L'uomo non potrà fare ritorno in Italia per 5 anni, e soltanto dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Ministero dell’Interno.
Il 28enne che all’inizio di ottobre aveva accoltellato e, con l’aiuto della madre, rapinato il suo ex-datore di lavoro, davanti a un locale di viale Brin, è stato accompagnato in un centro di permanenza e rimpatrio di Potenza.
Le indagini della Polizia di Stato di Terni avevano portato alla denuncia del 28enne di nazionalità albanese per lesioni personali e rapina in concorso: la madre del giovane, mentre il figlio accoltellava la vittima, aveva rubato il portafoglio dall’auto parcheggiata.
Nel corso degli accertamenti è anche emersa l’irregolarità del responsabile sul Territorio Nazionale; risultava in Italia come turista, ma il periodo a sua disposizione per il soggiorno – 90 giorni – era scaduto.
Grazie a un’operazione congiunta dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dell’Ufficio Immigrazione, dopo alcuni giorni di appostamento nei condomini di una zona già oggetto di segnalazioni da parte di residenti esasperati, il 26 ottobre scorso i poliziotti hanno sorpreso il 28enne in casa della madre.
L’uomo, che non ha opposto resistenza, non potrà fare ritorno in Italia per 5 anni, e soltanto dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Ministero dell’Interno.