Terni, violenza sessuale su minore | Domani incidente probatorio - Tuttoggi.info

Terni, violenza sessuale su minore | Domani incidente probatorio

Redazione

Terni, violenza sessuale su minore | Domani incidente probatorio

Mer, 03/05/2023 - 12:17

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Violenza sessuale, 53enne in carcere da marzo. Avvocato chiede misura meno afflittiva "Solo grande equivoco"

Violenza sessuale ai danni di una minore, è questo il capo di accusa per il quale un uomo di origini africane è stato arrestato lo scorso marzo. Il fatto si è consumato davanti a un supermercato nella prima periferia della città a, secondo l’accusa, l’aggressore avrebbe palpeggiato la minore, dopo averla attirata in un luogo appartato. Nella mattinata di domani, 4 maggio, avrà luogo l’incidente probatorio (in forma protetta), concesso dal giudice Barbara Di Giovannantonio su richiesta del Pm titolare del fascicolo d’inchiesta, Marco Stramaglia, al fine di cristallizzare il ricordo della minore rispetto a quanto accaduto.

Violenza sessuale, incidente probatorio

Nella giornata di domani, come detto, avrà luogo l’incidente probatorio e la ragazzina, assistita dall’avvocato Maurizio Filiacci, sarà ascoltata in forma protetta (data la minore età e il “codice rosso”) dall’autorità giudiziaria. “I fatti sono quelli descritti dall’accusa – ha dichiarato l’avvocato Filiacci a TO – dopo l’incidente probatorio di domani avremo ulteriori elementi per valutare la situazione”.

Presunto molestatore si dichiara innocente

Secondo quanto dichiarato dall’avvocato difensore del presunto molestatore, il suo assistito, subito dopo la presunta violenza, non sarebbe scappato, ma avrebbe attesa l’arrivo delle forze dell’ordine sul posto, allertate dalla madre della vittima. La minore, infatti, dopo l’accaduto ha avvisato la mamma che è subito intervenuta. “Sto formalizzando un’istanza per chiedere una misura meno afflittiva del carcere (i domiciliari, ndr) – ha dichiarato l’avvocato Francesco Montalbano Caracci a TO – perché, a nostro parere, non esiste il pericolo di fuga. Il mio assistito aveva già ottenuto il nulla osta per il ricongiungimento famigliare, è in Italia da 10 anni, ha una casa e un lavoro”.

“Un grande equivoco”

Sempre secondo la difesa si tratterebbe solo di un “grande equivoco”. “Il mio assistito – conclude Caracci – si è sempre dichiarato innocente: ha soltanto appoggiato una mano sulla spalla della giovane in segno di amicizia. Purtroppo sul posto non ci sono telecamere e non possiamo avvalerci di filmati registrati”.

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