripristinare la transitabilità sulle strade statali nelle aree duramente colpite dal sisma nel Centro Italia. Dalla prima mattina di ieri sono impegnati oltre 60 tra operatori specializzati e tecnici, con circa 40 mezzi.
Nella serata di ieri è stato riaperto il tratto della strada statale 4 “Salaria” ad Arquata del Tronto , in provincia di Ascoli Piceno, precedentemente chiuso a causa della caduta di massi sul piano viabile. Riaperto sempre nella serata di ieri, il tratto della strada statale 80 ‘del Gran Sasso d’Italia’, che era stato temporaneamente chiuso per consentire le operazioni di verifica sulla stabilità di alcuni massi.
Permane invece la chiusura della strada statale e 685 `delle Tre Valli Umbre` tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, e tra Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP), in corrispondenza del confine umbro marchigiano, a causa della caduta massi e danni alle opere in vari punti dell’infrastruttura. Resta al momento chiusa anche la strada statale 4 “Salaria” in provincia di Rieti, tra Amatrice e Accumoli. Sono in corso ricognizioni continue e verifiche tecniche da parte del personale Anas su tutto il resto della rete di competenza per garantire la sicurezza della circolazione. Si ricorda che il servizio clienti `Pronto Anas` è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde gratuito 800 841 148.
Aggiornamento ore 11,47 – Comprensori stradali della Provincia di Perugia all’opera sulle strade provinciale e regionali di propria competenza per monitorare la situazione post terremoto. L’intero personale di Todi, Spoleto e Norcia è al lavoro dalla mattina di domenica per far fronte ai nuovi danni provocati dalle violenti scosse di ieri. Grazie alla loro opera di rimozione e sgombero di materiale detritico su alcuni tratti stradali è stato possibile fin dalla stessa giornata di ieri ripristinare condizioni minime di transitabilità e pertanto riaprirli al traffico. In particolare, secondo quanto rende noto l’Area Viabilità, si tratta della SP 471 di Sant’Anatolia di Narco in località Gavelli, dove erano caduti massi di grandi dimensioni; della SP 476-I tratto in località Civita di Cascia, della SP 476-II tratto in località Fonte Vena, dove si era aperta una grossa voragine. In questo caso la riapertura della strada interessa il tratto da Norcia a Campi di Ancarano, mentre resta chiusa in località Piedivalle di Norcia, dove al km 14+500 il passaggio è interdetto a causa del crollo di un edificio. Transito ripristinato anche sulla S.P. 475 del Muraglione, tranne che in località Abeto (comune di Preci), dove insistono edifici pericolanti; sulla SP 470 di Poggiodomo; sulla SP 474-I tratto di Cascia.
Video girato a Norcia dopo il sisma 6.5 del 30 ottobre – Vigili del Fuoco
Permangono invece seri problemi sulla SR 209 della Valnerina, dove dal km 61 fino al confine con le Marche il transito è interdetto anche ai mezzi di soccorso. A seguito degli eventi sismici di ieri la chiusura è stata estesa dal Km 48+600 al km 50+500, a causa di due grossi massi che sono precipitati travolgendo le barriere di sicurezza e per una frana al km 48+800 che ha invaso la carreggiata subito dopo il centro di Triponzo. Qui comunque si sta operando con una ditta presente in zona, e già da ieri una corsia era stata sgomberata per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Infine, permane la chiusura sulla SP 476-III tratto in località Saccovescio a Preci. La Provincia sta nel frattempo valutando le situazioni più delicate per poi procedere celermente all’affidamento dei lavori di somma urgenza con cui mettere in sicurezza le strade interessate. Intanto in una nota congiunta il presidente e la consigliera delegata alla viabilità della Provincia di Perugia esprimono la vicinanza dell’Ente alle popolazioni così profondamente colpite dal sisma e ai loro sindaci, e gratitudine verso tutti gli operatori e le forze di sicurezza che si sono immediatamente attivati domenica mattina per fronteggiare questo nuovo stato di emergenza. “Si tratta di una vera e propria catastrofe – sostengono i due amministratori provinciali – che tocca direttamente tutti noi per le profonde ferite apportate alle comunità, ai beni architettonici e storico-culturali che da sempre identificano agli occhi del mondo intero la nostra stessa regione”. Presidente e consigliera provinciale fanno dunque notare come tra le fila dei soccorritori vi siano anche i tecnici e le maestranze dell’Area Viabilità dell’Ente che si sono immediatamente attivati per la riapertura delle strade di propria competenza così da consentire tra l’altro l’arrivo dei mezzi di soccorso e che hanno anche prestato la propria importante opera presso quei comuni che ne hanno fatto richiesta per far fronte agli innumerevoli disagi provocati dalle ultime violente scosse.
