A rendere nota la notizia della messa all’asta per Villa Palma è stata l’associazioni Terni Città Futura che, da tempo, si occupa del prestigioso immobile ternano da anni in stato di abbandono. La data fissata dal giudice di Spoleto, Roberto Laudenzi, è quella del 18 settembre con una base d’asta di poco più di 2 milioni di euro.
“Si tratta di una vicenda privata (e’ in liquidazione il patrimonio immobiliare della SCS Spoleto Crediti e Servizi) ma il valore del bene in questione – spiega l’associazione Terni Città Futura – tutelato appunto da appositi vincoli, ed e’ valido motivo per richiedere che la neo amministrazione comunale decida di svolgere un ruolo attivo in questa fase cosi come nelle future relazioni con la nuova proprietà qualsiasi essa sia.
In questa fase sarebbe importante che l’amministrazione si mobilitasse per costruire, su un progetto d’uso, possibili sinergie pubblico privato in grado di raccogliere il capitale per rilevarne la proprietà.
In qualsiasi fase non si tratterebbe di ingerenza ma di doveroso ruolo secondo le previsioni di piano e con un piano attuativo in vigore.
L’amministrazione dovrà di fatto valutare un suo agire sugli aspetti di regolazione urbanistica, con la possibilità, auspicabile, di una revisione delle previsioni urbanistiche favorevoli alla dimensione collettiva dell’ uso del bene e del parco nel suo insieme, magari attraverso la disposizione, se ne esistono i margini, di strumenti di perequazione.
Tutto questo perche’ si possa prevedere, anche nel caso di una proprietà completamente privata, che una parte possa conservarne una qualche funzione pubblica (si pensi ad esempio al solo parco).
Da parte della nuova amministrazione si tratta finalmente di concretizzare attenzione verso la salvaguardia della bellezza di un bene storico noto e a cuore a tutta la cittadinanza”.