Televuscom: Mismetti “le proposte sono 3”, Dionisi “non ne so nulla”. Conclave Pd, fumata nera. Il corvo ora ‘punta’ stipendi dirigenti, Cgil il Tribunale (Foto). AGGIORNAMENTO: la nota del Pd (nei Commenti) - Tuttoggi.info

Televuscom: Mismetti “le proposte sono 3”, Dionisi “non ne so nulla”. Conclave Pd, fumata nera. Il corvo ora ‘punta’ stipendi dirigenti, Cgil il Tribunale (Foto). AGGIORNAMENTO: la nota del Pd (nei Commenti)

Redazione

Televuscom: Mismetti “le proposte sono 3”, Dionisi “non ne so nulla”. Conclave Pd, fumata nera. Il corvo ora ‘punta’ stipendi dirigenti, Cgil il Tribunale (Foto). AGGIORNAMENTO: la nota del Pd (nei Commenti)

Mer, 24/08/2011 - 19:01

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Carlo Ceraso
Più romantica di Sentieri, più intrigante di Un posto al sole, più fica di Beautiful. E’ la telenovela della Valle umbra sud che ai tubi catodici preferisce quelli del metano. Ma che sta appassionando, nel disgusto, lettori e utenti. D’obbligo la bustina di Aulin per seguire i continui colpi di scena anche se, a differenza della concorrente Centovetrine, su Televuscom è più facile seguire le imprese dei protagonisti, visto che sono poco più di una decina. L’ultima puntata è stata girata ieri a Trevi dove, in quelli che furono i locali dei diesse della Flaminia, si sarebbero dovuti ritrovare gli esponenti del Pd dei 22 comuni soci di Vus SpA. Ce ne saranno stati la metà della metà. Ma quelli presenti non hanno fatto mancare anche in questo caso dei clamorosi colpi di scena.
IL CONCLAVE – ad aprire i lavori è stato il segretario provinciale dei Democratici, Dante Andrea Rossi, “Il partecipato”, per la sua idea che tutto si risolve con il dialogo, anche quando di parlare non è più tempo. Tanto per cambiare ieri ha proposto di istituire “un tavolo permanente di confronto a livello comprensoriale sui servizi pubblici locali”. E te pareva. Il primo intervento spetta al maggiore azionista, ovvero al sindaco di Foligno Nando Mismetti che traccia subito uno scenario preoccupante sulla situazione dei rifiuti arrivando a paventare un rischio molto simile a quello vissuto da Napoli. Sulla fin troppo ventilata vendita di Vus Com ha rimarcato che non c’è ancora una decisione in merito da parte dei sindaci che compongono il Comitato del controllo analogo. Mismetti ha detto di voler attendere il testo definitivo della Finanziaria imposta dalla Bce che prevede la dismissione delle partecipate comunali: anche se l’art. 4 specifica l’autonomia decisionale in capo agli enti locali. Il primo cittadino poi ha perorato, seppur con una sempre maggior difficoltà, l’operato del presidente Vus Sergio Villa cercando anche di smorzare i contenuti e la veridicità dell’inchiesta giornalistica portata avanti da Tuttoggi.info (un dettaglio che TO® ha sempre corredato gli articoli con documenti ufficiali o consegnati ufficialmente). Di più ampio respiro, forse anche troppo, l’intervento del potente assessore regionale Vincenzo Riommi che, dopo una lunga analisi sui servizi pubblici locali, ha detto che non sempre i servizi privati sono più efficienti di quelli pubblici. “Finalmente qualcosa di sinistra”, hanno commentato alcuni. Riommi ha evidenziato, portando l’esempio dell’acqua, come Vus abbia le minori perdite sulle proprie reti fra tutte le aziende regionali e ipotizzato anche l’istituzione di una eventuale azienda regionale per tali servizi concludendo che la vendita di Vus Com dovrà essere valutata con la massima attenzione. E’ la volta di Luca Barberini, consigliere regionale e amministratore unico di Vuscom, che dapprima ammira la lama del coltello sfoderato da Riommi: per Barberini Vus SpA va rilanciata – specie Vuscom visti i brillanti risultati (“utili, qualità del servizio e fidelizzazione della clientela” dice Barberini) – e mantenuta quale società multiservizi (“perderne alcuni avrebbe ripercussioni negative sugli altri”). Tanto da ipotizzare, sulla scia del riommipensiero, che Vus e il suo comprensorio potrebbero rivendicare un ruolo di leader nella costituzione di una eventuale società energetica regionale.