Aggiornamento ore 11,12 – Proseguono ininterrottamente in tutto il territorio regionale i sopralluoghi nelle scuole per garantire, dopo gli eventi sismici degli ultimi giorni, “la massima sicurezza agli studenti e al personale scolastico”: lo rende noto l’assessore regionale all’edilizia scolastica, Antonio Bartolini, informando che “la Regione ha convocato una riunione al Centro di Protezione Civile di Foligno per mercoledì 2 novembre, alle ore 17, con la finalità di fare un report dettagliato sullo stato degli edifici scolastici della regione e, in particolare, delle zone maggiormente colpite dal sisma. L’obiettivo – ha detto l’assessore – è di garantire una ripresa delle lezioni in sicurezza, a tal fine sono invitati i sindaci, che dovranno rappresentare le problematiche relative ai loro Comuni, nonché i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale e delle Province”.
Al lavoro anche i tecnici della Provincia di Perugia sugli edifici scolastici di propria competenza. Al momento, secondo quanto si apprende dall’Area edilizia, sono in corso sopralluoghi e verifiche nelle strutture presenti in tutti i territori provinciali ad eccezione di quelli che sorgono all’interno della “zona rossa”. Infatti, la valutazione degli edifici nelle aree maggiormente colpite dal sisma ancora in atto, è rimandata a un momento successivo quando si auspica che i fenomeni si saranno attenuati. Le verifiche sulle condizioni strutturali degli edifici scolastici continueranno a pieno ritmo per garantire la ripresa delle lezioni dopo il lungo ponte del 1 novembre.
Aggiornamento ore 10,26- E’ stato fissato per le 17 di questo pomeriggio il Consiglio dei Ministri straordinario per affrontare l’urgente discussione sui danni causati dal sisma. E’ molto probabile che in quella sede si affronterà anche il tema del cosidetto “cratere” del terremoto. Lo stesso Premier Matteo Renzi nella giornata di ieri nel suo intervento televisivo dopo la drammatica scossa di 6,5 aveva parlato di un “cratere i cui confini sono da rivedere”. Al momento infatti gli sfollati sono conteggiati in 25mila nelle Marche, con oltre 100 comuni con crolli accertati, e più di 3mila nella sola Norcia, che conta nella sua area Preci e Castelluccio distrutte per più dell’80% del patrimonio immobiliare. Alcune stime parlano di una cifra finale di sfollati molto prossima ai 100mila.
Video dell’animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di Mw 6.5 delle ore 07.40 del 30 ottobre 2016 che ha coinvolto l’Italia Centrale.
LA SITUAZIONE A TERNI, dove la Prefettura ha attivato la Sala Operativa. Emersi danni a diversi edifici a Orvieto e soprattutto al Duomo. A Ferentillo è stata evacuata una palazzina.
Nella notte doppia scossa di 4,2 e 4,0 gradi con epicentro Norcia. Enel comunica nel frattempo di aver completato la rialimentazione di tutte le forniture elettriche nelle zone agibili, sia a Norcia che a Cascia, dove erano rimaste le ultime utenze disalimentate.
Per quanto riguarda le aree non accessibili a Norcia e a Castelluccio di Norcia, tutte evacuate, Enel procederà in collaborazione con Protezione Civile e Vigili del Fuoco in base alle azioni di ripristino dell’agibilità.
