Terremoto, Art Bonus per ripartenza Valnerina | M5S stima 730 casette utilizzabili | 6.700 scosse - Tuttoggi.info

Terremoto, Art Bonus per ripartenza Valnerina | M5S stima 730 casette utilizzabili | 6.700 scosse

Sara Cipriani

Terremoto, Art Bonus per ripartenza Valnerina | M5S stima 730 casette utilizzabili | 6.700 scosse

Ieri ancora die scosse sopra la magnitudo 4 |La Regione continua a lavorare su vari fronti
Sab, 10/09/2016 - 11:48

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Si mantiene alta l’attenzione della Regione Umbria sul post sisma dello scorso agosto che ha colpito duramente Norcia e la Valnerina. Lunedì prossimo un nuovo incontro delle commissioni I e II sarà nuovamente dislocato a Norcia, mentre il consigliere Liberati, rende note i numeri delle casette usate dopo il terremoto del 97, che potrebbero essere riutilizzate in Umbria, in tempi celeri. Intanto si procede sulla proposta di estendere lo strumento dell’Art Bonus anche a soggetti privati e a quelli ecclesiastici:

“La Valnerina, vera chicca della nostra Umbria, terra di bellezze storiche, naturali e culturali, deve ripartire subito. E uno strumento per farlo potrà essere l’Art Bonus, esteso anche ai beni culturali privati, in  particolare quelli ecclesiastici, situati nelle zone colpite dal sisma”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali Andrea Smacchi ed Eros Brega (Pd), presidenti della Prima e della Seconda commissione, che annunciano di aver presentato una proposta di risoluzione in vista della riunione dell’Assemblea legislativa sul terremoto, programmata per martedì 13 settembre.

“Con il nostro atto – spiegano Smacchi e Brega – intendiamo impegnare la Giunta regionale affinché possa attivarsi presso il Governo, per farsi promotrice della possibilità di estendere in via sperimentale tale misura. Questo potrà essere un modo per consentire di recuperare un patrimonio storico e artistico notevole, mettendolo in sicurezza e trasformandolo in un veicolo per la ripresa di un territorio ferito ma pronto a ripartire”.

Intanto, le due Commissioni Regionali che fanno capo ai 2 consiglieri sono state riconvocate a Norcia, come già la scorsa settimana, in seduta congiunta, il prossimo lunedì 12 settembre, con all’ordine del giorno gli incontri con le associazioni di categoria del territorio, gli operatori economici e i sindaci della Valnerina.

[themepacific_box color=”grey” text_align=”left” width=”100%”]Nell’area terremotata intanto si contano 6.700 scosse in 17 giorni, con 23 scosse superiori alla magnitudo 3 negli ultimi 7, di cui ancora due nella giornata di ieri che hanno superato la soglia della magnitudo 4[/themepacific_box]

Sempre dalla Regione, il Consigliere del Movimento 5 Stelle, fa sapere i numeri delle casette potenzialmente disponibili ad essere ricollocate nella zona del sisma in Valnerina, dopo essere state utilizzate per accogliere i terremotati del 97.

Nell’atto ispettivo Liberati spiega che “in Umbria sono già presenti ben 730 prefabbricati in legno, collocati nei Comuni colpiti dai sismi del 1997/98:

  1. 354 sarebbero nel Comune di Foligno,
  2. 267 a Nocera Umbra,
  3. 99 a Sellano e
  4. 10 a Gualdo Tadino.

Le strutture, ormai affidate ai Comuni, sono largamente disabitate e si trovano per lo più in buone condizioni grazie all’onerosa manutenzione in carico agli enti locali”

La proposta era già stata lanciata partita all’inizio di settembre da Maurizio Ronconi (Centro Democratico – Movimento per l’Umbria) che suggeriva ““Sono  molte decinei prefabbricati in legno sparsi nelle zone che furono interessate dal sisma del 1997″.

Dato confermato a quanto pare dall’indagine del consigliere Liberati, che con un’interrogazione esorta la Regione a provvedere con urgenza, in accordo coi Comuni, per la ricollocazione di parte delle strutture in legno nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto, soddisfacendo rapidamente le esigenze degli sfollati, dando certezze alle famiglie, evitando di disperdere inutilmente e contro la loro volontà le persone, allontanandole dagli affetti, dalle attività, dai ricordi, dai loro stessi paesi”.

Per il consigliere di opposizione risulta “evidente che un numero cospicuo di professionisti potrebbe effettuare rapidamente lo smontaggio delle casette, il trasferimento e la ricollocazione altrove, dando immediate e concrete risposte ai cittadini non interessati al contributo per l’affitto (autonoma sistemazione), scongiurando così sia le incertezze dovute alla stagione fredda, sia il doloroso allontanamento di famiglie che, invece, non devono in alcun modo essere sradicate dalle proprie comunità, dai propri affetti, dal proprio lavoro”.

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