Risultati sulla differenziata che la stessa Asm definisce “lusinghieri” a un anno dall’inizio della raccolta porta a porta.
Con molti mesi di anticipo, secondo quanto riferito dall’azienda, si sarebbe raggiunto il risultato del 73%, dato ottimo se si pensa che solo pochissime altre città possono vantare queste cifre (Lodi 65%, Pisa 60%, Cesena 60%, Regione Toscana 51%,..)
“L’Azienda – si legge in una nota – senza alcun finanziamento esterno, senza accedere ad alcun fondo pubblico, ha caratterizzato la sua azione con un notevole impegno delle proprie risorse tecniche ed economiche per il miglioramento dei servizi agli utenti”.
Risultato che ha consentito di ridurre drasticamente i conferimenti in discarica (-18.962 tonnellate), con notevole risparmio di spesa (2,8 Milioni di €) da parte del Comune di Terni, ciò che ha permesso la riduzione del 6,66% (utenze domestiche, del 6,40% non domestiche) della tariffa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2018. Cosa di non poco conto, se si tiene presente che tutti gli altri tributi locali lieviteranno fino ai tetti massimi.
“La policy aziendale – sostiene ancora Asm – è stata sempre all’insegna della trasparenza e del dialogo costante con i cittadini dando evidenza di come si è operato. Nel piano industriale che si sta elaborando in questi giorni, sarà ben chiaro come si intenda procedere nell’immediato futuro. L’attenzione nei confronti delle problematiche ambientali e l’attenzione alla sostenibilità sono i capisaldi della strategia aziendale. Con questi presupposti e con questi dati oggettivi, ASM Terni S.p.A. è pronta ad affrontare il futuro, rimodulando, se necessario, ma non snaturando, la propria identità”.