Terni, il piano strategico per rilanciare la città - Tuttoggi.info

Terni, il piano strategico per rilanciare la città

Redazione

Terni, il piano strategico per rilanciare la città

Mer, 08/02/2012 - 08:46

Condividi su:


La città materiale e il piano strategico
La pianificazione urbanistica si intreccia con quella strategica in un dialogo nel quale non ci sono gerarchie ma legami da cogliere e valorizzare. Così come tra tutte le politiche di settore dell’amministrazione comunale e la visione della città delineata nel documento di sintesi del piano strategico, la pianificazione non propone un’idea di città da costruire ma un modo per costruire un’idea di città. Il documento di sintesi non contiene volutamente piani operativi ma spinge l’avvio di un processo reale di pianificazione strategica nel quale tutti i soggetti vivi della città siano protagonisti, mettendo in comune scelte autonome e diversificate, cercando di farle convergere su alcune azioni cruciali utili al futuro dell’area ternana. La pianificazione urbanistica si muove tra l’analisi delle dinamiche territoriali, materiali e immateriali, e la capacità di accompagnare lo sviluppo urbano immaginandolo come espressione di un'intera comunità. Nella sua lettura del territorio vengono messe a fuoco i caratteri identitari, i punti di forza, le specificità su cui si costruisce una visione della città. Anche grazie alla pianificazione le proposte e le aspettative di un’intera comunità vengono tradotte in un’immagine che viene poi, gradualmente, a concretizzarsi.
Il cammino della città è stato in questi anni intenso e ricco di fermenti. Ora c’è bisogno di un salto di qualità. Dopo un decennio di elaborazione dei principali strumenti di programmazione va data priorità alla loro gestione attiva, all’utilizzazione di forme innovative di intervento e al monitoraggio degli effetti attesi e delle eventuali problematicità presenti. E’ questo il primo impegno concreto che il documento di sintesi del piano strategico presenta alla città. La visione che ha guidato la formazione del Piano regolatore generale e la proiezione delle sue dinamiche evolutive in un territorio ampio, saranno i cardini di una strategia gestionale che vuole valorizzare innanzitutto la tradizione urbanistica operativa di Terni. La valutazione propositiva della città ereditata sarà la base della ricerca di risorse pubbliche e private per la sua trasformazione attraverso specifiche modalità di coinvolgimento dell’intera città attraverso l’uso di tutti gli strumenti più evoluti per la realizzazione di microprocessi decisionali inclusivi. Né si può dimenticare come, in riferimento al sistema perequativo di attivazione delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie, il Prg sia uno strumento nuovo di gestione del territorio. Il sistema, fondamentale per l’acquisizione a costo zero di infrastrutture ed aree per la città, troverà formalizzazione e organizzazione all’interno del comune di Terni che ne faciliterà l’attuazione. Non mancherà, in tale contesto, una riflessione sugli aspetti della premialità da legare a particolari interventi coordinati con esigenze emergenti nel processo di pianificazione strategica avviato da questo documento preliminare.
Il percorso che ha portato nel 2008 all’approvazione del nuovo Prg si è sviluppato in coerenza con i presupposti del processo di pianificazione strategica, innanzitutto sperimentando una ampia fase di informazione, dialogo e consultazione con la città a partire da quella parte di opinione pubblica che si esprime nelle forme associative di tutela e cura di interessi collettivi. La visione del futuro della città che viene proposta dal Prg è dunque strettamente legata all’idea di città sulla quale opera il processo di pianificazione strategica, un’idea che privilegia il nuovo ruolo territoriale di Terni.

