Regolare in Italia dal 1993, nato in Albania nel 1980, numerosi i precedenti penali e di polizia per traffico e spaccio di stupefacenti, violazione delle leggi sull’immigrazione, svariate denunce per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale e reati contro la persona.
Con l’arresto di venerdì mattina sicuramente a breve finirà il soggiorno del 33enne albanese in Italia. Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto venerdì pomeriggio, ne ha ordinato la Custodia Cautelare in Carcere fino al 5 luglio alle 9.00, ora del rito direttissimo, mentre l’Ufficio Immigrazione ha avviato la procedura di revoca del permesso di soggiorno.
L’uomo è stato visto in mezzo alla strada in via Piave, nei pressi di un bar, da una pattuglia della Squadra Volante alle 2.00 di venerdì, barcollante, mentre urlava frasi senza senso e con una bottiglia di birra in mano. Gli agenti lo hanno fermato per identificarlo, ma sono stati subito insultati; anche il proprietario del bar ha riferito che l'uomo poco prima, e anche la sera precedente, aveva infastidito gli avventori del suo locale, creando non pochi problemi. Nel tentativo di farlo salire in auto, gli agenti sono stati attaccati e uno dopo l’altro scaraventati a terra. Il 33enne, ad uno dei poliziotti, ha anche strappato la camicia della divisa con una violenza inaudita. Alla fine l’uomo è stato immobilizzato e portato in questura, mentre i due agenti feriti si sono recati al Pronto Soccorso per ricevere le prime cure; ne avranno tutti e due per 7 giorni salvo complicazioni.
Anche in Questura, nella cella di sicurezza, l’albanese ha continuato ad imprecare e a tentare di ferirsi, tanto da indurre gli agenti a chiamare il 118, ma il medico intervenuto non ha potuto far altro che riscontrare lo stato di ubriachezza.
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