Il riconoscimento viene conferito all’astrofisica MARICA BRANCHESI per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali.
Nella giornata conclusiva del Festival sul palcoscenico del Concerto finale alla presenza del Maestro Antonio Pappano, del sindaco Andrea Sisti Presidente della Fondazione Festival, della direttrice artistica Monique Veaute e di Maria Teresa Fendi Presidente della Fondazione Carla Fendi avrà luogo il Premio PREMIO CARLA FENDI STEM che chiude il Festival.
Nell’interesse che la Fondazione nutre da alcune stagioni per la Scienza il riconoscimento viene conferito all’astrofisica MARICA BRANCHESI per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali. Astrofisica professore ordinario al Gran Sasso Science Institute è considerata una tra le 10 persone più influenti negli ultimi anni secondo la rivista scientifica Nature.
Il PREMIO, un contributo di 30.000 euro, sarà finalizzato a finanziare la formazione e la ricerca di giovani presso il Gran Sasso Science Institute.
Marica Branchesi astrofisica italiana si è laureata in astronomia nel 2002 e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università ALMA Mater Studiorum di Bologna nel 2006, specializzandosi nel campo dell’astrofisica extragalattica osservativa e interpretativa, con studi sugli ammassi di galassie e sui Nuclei Galattici Attivi in radio, ottico e raggi X. Nel 2009, il suo interesse di ricerca si è esteso alla nuova entusiasmante frontiera dell’astronomia osservativa, l’osservazione delle onde gravitazionali all’Università di Urbino. Successivamente si trasferisce al California Institute of Technology, dove conosce il marito, Jan Harms, fisico tedesco esperto di onde gravitazionali. Dopo aver vinto un progetto del MIUR che le ha permesso di costruire un proprio gruppo di lavoro, decide di rientrare in Italia. E’ ora Professore ordinario di astrofisica presso il Gran Sasso Science Institute, partecipa al progetto internazionale Virgo/LIGO nell’ambito del quale si occupa principalmente della fisica delle sorgenti astrofisiche che emettono onde gravitazionali e segnali elettromagnetici. È stata presidente della commissione di Astrofisica delle onde gravitazionali della International Astronomical Union dal 2017 al 2021. E’attualmente Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e coordinatrice del gruppo internazionale che sviluppa il caso scientifico del Einstein Telescope, il futuro osservatorio di onde gravitazionali.
Il Premio conclude il percorso ARTIFICIAL ARTECHNOLOGY il progetto presentato dalla Fondazione Carla Fendi al Festival e che ha avuto un grande riscontro di pubblico nell’ ex Battistero della Manna d’Oro per REALITY? Più di duecento persone al giorno, una affluenza necessariamente contingentata per la tipologia dell’installazione, hanno visitato l’opera visiva e sonora in realtà aumentata di GABRIELE GIANNI, un’esperienza che vuol far vacillare la percezione della realtà oggettiva in un luogo un tempo sacro attraverso un misticismo “aumentato” dalla tecnologia.
La Fondazione Carla Fendi ha inoltre ospitato a Palazzo Racani Arroni gli INCONTRI CON GLI ARTISTI. Durante i fine settimana dalle ore 11 alle 12 gli artisti coinvolti negli spettacoli del weekend hanno presentato e raccontato i loro spettacoli coordinati da Andrea Penna.
Una novità anche la CARLA FENDI GREEN LOUNGE un punto d’incontro e insieme un esperimento surreale di “metasintesi clorofilliana”, che la Fondazione ha riservato quest’anno agli amici del Festival. Una presenza verde, divenuta esigenza urbana e ambientale, cui abbandonarsi con piacere e dialogare con le antiche architetture esterne.
Sempre molto “presente” in piazza Duomo l’ARTE ‘ON THE WALL’, l’ingrandimento di FRAMMENTO FATICA N.26 dell’artista DANIELE PUPPI sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi. Il lavoro fotografico tridimensionale realizzato in 4 esemplari nel 2004 per la Lisson Gallery di Londra e ora in Collezioni Private.
Foto Fondazione Carla Fendi