Terni, il Commendatore Di Matteo fa rinascere il "Teatro Tenda" - Tuttoggi.info

Terni, il Commendatore Di Matteo fa rinascere il “Teatro Tenda”

Redazione

Terni, il Commendatore Di Matteo fa rinascere il “Teatro Tenda”

Venerdì si aprirà il sipario con “Sette settimane per alzarsi” | Il progetto durerà 7 anni
Mer, 17/02/2016 - 14:34

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Torna il “Teatro Tenda” a Terni grazie alla passione a alla tenacia del Commendatore Gianfranco di Matteo.

Mi sento onorato – confessa il Commendatore Di Matteo – e obbligato a contribuire e partecipare con le mie esperienze professionali ad iniziative atte a migliorare e diffondere l’immagine di Terni.

Circa cinque anni fa, 2010, vista l’inagibilità a Terni del principale teatro e di altre realtà di questo genere, non era difficile intuire che nella città saremmo arrivati a vivere un lungo periodo di carenza di strutture teatrali e di ospitalità per eventi. Questo avrebbe generato ostacolo se non addirittura bloccato l’attività di molte aziende che operano nel settore culturale e dello spettacolo con danni anche nel tessuto economico occupazionale oltre che d’immagine.

Questa riflessione portata ad una tavola rotonda fece nascere un sogno: attrezzare uno spazio esistente a fianco della Basilica di San Valentino con un “Teatro Tenda” sufficientemente capiente, circa 800 posti, per ospitare degnamente eventi di una certa importanza. In quella occasione fu anche scomodato per un giudizio, chi di teatro se ne intende, lo staff del grande Gigi Proietti. Se ne dedusse che la vicinanza anzi il tutt’uno con la Basilica di San Valentino avrebbe ottimizzato l’immagine, soprattutto ai fini turistici ma anche in chiave di originalità ed impatto comunicativo.

Ne nacque – prosegue Di Matteo –  una proposta con relativo progetto di massima da condividere con le Autorità Religiose, Politiche ed imprenditoriali.

Purtroppo per cause esterne all’idea e principalmente per il binomio crisi-costi non si trovarono i fondi necessari ed il progetto fu abbandonato nella speranza di tempi migliori.

Oggi, considerata comunque valida l’iniziativa e rafforzata la volontà di realizzarla, ho ritenuto opportuno fare un nuovo tentativo modificandone in parte le modalità e prolungando l’impegno con la Basilica per 7 anni. Sette è un numero importante per questa operazione come vedrete in seguito.

Per contenere i costi si è pensato di restringere il tempo di permanenza in sito delle strutture limitandola al periodo Valentiniano che dura circa un mese. Questo tempo è sicuramente sufficiente per verificare la giustezza dell’iniziativa e poterne trarre delle conclusioni sul da farsi.

Ho proseguito sottoponendo alla proprietà del sito la scelta dei collaboratori nonché del Direttore Artistico e delegato all’organizzazione che è caduta su un’eccellenza di provata esperienza come Folco Napolini che ringrazio apprezzando la sua passione su questo argomento.

Grazie alla disponibilità del Parroco Bose e i suoi confratelli per la basilica e del Centro Culturale San Valentino“.

Il Teatro Tenda è diventato realtà e stimolo per la nascita di numerose ed interessanti proposte da parte di Operatori Culturali, sociali e sportivi. Per una serie di difficoltà  l’apertura del “Teatro Tenda” è arrivata dopo il 14 febbraio, festa di San Valentino, ma l’obiettivo è stato comunque raggiunto.

Il 19 febbraio alle ore 21.30 il Teatro Tenda aprirà ospitando lo spettacolo inserito negli eventi patrocinati “Miserere”  e riceverà il suo battesimo con il nome Pala “Seven to Stand“, ecco quindi, di nuovo il numero sette che diventa di buon augurio, sia come “Sette settimane per alzarsi” che come “sette anni di convenzione con la Basilica”. Autorevoli testimoni di tale battesimo saranno: Fabrizio De Silvestri inventore del Protocollo scientifico sulla sclerosi multipla che da il nome al Palatenda e paziente zero e il Dott. Pierluigi Proietti direttore sanitario del centro medico che per primo ha creduto e sviluppato il protocollo.

Gianfranco Di Matteo è titolare e fondatore della Società Telelettra che opera nel campo dell’energia da circa 50 anni, l’azienda che oggi è una realtà importante del territorio, pur subendo una crisi di cui non si sente responsabile, occupa con sacrificio circa 200 collaboratori dipendenti con sedi e cantieri in Europa, Africa ed Asia.

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