“Una buona partita” – questo il pensiero comune di allenatore e giocatori rossoverde, dopo la deludente prova casalinga contro il Latina, pareggiata per 0-0. Al di là del fatto che non è sembrata una buona partita, quella contro i laziali era semplicemente una partita da vincere, non da prestazione. La prestazione si può aspettare da una squadra ambiziosa che ha una classifica appagante, ma non certo dalla Ternana che aveva bisogno assoluto dei tre punti, anche in vista del ‘terribile’ calendario che l’aspetta. Qualche buona giocata nel primo tempo, ma nella ripresa la Ternana è sparita, rischiando anche di perdere se Mbaye e Dumitru non fossero stati così imprecisi da mancare due gol quasi fatti.
È una questione di priorità; è ovvio che meglio pareggiare che perdere, ma la vittoria non è più contemplata nel vocabolario rossoverde? Si giocava contro un Latina in piena crisi, d’accordo il cambio di tecnico che ha riportato un po’ di entusiasmo in casa laziale, ma se si lasciano tre punti sul campo di casa contro una squadra che è sembrata inferiore alla Ternana a quando è rimandata la vittoria? Forse ad Avellino? Potrebbe anche essere, ma visto l’atteggiamento della squadra è difficilmente credibile, anche se i rossoverdi ci hanno abituato a offrire prestazioni incolore a prestazioni generose e, soprattutto in trasferta, arrembanti. Magari proprio al “Partenio” potrebbe essere risolto il rebus centravanti e la Ternana potrebbe tornare al gol. Troppi cross nel nulla, l’assenza di un uomo d’area non può supportare un impianto di gioco che si sviluppa sugli esterni per cercare la punta in mezzo all’area. E contro il Latina non si è neanche cercato di innescare Falletti o Ceravolo con fraseggi sullo stretto. Breda continua a punzecchiare Avenatti che ormai sembra definitivamente un giocatore ‘perso’ e nelle gerarchie del tecnico diventato secondo anche a Gondo. Vero è che l’uruguagio non è uomo da ultimi minuti, ma ha bisogno di continuità e di giocare dall’inizio e di sentire su di sé fiducia, ma così rischia di diventare un corpo estraneo rispetto alla squadra.
Longarini non sarà sicuramente contento di vedere un Avenatti ‘emarginato’, anche perché, a fine stagione, non ci sarebbero margini di monetizzare un eventuale cessione visto il campionato disastroso dell’uruguagio. Forse sarebbe il caso di concedere un’ultima possibilità, almeno quella, ad Avenatti e Avellino potrebbe essere la partita giusta, anche perché peggio di così è difficile fare nel reparto avanzato. Una sconfitta ad Avellino significherebbe davvero rischiare di essere risucchiati nei bassifondi della classifica e, con le squadre che navigano in quelle acque, meglio non avere niente a che fare. E se fosse anche l’ultima possibilità per Breda?
Intanto la Ternana riprenderà gli allenamenti martedì alle 15.00 all’antistadio “Taddei”, dove Breda potrà provare la formazione anti Avellino. Rientrano Valjent e Busellato, mentre Coppola sarà squalificato. A centrocampo Palumbo, uno dei più lucidi contro il Latina, è in rampa di lancio per una maglia da titolare, ma è probabile che Breda propenda per Zampa da affiancare a Busellato. Nei tre di supporto all’attaccante Ceravolo potrebbe trovare un posto da esterno sinistro a vantaggio di un centravanti puro, molto dipenderà dalla presenza di Janse nell’undici iniziale.
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