La pianificazione urbanistica: uno strumento per la crescita
Il percorso attuativo del nuovo Prg è appena iniziato e deve trovare nel Piano strategico della città la bussola per orientare opportunamente la qualità e l’efficacia delle azioni previste. L’attenzione che la pianificazione strategica pone alla dimensione processuale del governo della città, all’ascolto e finalizzazione degli interessi particolari in una dimensione di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, costituisce un fertile alimento per l’attuazione del Prg. La scarsità di risorse pubbliche impone di focalizzare l'attenzione sulla dimensione processuale e sulla sua capacità di riunire attorno a pochi e strategici obiettivi comuni interessi e finanziamenti di natura diversa in un quadro di reciproca e legittima convenienza, facilitati anche dall'attenta amministrazione delle potenzialità del Piano in termini di politiche perequative, premi di cubatura e quant'altro.
È questo il terreno d'incontro tra il Piano strategico della città e le potenzialità del nuovo Prg da mettere al servizio dei temi e azioni ritenuti prioritari. Se ne possono rapidamente passare in rassegna alcuni. La valorizzazione del Centro storico del capoluogo e dei borghi periferici attraverso il Quadro strategico di valorizzazione. La riqualificazione e il completamento della città edificata con una particolare attenzione alla realizzazione delle nuove piazze di quartiere (S.Valentino, Valenza, Matteotti, Polymer, Fontana di Polo, Gabelletta). La promozione delle politiche per l’accessibilità in accordo con il programma di azione Agenda 22 e attraverso gli strumenti del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e del Piano integrato degli spazi urbani. La realizzazione delle aree produttive attrezzate e qualificate e dei piani per la siderurgia e la chimica. La realizzazione di nuovi poli dei servizi privati e pubblici in particolar modo nelle zone esterne al centro. La valorizzazione del paesaggio naturale e agricolo e di quello parzialmente urbanizzato. Il completamento e implementazione del sistema infrastrutturale urbano e territoriale al fine di qualificare e accrescere il ruolo territoriale della città.

Gli ambiti di specializzazione
Il nuovo Prg si concentra sull’area urbana del fiume che comprende, in primo luogo, le potenzialità culturali ed economiche del Caos – Città giardino (sulla quale la Giunta ha recentemente dato l’avvio a un vero e proprio progetto di partnership pubblico privato) e l’area direzionale di Corso del Popolo, per la quale si va completando l’intervento complesso di valorizzazione. La specializzazione nello sviluppo urbano vede caratterizzarsi cinque parti della città. Il sistema che si sviluppa intorno al progetto di nuovo palazzetto dello sport; la fascia connettiva a nord del centro urbano, dal Tulipano all’area ex-Bosco, nella quale si sta consolidando il polo direzionale della città con la presenza di rilevanti servizi pubblici e privati, strutture commerciali e per il tempo libero, e il polo della ricerca di Villa Palma; la fascia connettiva a sud del centro urbano dove il Parco Le Grazie struttura la presenza dei servizi universitari e del polo dei servizi sanitari; il sistema Velino-Nera nel quale da Papigno a Marmore e a Piediluco con una possibile proiezione a Greccio, si concentrano le potenzialità turistiche e per il tempo libero più rilevanti, oltre a una parte importante del polo audiovisivo umbro; l’asse di Maratta dove, in raccordo con la zona di Sabbione, sono localizzati i servizi e l’offerta più qualificata di aree per lo sviluppo produttivo delle piccole e medie imprese.

Il Pst per le trasformazioni
L’attuazione di tali azioni potrà trovare utile riferimento nel Programma del sindaco per le trasformazioni del territorio (Il Pst), la qualità urbana e l’ambiente, strumento per la definizione delle linee prioritarie con specifico riferimento al mandato del sindaco. Il Pst è lo strumento attraverso il quale proiettare, nell’ambito della visione di lungo periodo del processo di pianificazione strategica, l’attuazione del nuovo Prg. Nel programma sarà infine sviluppata la metodologia operativa per la gestione della perequazione e per l’attuazione dei contenuti innovativi del nuovo regolamento edilizio. La redazione già avviata degli strumenti attuativi di iniziativa pubblica del Prg, sarà uno dei punti di forza per la corretta gestione del piano, per consentire una ripresa delle attività imprenditoriali e venire incontro alle richieste dei singoli cittadini, inserendole in un quadro organico e condiviso. Per questo dovranno essere evidenziati e risolti gli aspetti concernenti le problematiche paesaggistiche di rispetto ambientale su cui il Prg si fonda. In riferimento ai nuovi strumenti di gestione degli interventi, oltre alla perequazione risulta di particolare rilevanza lo sviluppo di interventi di opere in concessione e gestione al fine di consentire realizzazione di opere pubbliche altrimenti troppo onerose. Si individuano quindi interventi come il Palazzetto dello Sport e il completamento degli interventi di recupero e riutilizzo delle aree industriali dismesse Bosco, Gruber, Papigno.