IL COLPO DI SCENA – prima di concludere il consigliere regionale impugna il manico e affonda la lama su Villa: “la letterina mandata di nascosto a Umbria Energy è un grave errore politico”. E’ a questo punto che, non è chiaro chi glielo faccia fare, Mismetti decide di indossare al volo la divisa bianca con cappellino blu e guanti delle crocerossine correndo in soccorso dell’assente: “per la verità ci sono altre due lettere oltre a quella di Umbria Energy”. Boom! Il gelo scende nella stanza. Ma come, lo scandalo estivo è scoppiato proprio sulla ormai famosa e isolata “letterina” a U.E., quella che aveva fatto pensare ad una qualche sorta di trattativa privata, 3 sindaci (Mismetti incluso) scrivono poi fiumi di parole per prendere le distanze da quel comportamento, e adesso esce fuori che ci sono altre aziende contattate? Gli occhi dei presenti sono puntati su Giorgio Dionisi, l’altro membro del Cda Vus insieme a Gianfranco Giancarlini. E’ troppo, Dionisi prende la parola e sbotta: “Di queste lettere il Cda non è informato” denuncia il consigliere “il presidente Villa sembra lavorare come un libero professionista. Prendo ancora una volta le distanze dal suo operato….noi di giorno lavoriamo sodo per costruire e qualcuno di notte distrugge”.
IL ‘NO’ DI SPOLETO – una presa di posizione netta arriva dal Pd spoletino. E’ il segretario Andrea Bartocci a dire che il secondo azionista non è d’accordo alla vendita del ‘gioiello’ di famiglia. “Per poter mantenere tariffe basse sul servizio idrico e sui rifiuti – dice Bartocci – è necessario poter contare sugli utili derivanti dal gas metano. Siamo contrari alla vendita”. A confermare che il partito su questo è irremovibile, ci pensa Patrizia Cristofori, presidente del consiglio comunale, che ci va leggera come un boscaiolo con l’accetta arrugginita: “a guardare questa vicenda dall’esterno sembra che sotto c’è qualcosa di poco chiaro. Il danno di immagine all’azienda per come è stata gestita questa situazione è enorme…chiedo che i prossimo passaggi siano tutti trasparenti e partecipati”. Resta in silenzio il pd folignate: la segretaria Epifani e il capogruppo Patriarchi comprendono che ogni parola potrebbe esser di troppo e preferiscono restare in silenzio, anche perché il gruppo consigliare, sulla vendita di Vus Com, è spaccato in due fra favorevoli e contrari. Un “ni” arriva da Carlo Antonini che si dichiara “stufo di sentire che il privato è meglio del pubblico” e concorda sul fatto di ponderare al meglio ogni decisione. Il rappresentante di Gualdo non proferisce parola sul tema richiamando invece l’attenzione sulla necessità di avviare immediatamente la raccolta differenziata.
GLI ASSENTI – A tarda serata si conclude la riunione con Rossi che sottolinea l’assenza del presidente Villa. Ma è in buona compagnia. All’appello mancano più di 15 comuni a cominciare da Spello, il cui sindaco, Sandro Vitali, siede nel Controllo analogo. Come manca il presidente di quest’ultimo organo, il sindaco di Cascia Gino Emili. Il conclave comunque si chiude con un nulla di fatto tanto che si decide di non stendere alcun documento ‘comune’. Anche se è ormai chiaro che la posizione di Spoleto e forse anche quella di Trevi (di certo con loro ci sarà Campello) sembrano mettere la parola fine ad ogni possibilità di vendita.
