“È ora che il Governo intervenga rapidamente sulle questioni più ‘sensibili' del territorio ternano, in particolar modo sulle vicende delle agevolazioni tariffarie sanzionate dalla Commissione Europea e sugli effetti dell'attuazione del Decreto Mussi sul Polo universitario di Terni. Mi pare evidente che la criticità di questi due elementi mette in discussione la sostanza di quel Patto di Territorio sancito proprio dall'Esecutivo”. Gianluca Rossi, presidente del gruppo DS-l'Ulivo, interviene sulla doppia vicenda che riguarda il futuro degli assetti industriali e universitari della città di Terni e sottolinea come sia “necessario tornare sui contenuti di quello strumento di sviluppo del territorio rappresentato dal Patto”.Secondo Rossi le questioni in gioco si rivolgono “necessariamente, per complessità e attori coinvolti, a più alti livelli istituzionali. Occorre quindi – spiega – aggiornare l'approccio alle questioni dello sviluppo, della ricerca e dell'Università individuando soluzioni e strumenti maggiormente adeguati al presente. E' per questi motivi che non mi pare più rinviabile un confronto con i ministri Bersani e Mussi. Per quel che concerne la questione universitaria – aggiunge l'esponente di maggioranza – al primo posto va messa la riformulazione di un secondo Accordo di programma sull'università, mettendo insieme tutti i primi firmatari, le istituzioni ternane e umbre, l'Università di Perugia, le multinazionali e il sistema delle imprese regionali e locali. La questione – conclude – non riguarda solo i finanziamenti ma anche la definizione dell'identità del polo universitario ternano che dovrà essere sempre più scientifico e tecnologico”.