Terremoto, "cratere" come “Area Svantaggiata” per attivare un nuovo regime di aiuti comunitari - Tuttoggi.info

Terremoto, “cratere” come “Area Svantaggiata” per attivare un nuovo regime di aiuti comunitari

Redazione

Terremoto, “cratere” come “Area Svantaggiata” per attivare un nuovo regime di aiuti comunitari

La proposta parte da Perugia, nell’ambito dell’evento “Dare Forma ai Fondi”, organizzato da Confcommercio Umbria per fare il punto sulle risorse comunitarie per la ricostruzione post terremoto
Gio, 28/06/2018 - 17:57

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“Non vogliamo essere assistiti; vogliamo strumenti giusti”:  questa la premessa di Vincenzo Bianconi, imprenditore di Norcia e membro di Giunta di Confcommercio Umbria, intervenendo all’incontro “Dare Forma ai Fondi”, che Confcommercio ha portato a Perugia, nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, per fare il punto sulle risorse comunitarie per la ricostruzione post terremoto e per tutte le imprese, con un panel di relatori ampio e di altissimo livello, rappresentanti delle Regioni colpite dal terremoto, del Governo, del Parlamento europeo, esperti in europrogettazione.

Due tra le molte richieste delle imprese del cratere per far ripartire l’economia dei territori colpiti dal terremoto, di cui si è fatto portavoce Bianconi: superare la soglia del “de minimis”, che costituisce un blocco per molte di esse e, soprattutto, qualificare l’area del cratere come “Area svantaggiata”, sia nell’attuale programmazione che in quella futura per il settennio 2021-2027, intervenendo sulla Carta degli Aiuti di Stato ed agendo sui nuovi criteri di assegnazione dei Fondi Strutturali.

“Le risorse a disposizione per la ricostruzione pesante non sono sufficienti – ha aggiunto Bianconi – e gli strumenti finora pensati non sono adatti all’economia appenninica, dove ci sono paesi interi a rischio estinzione e dove prevale una economia di piccole imprese del terziario.

Tempi lunghi e troppa burocrazia sono le altre emergenze. Inoltre, ha sottolineato con forza il rappresentante di Confcommercio, “serve un tavolo per le strategie economiche, dove gli imprenditori ci devono essere”.

L’incontro “Dare Forma ai Fondi è stato fortemente voluto da Confcommercio Umbria e dal suo presidente Giorgio Mencaroni, che ha aperto i lavori con un richiamo deciso alla necessità di agire in tempi brevi, di creare una cabina di regia partecipata ed integrata, di adottare soprattutto misure ad hoc per le imprese del terziario, che sono in prevalenza sul territorio e alle quali non possono essere applicate, senza filtri, strumentazioni mutuate dal manifatturiero.

Quanto al tema dei fondi diretti per le imprese, oggetto dell’approfondimento del pomeriggio, il presidente Mencaroni ha rilevato come oggi la programmazione regionale lasci ai margini gran parte delle imprese del terziario e quindi gran parte dell’economia umbra.

E’ necessario perciò aprire la finestra dei fondi europei diretti: strumenti complessi, che sembrano lontano dalle piccole imprese, che richiedono nuove capacità e competenze specialistiche, che devono però essere conosciuti ed utilizzati al meglio.

“Confcommercio Umbria è determinata a supportare le imprese in questo cammino, con servizi specifici”, ha detto il presidente Mencaroni.

All’incontro ha partecipato il direttore generale di Confcommercio Francesco Rivolta, con Massimiliano Polacco, direttore Unione Regionale Confcommercio Marche, Celso Cioni, direttore Unione Regionale Confcommercio Abruzzo, e Leonardo Tosti, presidente Confcommercio Lazio Nord.

Alberto Marchiori, incaricato Confcommercio per le politiche dell’Unione Europea, ha coordinato la tavola rotonda alla quale hanno preso parte la presidente della Giunta regionale dell’Umbria Catiuscia Marini, Giovanni Squitieri, capo Segreteria Tecnica Commissario di Governo alla Ricostruzione, Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Mauro Cappello, docente ed esperto di Fondi Europei. In collegamento streaming da Bruxelles, Andrea Cozzolino, vice-presidente Commissione REGI, Parlamento Europeo.

Spendiamo bene le risorse comunitarie di questo settennato 2014-2020, concentrandoci soprattutto sulla qualità degli investimenti affinché si compia quel salto strutturale del sistema economico e sociale che ci siamo posti come obiettivo della nostra programmazione, concertata in ogni sua fase anche con le imprese, ma nello stesso tempo guardiamo al futuro e alleiamoci, istituzioni e imprese, perché nella programmazione post 2020 restino centrali le politiche di coesione, che sono le politiche per eccellenza per lo sviluppo economico e sociale dei territori”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo all’incontro.

   La presidente Marini, nel ringraziare Confcommercio per l’opportunità di confronto e informazione su temi cruciali offerta dall’evento, ha rimarcato “l’importanza del lavoro svolto, grazie anche alle piccole dimensioni dell’Umbria, a stretto contatto con le associazioni di categoria e con le stesse imprese dalla programmazione alla operatività dei fondi strutturali Fesr e Fse, che sarà importante anche per la prossima programmazione”.

   Soffermandosi poi sul tema della prima parte dei lavori, dedicata ai fondi europei per la ricostruzione post sisma, la presidente Marini ha ricordato in particolare i due interventi finanziari aggiuntivi che “grazie alla decisione del Governo italiano di destinare alle quattro Regioni colpite dal terremoto parte della dotazione nazionale, hanno consentito all’Umbria di costruire un Asse aggiuntivo ‘terremoto’ con 56 milioni di euro nella programmazione Fesr e di rafforzare con altri 52 milioni di euro misure strategiche del Programma di sviluppo rurale”.

    “Risorse che si aggiungono a quelle già assegnate per la ricostruzione degli edifici – ha rilevato – e che consentiranno alle imprese del cratere di innovarsi e attrezzarsi anche per le sfide per il futuro, con interventi che riguardano anche quelle imprese del resto della regione danneggiate indirettamente dal sisma. Competitività, innalzamento del livello di sicurezza degli edifici pubblici e privati, coesione socioeconomica: queste le finalità che ci siamo posti. Nell’Asse terremoto abbiamo previsto inoltre una quota di 10 milioni di euro per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia: un’operazione anche simbolica per dare un segno tangibile della presenza e della vicinanza dell’Europa: solo così – ha concluso – si recupera la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Europa”.

Nel pomeriggio, per parlare dei fondi diretti per le imprese, gli interventi di Roberta Mancia, esperta di Progettazione Europea, Marisa Ameli, Responsabile Delegazione Confcommercio presso l’Unione Europea, della quale fanno parte anche Francesco Cisternino e Veronica Favalli, presenti all’incontro di Perugia.

“Dare Forma ai Fondi” è stato realizzato con il Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.


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