Era stato arrestato nel maggio scorso per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti al termine di una certosina indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Spoleto. Oggi è stato condannato a cinque anni di reclusione. Protagonista della vicenda un giovane 29enne di origini marocchine, regolarmente residente a Spoleto. Era solito dare appuntamento ai suoi clienti a tarda serata nella periferia della città del Festival, fin quando il via vai di auto a tutte le ore della notte mise in allarme alcuni cittadini che allertarono i Carabinieri.
Droga nel forno – Dopo vari appostamenti i militari lo fermarono a bordo della sua auto, all’interno della quale trovarono hashish e 150 euro frutto dell’attività di spaccio. Ma fu a casa sua che arrivò il ‘colpo grosso’. Durante la perquisizione i Carabinieri rinvennero prima 13 confezioni di cocaina purissima (per un peso complessivo di 70 grammi) e poi, accuratamente nascosti all’interno di un forno a legna, altri 4,6 kg di hashish già diviso in panetti pronti per la vendita al dettaglio, oltre a 2.500 euro in contanti e a un gran numero di cellulari, presumibilmente utilizzati per contattare fornitori e clienti. Gli ipotetici proventi dell’attività di spaccio vennero stimati in circa 70mila euro.
Rito abbreviato – Arrestato e condotto immediatamente presso il carcere spoletino di Maiano, il 29enne aveva chiesto tramite il suo avvocato di essere giudicato con rito abbreviato. Oggi è arrivato l’epilogo della sua vicenda giudiziaria con la condanna a cinque anni di reclusione inflitta dal gup Augusto Fornaci, a fronte di una richiesta di 5 anni e 4 mesi formulata dal pm Gennaro Iannarone. Il legale del giovane dovrebbe comunque ricorrere in appello. (Jac. Bru.)
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