“Ridefinire e riorientare tutte le misure adottate dalla Regione a favore di imprese e famiglie pesantemente colpiti dalla crisi economica, per far sì che accanto al necessario sostegno per attenuarne i negativi effetti, si forniscano al sistema economico locale anche opportunità e strumenti che favoriscano la ripresa economica, lo sviluppo e l’occupazione”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, introducendo i lavori del “tavolo del credito”, convocato questa mattina a Perugia, a Palazzo Donini, per una comune riflessione riguardo alla riorganizzazione del sistema creditizio regionale a seguito della crisi economica. Alla riunione odierna hanno partecipato assieme alla presidente, gli assessori Gianluca Rossi, allo sviluppo economico, e Franco Tomassoni al bilancio, i presidenti di Sviluppumbria e Gepafin e dirigenti regionali. Era presente anche il responsabile di Abi Umbria, Alfredo Pallini. Per la prima volta alla riunione sono stati invitati oltre ai rappresentanti delle associazioni degli istituti di credito, anche i vertici di tutte le banche che operano sul territorio regionale.
La presidente ha informato i partecipanti della intenzione della Giunta regionale di rendere “permanente” il ”tavolo del credito”, soprattutto in questa fase, in quanto la Giunta si appresta a rivedere e ridisegnare il complesso dei provvedimenti adottati in materia di sostegno e ricorso al credito: “non posso nascondere – ha affermato la presidente – la nostra preoccupazione circa il permanere di una crisi economica che continua a colpire il nostro sistema delle imprese, e dunque anche i lavoratori e le loro famiglie. Occorre, dunque, rivedere gli strumenti che sono stati messi in campo per fronteggiare la crisi, per renderli più adeguati alla attuale situazione della economia umbra. Fondamentale resta il sostegno a imprese e lavoratori per l’accesso al credito. Un accesso finalizzato a fronteggiare la crisi, ma anche ad agevolare le imprese ad investire, contribuendo in tal modo a stimolare la ripresa economica. La cooperazione con il sistema bancario regionale, in questa direzione, è dunque fondamentale, e vorremmo confrontarci con voi al fine di costruire misure ed azioni sempre più adeguate ed efficaci”.
“Presto – ha annunciato la presidente – la Giunta regionale adotterà nuovi provvedimenti e rivedrà la gestione dei diversi Fondi che sono stati in questi anni a vario titolo istituiti sia dalla Regione che dallo Stato. Le modifiche riguarderanno essenzialmente le procedure, in direzione di una maggiore semplificazione e snellezza”.
“Le imprese che ancora pagano un prezzo particolarmente oneroso alla crisi – ha spiegato la presidente – sono le piccole e medie, le micro imprese ed il lavoro autonomo. Ecco perché riteniamo che si debbano assumere specifiche iniziative per agevolare il loro accesso al credito, rafforzando magari il ruolo delle agenzie regionali e dei Confidi nel fornire le necessarie garanzie al sistema bancario. Altrettanto importante anche il sostegno alle famiglie dei lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi economica”.
Negli ultimi tempi è emersa anche una particolare esigenza di sostegno a favore delle imprese che operano nell’indotto di grandi aziende interessate da crisi, per i contraccolpi negativi che tali imprese subiscono.
Infine, la presidente ha invitato i rappresentanti del sistema bancario umbro a collaborare con la regione sul preoccupante fenomeno dell’usura: “ci giungono – ha affermato la presidente – segnali di una recrudescenza di questo odioso fenomeno dell’usura. La nostra Fondazione contro l’usura ha operato positivamente in questi ultimi tempi, ma occorre rilanciarne l’attività e aumentare possibilmente la sua dotazione finanziaria. E nella lotta all’usura è importantissima la collaborazione di tutto il sistema bancario regionale”.
Apprezzamento e piena condivisione degli obiettivi annunciati dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è stata manifestata al termine della riunione. I rappresentanti del sistema bancario umbro hanno garantito la massima collaborazione e cooperazione con l’amministrazione regionale, dicendosi disponibili ad iniziative congiunte che favoriscano quanto più possibile sia l’accesso al credito per imprese e lavoratori in difficoltà, sia investimenti da parte delle aziende finalizzati a favorire lo sviluppo e l’occupazione.
Gli esponenti delle banche hanno altresì auspicato procedure più snelle e semplificate.