Bandecchi continua a perdere pezzi: emorragia da Alternativa Popolare. Roberta Trippini passa al "Gruppo Misto"
Continua la fuga da Alternativa Popolare, il partito del segretario (e sindaco di Terni) Stefano Bandecchi: nella giornata di ieri, in sordina e senza proclami, Roberta Trippini, eletta con la lista “Noi con Terni Bandecchi sindaco”, ha infatti deciso di abbandonare Bandecchi e passare al “Gruppo Misto”, raggiungendo così il collega Danilo Primieri, il primo (sembra un gioco di parole) a lasciare AP per la mancanza della possibilità di avere un confronto e non “lo scontro a tutti i costi” – così come aveva dichiarato all’epoca dell’abbandono di AP, aggiungendo che “i consiglieri non riescono a far passare le proprie idee perché vengono bloccate in giunta”. Che AP avesse una forte connotazione apicale si era, diciamo così, intuito, e si era anche intuito che senza il placet di Bandecchi difficilmente riesce a passare qualcosa (ricordiamo a questo proposito le ‘dimissioni farsa’ del sindaco Bandecchi, utilizzate per dare una lezione ai suoi).
Fuga da AP, Roberta Trippini passa al Gruppo Misto. Forse un terzo pronto a lasciare
Quindi, ricapitolando: le dimissioni degli assessori Lucio Nichinonni e Mascia Aniello, 2 ex coordinatori provinciali, Lorenzo Filippetti e Raffaello Federighi, il consigliere Primieri, l’abbandono della preside Barbara Margheriti, e, ora, anche la consigliera Roberta Trippini. Le questioni sono sempre le solite, cioè la mancanza di una possibilità di un confronto sereno e i diktat dei vertici al potere e le divergenze di visione politica. Non solo. Secondo quanto trapela, ci sarebbe anche un terzo consigliere pronto a lasciare AP, sempre per gli stessi motivi. Staremo a vedere nei prossimi giorni se i vertici di AP riusciranno a tende a bada l’emorragia.
Il silenzio di Alternativa Popolare
Tuttoggi ha provato a contattare i vertici di Alternativa Popolare di Terni, cioè il vicesindaco, Riccardo Corridore (che ha anche la delega per i rapporti con la stampa) e il capogruppo del consiglio comunale, Guido Verdecchia, ma non ha ricevuto alcuna risposta, anzi: da una parte il silenzio più assoluto, dall’altra una ‘promessa’ di dichiarazione alla quale ha fatto seguito un ulteriore silenzio. Forse non è stato concesso il ‘famoso’ placet.