Vittorio Sgarbi, di passaggio a Spoleto, si è recato in visita al Museo archeologico nazionale – Teatro romano. Accompagnato dalla direttrice Maria Angela Turchetti, ha potuto vedere le testimonianze umbre e romane che consentono di ripercorrere la storia del territorio umbro. romanità.
Grazie ad Enzo Rambotti e al personale del Museo che ha ritardato la chiusura per permettere la visita al teatro romano, di nuovo sotto i riflettori sono stati importanti reperti umbri e romani quali gli scettri in ferro e bronzo ageminato dalla necropoli di Piazza d’Armi, simboli del potere di un sovrano di 2700 anni fa, la lex spoletina o il ritratto in marmo di Augusto.
L’occasione, immortalata dalle fotografie di Michelangelo Spadoni, ha consentito anche di ricordare la plurisecolare storia del complesso e di soffermarsi su Palazzo Corvi e le sue stanze, sul Monastero, la Chiesa di Sant’Agata e gli affreschi ancora conservati.
La scelta di visitare il complesso monumentale, da parte di Vittorio Sgarbi, e l’interesse suscitato nei presenti non fanno che rimarcare il ruolo di grande rilevanza svolto dal Museo Archeologico Nazionale tra i musei statali della regione, arricchito dalla recente riapertura al pubblico della Chiesa di Sant’Agata e reso vivo, attraente e accogliente grazie alle numerose esposizioni temporanee, eventi culturali, laboratori didattici progettati e realizzati dallo staff del Museo in stretta collaborazioni con Enti ed Istituzioni cittadine e non.
Il Direttore del Museo ringrazia tutti i partecipanti per l’attenzione riservata ed invita Vittorio Sgarbi e Salvo Nugnes a tornare di nuovo per apprezzare appieno il patrimonio culturale ospitato nel complesso monumentale e progettare iniziative congiunte che possano contribuire alla valorizzazione di città e territorio.