Dura nota dei sindacati contro la gestione regionale delle risorse destinate alla sanità
Nuova tappa della mobilitazione “Protesto, ma non mi fermo” di Cgil, Cisl e Uil per sostenere l’enorme sforzo di lavoratrici e lavoratori della sanità umbra e chiedere risposte alla politica su carenze di personale, sicurezza di operatori e cittadini e riorganizzazione della rete ospedaliera.
Protesta davanti all’ospedale
Dopo quella di Spoleto di inizio settimana, oggi è stata Terni a dare voce alle preoccupazioni e alla rabbia del personale dell’ospedale Santa Maria. Chiaro e forte il messaggio di infermieri, operatori socio sanitari e medici: a Terni come in tutta l’Umbria servono assunzioni.
Lavoratori in presidio
“Sono anni che insieme ai sindacati abbiamo sollevato il problema – hanno detto i lavoratori intervenuti al presidio – ma nonostante un accordo siglato con la Regione ormai tre anni fa le assunzioni non sono arrivate e oggi ci troviamo ad affrontare questa emergenza in gravissima difficoltà. Diciamo all’assessore Coletto di venire a vedere come lavoriamo ogni giorno per rendersi conto della situazione”.
Critica alla Regione
“La Regione pensa di affrontare il problema spostando i carrarmatini – hanno osservato Fp Cgil, Fp Cgil e Uil Fpl – chiedendo addirittura prestazioni aggiuntive a lavoratrici e lavoratori già spremuti come limoni. Noi diciamo che così non va e invitiamo l’assessore Coletto ad ascoltare una volta per tutte il grido che viene dal personale della sanità umbra, che lui ha l’onore e la responsabilità di gestire. La possibilità di fare assunzioni, dando finalmente respiro al nostro sistema sanitario che così non può reggere a lungo, c’è e ci sono anche le risorse, quello che manca a questo punto è la volontà politica”.