Non accettava la fine della relazione con la sua ex, tanto da recarsi spesso nel luogo di lavoro di lei, minacciando anche quello che ritiene essere il suo attuale compagno. A mettere fine agli atti persecutori ci ha pensato la seconda sezione della squadra mobile, che lunedì ha tratto in arresto il giovane, un 30enne di Terni. L’accusa per l’uomo è appunto di stalking nei confronti dell’ex compagna.
Il giovane peraltro, al termine di una attività d’indagine condotta anche sulla base delle testimonianze della vittima e di alcuni suoi colleghi di lavoro, che in più occasioni avevano assistito alle condotte illecite, era già stato segnalato all’Autorità Giudiziaria il 22 giugno per maltrattamenti contro conviventi ed atti persecutori.
Nell’occasione più recente, gli operatori della Squadra Mobile, attraverso mirati servizi di osservazione, sono riusciti ad individuarlo nei pressi di un locale del centro cittadino, luogo di lavoro dell’ex convivente, dove poco prima aveva posto in essere ulteriori atti persecutori contro la donna e minacciato un altro dipendente, ritenuto l’attuale compagno della vittima. L’arrestato, che si presentava in condizioni psico-fisiche piuttosto alterate, è stato quindi condotto in Questura per gli adempimenti di rito.
Ieri mattina, al termine del giudizio direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto ed adottato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e dal giovane dipendente del locale che, anche di recente, era già stato minacciato dall’arrestato.
L’episodio dà l’occasione per rinnovare l’invito alle vittime di violenza domestica e di genere a sporgere denuncia e per sottolineare l’importanza della campagna di sensibilizzazione – #Questononèamore” – che la Polizia di Stato ha avviato dal luglio 2016 e che, ad oggi, ha avvicinato miglia di persone alle Questure italiane per informazioni, suggerimenti e denunce contro tali reati.