Protagonista della vicenda una società a responsabilità limitata, operante nel settore manifatturiero, tra Terni e Amelia, con oltre 20 dipendenti: il controllo delle Fiamme Gialle di Amelia, ha accertato che il datore di lavoro evidenziava in contabilità assenze dei propri lavoratori, registrando falsi periodi di malattia che, a quel punto, venivano indebitamente posti a carico dell’Inps.
Infatti, nei giorni in cui i lavoratori dalle buste paga risultavano in malattia, in realtà continuavano a prestare la propria attività lavorativa: chi ci guadagnava era il datore di lavoro che, in questi casi vedeva comunque continuare la produzione, ma allo stesso tempo risparmiava sui i contributi e sugli stipendi. Questi ultimi infatti, venivano corrisposti, attraverso il recupero delle indennità imputate in modo truffaldino, dall’Inps, proprio grazie alle false malattie dichiarate.
Così facendo i finanzieri di Amelia, coadiuvati anche successivamente dall’Inps di Terni, hanno quantificato a carico dell’impresa contributi omessi per 25mila euro circa e indebito conseguimento di indennità, finite a carico dello Stato, per 50 mila euro circa. Nell’ambito del controllo sono state esaminate le posizioni lavorative dei dipendenti, alla luce delle quali sono stati rinvenuti elementi documentali dai quali si è potuto ricostruire che la ditta, nel tempo, aveva fruito di manodopera, per 19 rapporti di lavoro, a spot, in nero e, quindi, sono state anche constatate sanzioni in merito alla normativa su lavoro per circa 2 milioni di euro.
Terni, azienda truffa Inps: operai risultavano in malattia, ma seguitavano a lavorare
Gio, 24/05/2012 - 08:59