Al lavoro da ieri sono presenti e operano da ieri mattina diverse squadre di vigili del fuoco: in particolare dopo la scossa peraltro ben avvertita da Perugia e dalle altre città della provincia il Direttore regionale dei vigili del fuoco dell’Umbria Ruggiero ha disposto il richiamo in servizio di tutto il personale dei Comandi di Perugia e Terni (oltre 150 unità inviate a Norcia e le altre impiegate presso gli altri distaccamenti vigili del fuoco della provincia di Perugia). Da subito tutte le squadre sono state inviate in Valnerina, dove si trovavano già 60 unità presso il campo base allestito per il precedente sisma. Una tempestività di intervento che ha consentito di risolvere con immediatezza molte situazioni evitando ulteriori danni ai cittadini. Sono state attivate anche le unità cinofile. Da altre regioni sono arrivate 12 sezioni operative del CNVVF ognuna con 9 unità e mezzi specializzati per operare in situazione di post sisma con mezzi ed attrezzature speciali per la ricerca ed il soccorso a persona (USAR). Presenti 5 gruppi operativi con mezzi meccanici per la rimozione di macerie, 4 elicotteri, tre droni, un carro satellitare per effettuare collegamenti telefonici in emergenza.
Tutto il personale è stato subito impegnato per effettuare verifiche sia nei centri colpiti maggiormente (Norcia, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto) sia per controllare ognuna delle numerose frazioni di questi Comuni. Sono state tratte in salvo e soccorse numerose persone, in altri casi si è provveduto ad accompagnare fuori dall’abitazione le persone. Rimaste bloccate all’interno o più semplicemente ad allontanare le persone dai centri abitati come dalla piazza principale di Norcia portandole al di fuori delle mura urbiche. Oltre cento gli interventi effettuati sino ad ora dai VVF in Valnerina. Con l’impiego degli elicotteri vigili del fuoco si è provveduto a trasferire alcuni feriti dall’Ospedale di Norcia (ormai inagibile) a quello di Foligno ed a quello di Perugia. Sempre con gli elicotteri dei pompieri sono state effettuate ricognizioni in tutto il territorio ed è stata raggiunta la frazione di Castelluccio di Norcia per portare soccorso alle persone atteso che la strada di accesso a quella frazione è interrotta per la caduta di massi.
I telefoni del 115 non hanno mai smesso di suonare per tutta la giornata registrando richieste da tutta la provincia in particolare dalla fascia appenninica ma anche da Perugia oltre che da Spoleto e Foligno. Il personale dei distaccamenti dei vigili del fuoco ha effettuato numerosi interventi per verifiche di stabilità anche ad Assisi, a San Terenziano di Gualdo Cattaneo, dove il centro storico è stato dichiarato “zona rossa”, a Spoleto, a Foligno oltre che a Perugia. Al momento sono circa 400 le richieste di verifica da evadere che saranno risolte nei prossimi giorni. A tal riguardo si invitano i cittadini a segnalare unicamente quelle situazioni oggettivamente importanti al fine di poter dare una più rapida e tempestiva risposta a tutti i richiedenti.
“In Umbria la situazione resta difficilissima. Siamo ancora impegnati nella massima emergenza per continuare ad assistere la popolazione e garantire loro tutte le necessità minime per quanti hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Purtroppo ora siamo in presenza di numeri che non hanno più nulla a che vedere con il sisma del 24 agosto. Ora invece dobbiamo assistere oltre 5000 persone”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che stamattina alle 8 ha tenuto un incontro operativo a Cascia, con il sindaco Gino Emili, insieme al capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la Ricostruzione Vasco Errani. Successivamente la presidente Marini, insieme a Curcio ed Errani, si è recata a Preci per un analogo incontro con il sindaco Pietro Bellini e poi raggiungerà Norcia. “Già dalle prime ore di questa mattina – ha detto la presidente – abbiamo riavviato i confronti con i sindaci di Norcia, Cascia, Preci e gli altri Comuni interessati al sisma per una più attenta verifica dei cittadini da assistere”. “Ferma restando l’opzione volontaria da parte dei cittadini di scegliere, per l’immediato, la sistemazione in alberghi o altre strutture ricettive come hanno già fatto centinaia di persone – ha rilevato – la Regione Umbria, anche raccogliendo le istanze degli stessi cittadini, attraverso la Protezione civile nazionale e regionale, è fortemente impegnata per poter garantire già dalle prossime ore anche l’allestimento di tende collettive dove poter trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza”.
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