IL RITORNO DEL CORVO – ad aiutare gli sceneggiatori di Televuscom ci pensa, ormai puntuale come un orologio svizzero, il corvo che torna a recapitare a Tuttoggi.info un nuovo documento destinato ad aprire altre polemiche. E’ la delibera n. 61 del 1 agosto 2008 con la quale il Cda di Vus accoglie, a tempo di record, parte delle richieste avanzate il 14 luglio dai suoi direttori, i dirigenti Claudio Cecchini, Walter Rossi, Claudia Valentini e Bruno Papini. Leggiamo: “Attualmente i direttori percepiscono 70.000 euro lordi l’anno e 9.500€ di retribuzione variabile incentivante. Gli stessi chiedono il riconoscimento dell’indice Istat per il 2006-2007 pari a 3.290€ e, per il futuro l’applicazione automatica, annuale, dello stesso”. Non solo: “chiedono inoltre l’indennità di direzione pari al 12% della retribuzione minima di garanzia di 70mila €”, ovvero altri 8.400€ l’anno. Il Cda non batte praticamente ciglio: riconosce praticamente tutto, salvo l’indennità di direzione al 10% e non al 12% come richiesto. Capito lo sforzo? Per la verità la delibera cita testualmente: si delibera di riconoscere “l’adeguamento automatico con l’indice Istat delle retribuzioni per tutti gli attuali Dirigenti con decorrenza 1.1.2009”. Dunque, pare di capire, anche agli altri due dirigenti (non direttori) Menichini e Innocenzi. Resta da capire, visto che i 6 sono tutti in forza con contratto a tempo indeterminato, se è il Ccnl a prevedere una simile possibilità. Certo, 90mila euro l’anno non sono per niente pochi pochi: poco meno di quello che guadagna il Capo dello Stato, il presidente Giorgio Napolitano, che lo scorso 30 luglio, stante la crisi, ha rinunciato all’adeguamento della propria indennità: recita infatti la Legge 372/85 che “l’assegno personale del Presidente della Repubblica previsto dall’articolo 84 della Costituzione”, stabilito in 200 milioni di lire all’anno (103.291 euro), venga “adeguato ogni anno in misura pari alla variazione accertata dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo registrata nell’anno precedente”. Non è dato sapere se la delibera è ancora in vigore; forse Villa & Co. farebbero bene, in questo particolare momento finanziario attraversato dal Paese, a riguardare qualche vecchia delibera dei precedenti Cda.
TRE OPERAI A CASA – intanto giunge in redazione la dura nota della Cgil circa 3 interinali della Centro Ambiente, la SpA entrata sotto Vus, che da settembre non avranno più il contratto di lavoro. “La fusione ha sortito un effetto immediato sulla vita di 3 giovani lavoratori precari: il mancato rinnovo dei contratti. La VUS ritiene infatti lecito mettere alla porta 3 giovani che dal 2003 e dal 2008 prestano la loro opera presso la Centro Ambiente di Foligno mediante contratti di somministrazione lavoro. Ragazzi che con la loro elevata esperienza professionale maturata, nonostante livelli professionali inferiori rispetto alla loro effettiva mansione, hanno contribuito in questi anni al buon funzionamento della società stessa, di colpo, senza nessun preavviso né motivazione, si vedono messi alla porta”. “Un atto ingiustificato e senza senso – afferma il segretario generale della NIdiL Cgil Perugia, Graziano Sampaolo – questi lavoratori infatti sin dal 2003 sono in forze alla Centro Ambiente con rinnovi contrattuali da interinali, di tre mesi in tre mesi, una situazione davvero insostenibile per crearsi un futuro. La Nidil tutelerà questi lavoratori in tutte le sedi opportune”.

OPPOSIZIONE AGGUERRITA – intanto a Spoleto, Gruppo Misto e Lista Rinnovamento si preparano allo scontro. Non c'è solo un esposto alla Procura della Repubblica fra le intenzioni dei consiglieri di minoranza. Il presidente della II Commisione, l'avvocato Antonio Cappelletti, ha convocato per il pomeriggio del 29 agosto una seduta invitando il presidente Villa a riferire ai consiglieri (la mattina è prevista la riunione del Controllo analogo). Non solo: Fabrizio Cardarelli, Gianmarco Profili e Angelo Loretoni hanno intanto fatto trapelare che parteciperanno al convegno sulla Vus previsto nel corso della prossima Festa del Pd di Spoleto.

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