La relazione dettagliata è stata inviata dalla Regione al Dipartimento nazionale della protezione civile per richiedere lo stato di emergenza, oltre 200 sono gli immobili inagibili
Oltre 350 milioni di euro. Questa la cifra richiesta dalla Regione e dai Comuni colpiti dal terremoto dello scorso 9 marzo, inserita nella relazione inviata al Dipartimento nazionale della protezione civile e al Ministro Musumeci per richiedere lo stato di emergenza.
Nel dettaglio 4 milioni andrebbero per l’autonoma sistemazione, 9 milioni per il ripristino di beni culturali, chiese e cimiteri, 6 milioni per le scuole, 500 mila euro per la delocalizzazione delle aziende e 330 milioni per la ricostruzione.
“Di particolare importanza – è stato sottolineato stamattina (17 marzo), durante la seconda commissione consiliare della Regione, presieduta da Valerio Mancini (presente in audizione il sindaco umbertidese Luca Carizia) – è proprio il fondo per il sostegno all’autonoma sistemazione, nell’ottica di evitare lo spostamento degli abitanti in altre aree, il conseguente spopolamento delle zone colpite e la perdita del senso di comunità“.
Dall’assemblea odierna è inoltre emerso il dato allarmante di 669 sfollati – 428 in quello di Umbertide (per lo più a Pierantonio) e 241 in quello di Perugia – con 135 immobili inagibili con danni gravi (103 a Umbertide e 32 a Perugia) e altri 103 con danni lievi.
La presidente della Regione Donatella Tesei sottolinea come sia forte la necessità di un intervento immediato sia per la sistemazione alloggiativa delle persone che hanno le proprie case inagibili, sia per le attività economiche di cui si è resa necessaria la chiusura. Occorre trovare al più presto gli strumenti per poter procedere anche ad una rapida ricostruzione, unica possibilità per scongiurare lo spopolamento delle zone colpite”.