50 uniformi dell’Esercito Italiano e delle sue specialità. 50 Uniformi Storiche, da quella del 1659, anno di Fondazione del Reggimento Guardie, a quelle del 2014, legate alle missioni di Pace. La mostra sulle uniformi storiche dell’Esercito Italiano è stata inaugurata oggi dal Sindaco Fabrizio Cardarelli e dal Comandante della Brigata Granatieri di Sardegna Generale Maurizio Riccò.
La mostra, realizzata in occasione della Giornata delle Forze Armate e del Centesimo Anniversario della Grande Guerra, è aperta al pubblico da sabato 1 novembre ogni giorno dalle ore 9 alle 17, a Palazzo Comunale e all’ex Monte di Pietà e rimarrà aperta fino a giovedì 6 novembre. Oltre alle uniformi storiche, fanno parte della mostra anche un’esposizione di documenti e cartoline d’epoca.
Particolari ringraziamenti il Sindaco Cardarelli, nel corso della cerimonia di inaugurazione, alla presenza della Autorità Civili, Militari e Religiose, ha rivolto al Generale Maurizio Riccò, al Comandante del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna Colonnello Raffaele Morello, al Comandante del 2° Battaglione Granatieri “Cengio di Spoleto” al Ten. Colonnello Claudio Bencivenga, al 1° Maresciallo Luogotenente Alberto Marafini che ha curato l’esposizione, al Presidente del Circolo Filatelico Numismatico “Romoli” di Spoleto Sante Dionisi e al Presidente dell’Associazione “I Cento Comuni” Manrico Profili per il sostengo all’iniziativa.
Organizzata dal Comune di Spoleto con la collaborazione dello Stato Maggiore dell’Esercito, Brigata Granatieri di Sardegna, 1° Reggimento Granatieri di Sardegna / 2° Battaglione Granatieri “Cengio”, è la mostra sulle uniformi storiche mentre il Circolo Filatelico Numismatico “G. Romoli” di Spoleto ha curato l’esposizione di documenti e cartoline d’epoca.
La mostra è inserita nel programma delle iniziative per celebrare tre diverse ricorrenze ( la Commemorazione dei Caduti, la Giornata dell’Unità Nazionale e il Centenario del Prima Guerra Mondiale dal Comune di Spoleto), organizzate dal Comune di Spoleto, dall’associazione “I Cento Comuni”, l’Esercito Italiano, la Prefettura di Perugia e il contributo di numerose associazioni.