E’ sempre più in salita la strada verso lo ‘svincolo di Scopoli’ lungo il nuovo tratto della Val di Chienti: un paragone che calza a pennello, viste le difficoltà, sempre maggiori, per raggiungere il tanto promesso obiettivo.
L’ennesima doccia gelata arrivata direttamente da Guido Perosino, amministratore unico della Quadrilatero Spa, che venerdì scorso in un convegno sulle prospettive di sviluppo legate alla nuova arteria, organizzato dal Rotary Club, ha fatto chiaramente il punto della situazione.
“Per quanto ci riguarda – ha sottolineato Perosino – abbiamo tutto l’interesse per realizzare l’infrastruttura, anche perché, come giustamente ribadito più volte, non è utile soltanto alla comunità di Scopoli ma ad un’intera fetta della regione e comunque a rendere più funzionale la strada. Il fatto è che, al momento, non possiamo più contare sulla disponibilità delle risorse che erano state messe a disposizione – ha spiegato l’amministratore delegato di Quadrilatero – e che erano rimaste ferme, in attesa che si sbloccasse l’empasse legato al rinnovato veto da parte della Sovrintendenza dell’Umbria, poi controfirmato dal ministero della Cultura. Il ministero delle Infrastrutture – ha fatto sapere Perosino – nel caso in cui ingenti risorse si trovino bloccate per troppo tempo, sceglie strategicamente di destinarle ad interventi prioritari”.
Questa quindi, la fotografia della situazione ad oggi, senza entrare nel merito di scelte politiche ed istituzionali. Qualche giorno fa, fu la vicepresidente folignate della Camera dei Deputati, Marina Sereni del Partito Democratico, a dichiarare che ‘nonostante la riapertura del percorso di coordinamento tra il ministero delle cultura e delle infrastrutture per sbloccare il veto si sta cercando, d’intesa con l’Anas, di recuperare e riadattare le risorse necessarie’.
“Sino a quando il ministro Franceschini non andrà in Parlamento a rispondere una volta per tutte, all’interpellanza dell’on. Laffranco – dichiara il portavoce del Comitato Val Menotre, Alessio Fiacco – non ci daremo per vinti. Se resterà una speranza la seguiremo sino in fondo, altrimenti potremo dire di aver fatto di tutto e di essere stati clamorosamente illusi. Ringrazio il presidente Perosino per essere stato da sempre, lealmente disponibile”.
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