Comitato lavoratori Terni
Lo scorso 5 aprile è stato costituito il Comitato lavoratori Telecom Italia Terni Divisione Caring Services in difesa della propria sede di lavoro dichiarata in chiusura dall’azienda.
Il 27 Marzo 2013 è stato firmato un verbale di accordo tra Telecom Italia spa assistita dall’Industria-Confindustria di Roma e le organizzazioni sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL Nazionali e Territoriali unitamente al Coordinamento nazionale delle RSU in cui il riassetto organizzativo, reso necessario dagli alti costi industriali della Divisione Caring Services, ci vede, purtroppo negativamente protagonisti.
“I presidi di caring services di 47 città italiane, che alla data del presente accordo, abbiano un numero di dipendenti inferiore a 46 verranno chiusi progressivamente nell’anno 2014. I tempi di chiusura saranno oggetto di comunicazione alle Organizzazioni Sindacali territoriali interessate”…così recita l’Accordo.”
Ora il Comitato dei lavoratori Telecom Italia di Terni ritiene tale decisione assolutamente inefficace per la riduzione dei costi visto che la sede di via Mentana ospita uno dei più numerosi presidi di tecnici e operatori della rete nonché una centrale che garantisce il servizio a gran parte della città. L’immobile, proprio perché adibito a centrale telefonica, rimarrà comunque in affitto fino al 2022. Ci resta per questo difficile comprendere dove siano i risparmi se, 187 a parte, tutto il resto non può essere tecnicamente chiuso. Il servizio 187 è formato da operatori altamente qualificati che più volte negli anni hanno visto posizionare Terni tra le migliori sedi d’Italia per risultati raggiunti. I 40 lavoratori della Telecom di Terni rivolgono un appello alle Istituzioni locali e Regionali, affinché insieme si possano contrastare le scelte di Telecom Italia basate solo su logiche di profitto senza porre minima attenzione al territorio.
Un territorio il nostro già gravemente compromesso, che vede di giorno in giorno aumentare la crisi nelle Aziende, le stesse che dovrebbero garantire un posto dignitoso di lavoro alla popolazione. Un’azienda come Telecom Italia, che sino ad oggi ha prodotto ottimi profitti, non può e non deve risparmiare sempre e soltanto mettendo a rischio il futuro del lavoratori tenendo conto che siamo già sottoposti a contratto di solidarietà con una pesante riduzione dello stipendio a partire dal 15 Aprile 2013.
Siamo pertanto pronti ad incontrare le Istituzioni e gli organi di stampa per individuare ed intraprendere ogni iniziativa utile a scongiurare quanto previsto dall’accordo per salvaguardare il posto di lavoro per noi e per i nostri figli, perché la chiusura del 187 di Terni sarebbe un ulteriore spinta verso il baratro per il futuro della nostra città.