Due giorni di intensi controlli, mirati alla prevenzione e al contrasto del crimine diffuso e dell’immigrazione clandestina, in cui la Polizia di Stato ha fermato ed identificato numerose persone, anche tra gli avventori dei locali pubblici.
Nell’ambito di questa attività, la Squadra Volante ha fermato in Piazza Bruno Buozzi un cittadino nigeriano senza documenti. Dai rilievi dattiloscopici, è emerso che al 29enne, in Italia dal 2014, era stata rigettata la richiesta di asilo politico, è stato perciò messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che gli ha notificato il provvedimento di espulsione.
Un altro cittadino straniero irregolare è stato rintracciato all’interno di un locale in via Curio Dentato: cittadino marocchino, di 37 anni, è risultato inottemperante ad una precedente espulsione del Prefetto di Terni, è stato perciò denunciato per non aver lasciato il Territorio Nazionale entro i termini previsti e nuovamente espulso.
Anche un cittadino kosovaro 49enne, rintracciato in Piazza della Rivoluzione Francese, è risultato non in regola con le norme sull’immigrazione: scarcerato all’inizio di luglio dal carcere di Perugia, dopo una condanna a 6 mesi, è stato espulso dal Territorio Nazionale.
E’ stato invece denunciato per ricettazione un giovane 18enne ternano, perché trovato in possesso di una bicicletta rubata. E’ stato il proprietario a chiamare il 113 dopo aver riconosciuto la sua bicicletta, rubata qualche giorno prima, parcheggiata in centro. Agli agenti, arrivati sul posto proprio mentre il ragazzo stava riprendendo la bicicletta, questi ha dichiarato di averla presa in prestito da uno straniero, senza però fornirne il nome.
Questa mattina, davanti ad un supermercato del centro, la Polizia di Stato ha identificato un uomo che stava chiedendo l’elemosina; cittadino 31enne della Repubblica Ceca, è risultato gravato da numerosi precedenti penali, fra i quali: violenza sessuale, atti osceni, lesioni, ubriachezza ed invasione di terreni o di edifici. Nei suoi confronti, il Questore di Terni ha emesso la misura del divieto di ritorno in città per tre anni.