Riparte da oggi la battaglia per la realizzazione dello svincolo di Scopoli lungo la nuova Ss 77 Val di Chienti: il consiglio comunale di Foligno ha infatti da poco approvato all’unanimità una mozione che, di fatto, “impegna il sindaco Nando Mismetti e la giunta comunale ad adottare ogni iniziativa finalizzata al superamento del provvedimento con cui il Ministero dei beni e delle attività culturali ha espresso parere tecnico istruttorio negativo all’approvazione del progetto definitivo presentato dalla società Quadrilatero Spa per la realizzazione del ‘semisvincolo del Menotre’ al fine di realizzare tale importante infrastruttura”. L’atto consiliare, presentato originariamente da Elio Graziosi del Gruppo Misto e successivamente emendato dai capigruppi nel corso di una sospensione dei lavori dell’aula, richiesta proprio per raggiungere un accordo unitario ed una sintesi bypartisa, invita inoltre il primo cittadino folignate a “richiedere un immediato incontro con il ministero delle infrastrutture e con il ministero dei beni e delle attività culturali e riferire in Consiglio comunale al riguardo”.
Massiccia la presenza nell’aula consiliare dei cittadini della Valmenotre, il cui portavoce Alessio Fiacco ha rimandato a domani ogni dichiarazione stampa. La nutrita delegazione ha abbandonato le sedie riservate al pubblico, per protestare contro la proposta avanzata nella mozione di Fausto Savini, capogruppo del Movimento cinque stelle, che intendeva proporre la realizzazione di una sola rampa in uscita da Foligno all’altezza di Scopoli. Atto poi ritirato dall’esponente grillino alla ripresa della seduta, che infine ha votato come i colleghi degli altri partiti.
Raccolto, in buona sostanza, l’invito del sindaco Mismetti, che aveva chiesto di far sentire la voce forte e compatta dell’intera città.
“Non faremo nessun passo indietro sullo svincolo di Scopoli: è fondamentale per la sicurezza – aveva dichiarato aprendo la seduta consiliare interamente dedicata alla vicenda – in questi giorni, su sollecitazione della Regione – ha fatto sapere – si stanno svolgendo incontri per una valutazione della situazione, al ministero delle infrastrutture e al ministero dei beni culturali, per giungere ad una proposta da sottoporre al Consiglio dei ministri. Spero che da questo Consiglio – ha detto infine il sindaco, lasciando quasi subiuto l’aula consiliare per partecipare ad una riunione urgente in Prefettura sulla vicenda profughi – esca un’unità d’intenti da parte di tutti i gruppi, al di là delle appartenenze: sarebbe un segnale importante”.
Particolarmente apprezzato, dai cittadini intervenuti, ed in maniera trasversale da minoranza e opposizione, anche l’intervento del capogruppo di Forza Italia, Riccardo Meloni, che ha ricostruito per intero la vicenda chiedendo per primo una forte mobilitazione a Roma.
Deciso anche l’assessore alle Infrastrutture Graziano Angeli, che riferito al secondo parere negativo del soprintendente, emesso “nonostante il progetto sia stato rivisitato recependo proprio le indicazioni della Soprintendenza stessa” ha dichiarato che “non saranno i capricci di un funzionario ad impedire la volontà di un’intera popolazione”.