L’offerta abitativa
L’attuazione del nuovo Prg è anche lo strumento per sperimentare forme innovative di intervento per un’offerta di abitazioni adeguata ai vari tipi di domanda, e qualificata dal punto di vista ecologico, sulla scia delle sperimentazioni con i contratti di quartiere a Borgo Bovio e S. Valentino. Il Comune è impegnato nell’attuazione del Programma operativo annuale della Regione e nello sviluppo dell’offerta di alloggi in affitto con possibilità di acquisto differita che si ritiene un modo qualificato per fronteggiare il nuovo fabbisogno sociale di alloggi. Tuttavia le risorse sono limitate e va quindi recuperato lo spirito originario del Peep, anche se nella nuova forma offerta dalla legge regionale 13/2009, per sperimentare la realizzazione di interventi integrati ed esemplari dal punto di vista tipologico e morfologico. Un concorso nazionale di architettura per la realizzazione di un intervento urbano esemplare, può essere l’occasione per rilanciare il tema della qualità, che a Terni vanta una tradizione importante, ma che rischia costantemente di soccombere alle logiche meramente quantitative spesso prevalenti nell’edilizia privata. Una politica della casa non può prescindere dal ruolo dell’Ater, che deve riconquistare un nuovo protagonismo nella città e valorizzare il suo patrimonio, il cui recupero, unitamente a quello del patrimonio diffuso presente nei quartieri storico-moderni della città (Giardino, S.Agnese) o nelle periferie, con l’autocostruzione post-bellica, o nei centri storici minori, rappresenta un’alternativa complementare alle nuove realizzazioni.

Ruolo territoriale e strategico
La costruzione dell’armatura urbana del ruolo territoriale di Terni non può naturalmente prescindere dal completamento del sistema infrastrutturale che, con l’ultimazione della Terni-Rieti, proietta la Conca Ternana nel ruolo di snodo tra le province laziali di Rieti e Viterbo fino a Civitavecchia, con l’ultimazione del raccordo con Viterbo. Il rapporto con il porto di Civitavecchia deve essere potenziato anche dal punto di vista ferroviario, verificando le ipotesi legate alla Gronda Ferroviaria su Roma o al diretto raccordo Orte-Civitavecchia, nell’ambito della conclusione del raddoppio della Roma-Ancona nel tratto Terni-Spoleto. Il sistema infrastrutturale umbro-laziale acquista un ruolo ancor più strategico con la diretta connessione con la Mestre-Orte e con la possibile verifica della Terni-Passo Corese come alternativa in direzione Roma. Accanto alle grandi infrastrutture devono essere sviluppate le potenzialità turistiche dei tracciati lenti, ma con grandi potenzialità come l’asse ferroviario S.Sepolcro-Sulmona e la sua proiezione verso Salerno quale struttura di fruizione dell’Italia interna appenninica ed anche gli interventi di minore dimensione, ma con rilevante impatto, come la variante stradale della Cascata delle Marmore.

