Una partnership tra Comune di Spoleto e Banca Popolare di Spoleto per rafforzare e garantire continuità allo Sportello Interculturale del Comune, uno strumento di grande importanza nei processi per l’integrazione della popolazione straniera.
Questa mattina, nella sala Sten & Lex di Palazzo Collicola, alla presenza del Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, del Presidente della Banca Popolare di Spoleto Nazzareno D'Atanasio, del Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi e dell'Assessore alle Politiche Sociali del Comune Paolo Proietti, è stata presentata al pubblico la nuova collaborazione sinergica tra Amministrazione comunale e Banca Popolare di Spoleto che segna l’ingresso nel progetto “Sportello Interculturale” dell’Istituto di credito nel ruolo di sponsor unico. Una forma di collaborazione innovativa tra pubblico e privato, vista come strategica opportunità, specialmente in un momento di crisi e di forte contrazione economica delle risorse nazionali destinate alle politiche sociali. La partnership è nata attraverso l’attivazione da parte del Comune di una forma di sponsorizzazione destinata ai privati per sostenere il sistema degli interventi e delle azioni promosse sul territorio per rispondere ai bisogni sociali della collettività. La Banca Popolare, come sponsor unico, e primo nel sociale, garantirà un contributo che permetterà allo sportello di continuare a svolgere il suo significativo ruolo di supporto nei confronti dei cittadini immigrati, favorendo e agevolando l’accesso ai diversi servizi finanziari, grazie alla presenza di operatori dell’istituto di credito nei locali dello sportello di Via dei Filosofi. (Un analogo servizio è già presente nella filiale Bps di Via Nursina).
Dal 2004 lo sportello Interculturale di Via dei Filosofi si rivolge a cittadini immigrati, italiani, famiglie ed imprese fornendo supporto nei momenti di maggiore difficoltà, attraverso concrete risposte alle problematiche di natura giuridica e legale che interessano i cittadini, immigrati e non. Vi collaborano tre operatori: Mrika Marku, Rashid Toluy e Maria Ynmaculada Hernandez Tirado. L’assessore al sociale Paolo Proietti ha ricordato come, a fronte di una popolazione immigrata che rappresenta il 9,3% dell’intera popolazione comunale di Spoleto, e che sale oltre il 14 % per quanto riguarda le giovani generazioni, lo Sportello Interculturale è uno strumento capace risponde alle fondamentali esigenze di informazione, orientamento e accompagnamento della popolazione, immigrata e non. La crescita degli accessi allo sportello sta a sottolineare l’utilità del lavoro che i tre operatori svolgono. Dai 726 ingressi del primo anno, infatti, si è passati nel 2010 ad oltre 4000.
Sia il sindaco Benedetti che il presidente della Banca Popolare D’Atanasio hanno rimarcato la forte valenza sociale dell’iniziativa, precisando come la collaborazione tra Comune e Banca sia fondamentale per rafforzare il ruolo dello Sportello Interculturale, esperimento virtuoso diventato un punto di riferimento di grande rilevanza nelle dinamiche di integrazione della popolazione immigrata, e che magari in futuro potrà essere esportato anche fuori dal Comune di Spoleto (non casuale a questo proposito la presenza alla conferenza stampa del sindaco di Foligno Nando Mismetti) o dalla regione. “Le terze e quarte generazioni di lavoratori immigrati – ha affermato il presidente D’Atanasio – hanno una base reddituale che li obbliga ad avere rapporti con le banche, per aprire conti correnti o trasferire denaro, ad esempio. Le 6000 partite ive aperte in Umbria da non italiani stanno a sottolineare tutto ciò”. A D’Atanasio ha fatto eco Benedetti, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Ente Comunale e Bps per continuare a garantire un servizio di alta consulenza, considerando anche il fatto che nel 2013 i trasferimenti dallo stato centrale alle regioni per il sociale saranno pari a zero. I due soggetti hanno inoltre tenuto a sottolineare che per questa “sponsorizzazione” è stato emesso un regolare bando di gara, a cui, con il rammarico dell’assessore Paolo Proietti, ha partecipato la sola Banca Popolare di Spoleto, che comunque aveva per prima lanciato l’idea della partnership.
Il vicepresidente provinciale Rossi, infine, ha tenuto a sottolineare come le forme di sinergia tra pubblico e privato, soprattutto quando si affronta un tema importante come quello della interculturalità, rappresentino un modello vincente, una buona pratica che vede il tema dell’immigrazione non come una problematica ma da risolvere come elemento capace di generare risorse e ricchezza, visto che già oggi molte attività produttive umbre si reggono sulla manodopera straniera e che l’assistenza agli anziani è garantita quasi esclusivamente dalle badanti non italiane.