L'analisi dell'Ingv sulla scossa di 5.7 gradi di magnitudo di questa mattina, livelli di scuotimento fino al VI-VII grado MCS
Nel 1930 un terremoto di magnitudo di momento sismico (Mw) 5.8 si verificò non lontano dall’epicentro del terremoto di magnitudo locale (Ml) 5.7 registrata alle ore 7.07 di oggi, 9 novembre 2022. Lo ricostruisce l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) analizzando la scossa nelle Marche avvertita in gran parte d’Italia questa mattina. Un sisma che fortunatamente al momento non sembra aver provocato danni ingenti e che soprattutto non ha provocato feriti, anche se sono in corso le verifiche dei vigili del fuoco, che hanno ricevuto circa 50 richieste di controlli.
L’epicentro – evidenzia l’Ingv – è stato localizzato in mare ad una distanza di circa 30 km di distanza dalla Costa Marchigiana nella provincia di Pesaro – Urbino. La città di Fano dista circa 31 km, il capoluogo Pesaro circa 35 km dall’epicentro. La profondità ipocentrale dell’evento è circa 7 km.
Un altro forte terremoto nel 1930 a Senigallia
Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi notiamo che in questa area è presente un’attività sismica con eventi e piccole sequenze di magnitudo moderata, come quella del giugno del 2000 con terremoti di magnitudo fino a 3.5. Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’area epicentrale alcuni terremoti di magnitudo stimata intorno a 5.0 tra i quali ricordiamo a sud dell’evento di oggi il terremoto del 30 ottobre 1930 (Mw 5.8), nei pressi di Senigallia, il più significativo terremoto della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento.
La mappa di scuotimento e le repliche
Per il terremoto odierno, la mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al VI-VII grado MCS.
Come evidenziato dai questionari compilati sul sito di “Hai sentito il terremoto?” , il terremoto è stato risentito in un’area molto vasta dell’Italia centro settentrionale, in particolare lungo la costa Adriatica, dal Friuli alla Puglia. Nelle zone più vicine all’epicentro in alcune località, sono stati segnalati risentimenti che hanno raggiunto intensità fino al V-VI grado MCS.
Alle ore 08:00 sono state localizzate, oltre all’evento principale, altre 20 scosse di magnitudo compresa tra 1.7 e 4.0. La più forte alle ore 07:12 di magnitudo Ml 4.0