Le azioni: centro storico, quartieri esterni, logistica
Nel centro storico e nelle aree centrali permangono situazioni di degrado e di scadente qualità urbana che costituiscono occasioni di riqualificazione e potenziamento del loro ruolo direzionale e di snodo dell’intero organismo urbano. Nel centro storico la trasformazione del Mercato coperto, l’acquisizione e riqualificazione di Largo Cairoli e il completamento del polo alimentare di Largo Manni, possono consolidare e qualificare il carattere di centro commerciale naturale del centro storico di Terni. Cosi come il recupero combinato del Verdi e di Palazzo Carrara può consolidare una parte importante del distretto urbano delle funzioni e delle attività culturali che arriva, attraverso l’area Caos, nel quartiere di Città giardino. Il completamento di Corso del Popolo e la trasformazione direzionale dell’ex Dicat può ulteriormente arricchire l’asse direzionale delle strutture comunali e giudiziarie con quelle legate alla finanza di interesse regionale. Il sistema di interventi nelle zone Gruber e Bosco, oltre a consolidare la dilatazione del centro storico nelle strutture storico-industriali, può arricchire di funzioni pregiate le aree centrali ad est del nucleo antico, così come la riqualificazione di edifici dismessi (ex caserma di polizia) contribuisce al consolidamento di un tessuto urbano misto (servizi e residenza), come nel caso del quartiere Fonderia che con la realizzazione del Pit sarà parzialmente liberato dalla pressione della sosta veicolare legata al pendolarismo. La riqualificazione, infine, dell’attuale zona Mercati generali, Foro boario, mattatoio, attraverso la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport e la valorizzazione finanziaria e funzionale degli immobili del vecchio mattatoio, parallela all’intervento sul nuovo polo natatorio, completano il quadro delle azioni di rigenerazione delle aree centrali della città.
Il lavoro di completamento e qualificazione delle quattro periferie urbane deve essere finalizzato all’attuazione di alcuni interventi prioritari nello spirito del nuovo Prg. Molte sono le azioni previste. A Borgo Bovio il conseguimento della nuova centralità del cuore del quartiere (sede servizi comunali decentrati, servizi sociali, chiesa, scuole, edilizia residenziale pubblica) con la qualificazione del polo scolastico, deve essere integrato con la realizzazione delle due nuove centralità del Prg, ad est del quartiere (nuova piazza) e ad ovest con la qualificazione e trasformazione dell’area dei parcheggi Ast. Nei quartieri a sud-est del centro urbano, il vasto tessuto dell’edilizia pubblica e privata può essere qualificato dalla realizzazione della piazza di Villaggio Matteotti e dal completamento del sistema del verde e delle piste ciclabili. La riqualificazione residenziale dei servizi del quartiere di S. Valentino (contratto di quartiere 2) sarà integrato dalle nuove residenze universitarie (ex Prampolini) e dal completamento a sud-ovest degli impianti sportivi e dal nuovo polo commerciale di Cospea. Il quartiere Cospea-Polymer dovrà essere raccordato con il nuovo insediamento di Cospea 2 e con S. Valentino e la realizzazione della nuova piazza dovrà essere necessariamente ancorata al riesame della variante alla viabilità, in connessione con lo snodo logistico ed infrastrutturale che coinvolge il polo chimico che tuttora caratterizza il quartiere e questa parte di città. La metropolitana di superficie è l’opportunità di riqualificazione e di integrazione del quartiere nord-ovest, nella parte Campitelli e Rivo fino al nuovo Tulipano che completa una riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico. La nuova piazza di Gabelletta e gli insediamenti adiacenti ed il polo sportivo di Campitelli sono certamente due priorità in grado di caratterizzare il quartiere in coerenza con gli obiettivi del nuovo Prg.

Il nodo logistico infrastrutturale di Terni: una priorità regionale
L’obiettivo strategico della piattaforma logistica Ancona-Civitavecchia può tradursi in opportunità di sviluppo per le industrie manifatturiere a Terni e nel sistema orientale dell’Umbria a condizione che siano eliminati i condizionamenti determinati da carenze o vincoli infrastrutturali esistenti, in modo particolare, nell’area ternana. Oltre al completamento della Orte-Civitavecchia e alle soluzioni di semplificazione per il raccordo ferroviario Terni-Civitavecchia, in assenza del tratto diretto Orte-Civitavecchia, è indispensabile accelerare le soluzioni per i raccordi ferroviari (raddoppio) e stradali (adeguamento della Flaminia) fra Terni e Spoleto. Nell’ambito urbano è necessario attuare un sistema di interventi sulle infrastrutture viarie che faciliti la logistica delle due grandi aree industriali – siderurgica (raccordo nord-est con la Terni-Rieti da completare) e chimica (variante della Flaminia) – come anche delle altre aree produttive (vecchio tracciato Terni-Rieti e raccordo a nord-ovest con l’uscita Sangemini sud delle zone artigianali di Gabelleta e Borgo Rivo). Il completamento della piastra logistica, il suo raccordo con il centro intermodale di Orte e la valorizzazione dell’aviosuperficie completano il quadro degli interventi necessari per caratterizzare Terni con città dell’industria manifatturiera e della logistica di importanza regionale e nazionale. Il nodo infrastrutturale-logistico di Terni deve diventare priorità della programmazione territoriale regionale.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_terni

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!