Dopo anni di attesa, finalmente, nella mattinata di sabato 25 luglio, è stato inaugurato il Museo Archeologico degli Antichi Umbri di Gualdo Tadino. A tagliare il nastro, in compagnia della direttrice del Polo Museale Catia Monacelli, sono stati il sindaco Massimiliano Presciutti, l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini e il presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi. Presenti all’appuntamento, inoltre, tante altre personalità di spicco del mondo politico locale e regionale.
“Gualdo Tadino – ha sottolineato il primo cittadino Presciutti – arricchisce oggi il già prezioso percorso museale, con un tassello fondamentale della nostra storia che non poteva assolutamente mancare. Un nuovo contenitore culturale importante per la nostra città e per l’Umbria intera. Voglio ringraziare in particolare due persone che hanno acceso la fiamma per la realizzazione di questo museo, ossia la Dott.sa Laura Bonomi e la Dott. sa Maria Angela Testa. E’ stato un lavoro lunghissimo e va riconosciuto anche l’impegno profuso dai miei predecessori (Amministrazioni Scassellati e Morroni) che hanno creduto in questo spazio. Oggi siamo finalmente arrivati al suo compimento. Gualdo Tadino si conferma ancora una volta città protagonista in Italia a livello culturale e artistico. Voglio ricordare che il prossimo 3 agosto Vittorio Sgarbi, proprio a Gualdo, inaugurerà un evento di portata internazionale, mentre per il 2016, sempre grazie alla collaborazione tra il Polo Museale ed il noto critico d’arte, si sta lavorando ad un altro appuntamento di rilievo ancora maggiore”.
Curato dalle archeologi Laura Bonomi, Maria Angela Testa, Rosanna Ovidi e Andrea Ponzi, il Museo, allestito dall’architetto Nello Teodori, si sviluppa su tre piani della storica residenza di Casa Cajani; vi sono collocati oggetti quotidiani, armi, vasi attici, frammenti rinvenuti nel territorio di Gualdo Tadino dagli anni Venti agli anni Cinquanta da Enrico Stefani, archeologo che partecipò agli scavi del palazzo di Cnosso a Creta ed anche altri oggetti recuperati più di recente dalla Soprintendenza. La scoperta della maggior parte dei reperti è dovuta all’indagine portata avanti, tra documenti e intuizioni, da Maria Angela Testa per la sua tesi di laurea e da Laura Bonomi, già soprintendente reggente vicaria in Umbria.
La realizzazione e l’allestimento del Museo degli Antichi Umbri è stata molto apprezzata anche dall’Assessore Regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini, che ha voluto esprimere nel suo intervento l’importanza per tutta l’Umbria di avere un simile contenitore: “Vengo a raccogliere l’eredita’ di chi mi ha preceduto sul piano amministrativo e questa è la mia prima importante inaugurazione. Ritengo che un patrimonio come quello archeologico in Umbria vada messo in rete e dunque anche questo bellissimo Museo, che arricchisce l’offerta presente nella nostra regione, auspico possa essere collegato in modo dinamico e come proposta culturale-turistica al territorio. Ad esempio con Gubbio, dove sono custodite le Tavole Eugubine e con Nocera Umbra, dove sorgono altri luoghi di scavo”.