Una platea che per numero non ha reso giustizia al meraviglioso concerto jazz del Jerry Dodgion Quartet.
E c’era da aspettarselo quando alle 20:45, a tre quarti d’ora dall’inizio dello spettacolo, nemmeno l’ombra della lunga coda che si era verificata fuori dal Teatro Romano la sera prima, alla stessa ora, per “Istinto”, il musical dei tangueri argentini. E pensare che il concerto jazz era anche gratuito! Nell’introduzione l’Assessore alla cultura Giorgio Flamini ha ricordato come il luogo che ospita il suggestivo teatro spoletino all’aperto, fosse stato in passato un carcere femminile. Solo alla fine del secolo scorso fu riportato alla luce emergendo dalle costruzioni medievali che lo celavano grazie agli scavi successivi l’arrivo di Giancarlo Menotti a Spoleto.
Jerry Dodgion al sax, Harold Danko al pianoforte, Giuseppe Bassi al basso, C. J. Everett alla batteria e nella seconda parte anche Guido di Leone alla chitarra, tutti musicisti affermati con importanti collaborazioni all’attivo, esibizioni in tutto il mondo e inseriti nel programma di Spoleto Estate 2008 grazie anche a Spoleto Art Jazz Section.
Oltre due ore di concerto da brividi per chi ama e apprezza questo genere musicale che nasce con ogni probabilità a New Orleans e si ispira alle influenze musicali afroamericane agli inizi del XX secolo.
Peccato davvero per il pubblico poco folto sulle gratinate, tuttavia privilegiato destinatario di un fascinoso mix di storia, musica e natura.
Stasera, sempre al Romano, torna la prosa con “Ofelia e Geltrude al suon di-vino” (ingresso gratuito).
(Chiara Magna)