E' stata utilizzata e lo sarà anche in futuro soltanto su piccole superficie la sostanza essiccante – approvata dal Ministero perché considerata non nociva all'uomo e all'ambiente – utilizzata dalla Provincia di Perugia per “liberare” dalla folta vegetazione sia la cartellonistica stradale che i bordi delle strade provinciali. La superficie prevista dall'assessore Andrea Caprini – ospite nell'ultimo audizione della I Commissione consiliare guidata dal presidente Massimiliano Capitani (Pd) – “per i futuri interventi sarà intorno ai 60 centimetri: in pratica si essiccherà soltanto sotto i guard-rail e sotto i cartelloni informativi o stradali dell'ente; con massima attenzione nelle zone parco o con vincoli specifici”. La spiegazione dell'assessore Caprini è stata obbligata dopo che erano state sollevate in commissione alcune anomalie sulla post-immissione dell'essiccante da parte soprattutto di altri enti addetti alla pulizia e gestione delle strade. “Consapevoli che la sostanza usata non è nociva ed stata approvata dal ministero, il suo uso però deve essere condotto in maniera intelligente e sorvegliata” ha spiegato il capogruppo dell'Idv, Franco Granocchia, “per evitare che la sostanza crei danni ai campi e gli orti limitrofi, come è stato già denunciato da alcuni cittadini sullo spargimento effettuato da un altro ente. Va ribadito che l'operato della Provincia non ha creato nessun problema specifico proprio per lo spargimento su aree estremamente circoscritte e limitate”. Il capogruppo del Pdci, Giampiero Fugnanesi, ha ribadito all'assessore “l'esigenza di portare in Consiglio provinciale, per una definitiva rassicurazione sulla non tossicità del prodotto essiccatore, la etichette del prodotto per conoscere da quali e quante sostanze è composto”. L'assessore Caprini infine ha spiegato alla commissione che l'utilizzo della sostanza “aiuta da abbattere il 50 per cento dei costi della ripulitura delle strade”.
Sull'argomento era intervenuto nel mese di Aprile scorso, anche Tuttoggi, denunciando un operazione di diserbaggio selvaggio, che per poco non “bruciava” anche la scuola di S.Giovanni di Baiano, come segnalato da numerosi abitanti della popolosa frazione spoletina. Di seguito gli articoli dei mesi scorsi che evidenziavano anche alcune prese di posizione di politici umbri, preoccupati dell'eventuale pericolo per la salute pubblica.
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