La città si ferma, in silenzio, con compostezza e dignità, proprio come la famiglia di David ha insegnato ai propri cittadini. Il dolore per la perdita di uno dei figli di Terni, perché David era uno dei tanti giovani della città, ricompatta un tessuto sociale che era stato già messo a dura prova da varie circostanze. Così ci riscopre con-cittadini e i sentimenti di odio, per un pomeriggio almeno, lasciano il posto a solidarietà e partecipazione al dolore di una morte che non trova, ancora, giustificazioni, se non in una destino crudele e avverso.
Questa mattina alle 11.30 il Liceo Angeloni, scuola dove si è era diplomato, ha osservato un minuto di silenzio per ricordarlo e onorare la sua prematura e drammatica scomparsa.
L’arrivo del feretro in Piazza Duomo
Il Duomo è gremito, tutti vogliono lasciare un saluto, un pensiero a David. La piazza è piena, silenziosa e composta. Ha atteso il feretro di David. I volontari della croce rossa sono schierati su due file per accoglierlo. Il piazzale a stento contiene le persone. Davanti al Duomo la presenza di palloncini bianchi pronti per essere liberati in aria. Molte le cariche istituzionali presenti, ma defilate. Oggi non è giorno per polemiche o discorsi. Oggi è il giorno del dolore.
Il Fratello di David abbraccia con commozione un rappresentante della comunità straniera di Terni
La cerimonia è officiata dal Monsignor Giuseppe Piemontese. Il Vescovo apre con l’elogio alla famiglia Raggi per la compostezza e il senso di cristiana accettazione dimostrata nell’affrontare questa tragedia. Attraverso le letture del brano di Caino e Abele, Piemontese ha voluto illustrare l’uccisione del prossimo come la non accettazione dell’altro, dunque l’importanza del perdono in quanto nessuno ha il diritto di uccidere l’altro, proprio come l’esempio di Dio che non punisce Caino, e attraverso le sacre scritture elogia il perdono.
“Nella città di Terni l’esperienza dell’amore vero e puro non va confinato al giorno di San Valentino. – dice il Vescovo – Il ricordo di David deve essere interpretato come un messaggio di speranza, soprattutto per la vittoria del bene sul male. La comunità ternana in questi giorni ha espresso chiaramente non solo il dolore, ma anche l’indignazione per quanto accaduto”.
Il fratello di David, tra la commozione e gli applausi della folla, si appella ai cittadini presenti alla cerimonia, con accanto l’esponente della comunità marocchina, per diffondere un messaggio contro le discriminazioni razziali: “Dopo questa immagine vedete voi quanto ancora ci sia bisogno di odio razziale nel vostro cuore”.
Alla fine della funzione, la bara esce dal Duomo tra le note di ‘How to save a life’ dei The Fray, canzone preferita del giovane David.
Palloncini colorati vengono liberati tra gli applausi della piazza all’uscita della bara dal Duomo
©Riproduzione riservata. Hanno collaborato Federica Pucino, Sara Cipriani e Giulia Argenti.