Carlo Vantaggioli
Jacopo Brugalossi
Attesa conferenza stampa del sindaco Daniele Benedetti il giorno dopo la vicenda della mancata votazione in consiglio comunale sul bilancio, causa mancanza del numero legale per la fuga del consigliere socialista Aliero Dominici ormai promosso a furor di popolo come “Grande Capo Piè Veloce”. Benedetti congela tutto e tutti, spranga il frigorifero e se ne vola a Charleston per lo Spoleto Festival Usa (“impegno programmato da tempo ed impossibile da modificare” come ha tenuto a precisare lo stesso primo cittadino).
Quando il sindaco della città del Festival, quello dei Due Mondi, decide di “comunicare” da solo, senza ausili legati alle vecchie pantomime della politica, non delude la platea dei giornalisti e adotta anche i travestimenti necessari per migliorare l'effetto sorpresa. Ed è così che, indossato il suo più riuscito mascheramento, quello di Marchionne-Benedetti con tanto di maglioncino blu d'ordinanza, la butta lì senza tanti complimenti: “Non mi dimetto, congelo le deleghe agli assessori, vado a Charleston e quando torno apro le consultazioni con le forze politiche cittadine!“. Chiaro? Sembra proprio di vederlo Marchionne-Bendetti che firma la cassa integrazione per Aliero Dominci (Psi), chiude lo stabilimento di Palazzo Comunale e va in America per vedere come funzionano le cose oltreoceano. E così, giusto per far capire meglio per chi suona la campana, scandisce: “è necessario che tutte le forze politiche che rappresentano l’elettorato abbiano il senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza. Invece l’atto di ieri del consigliere comunale è stato irresponsabile“. Congelato in pubblico anche il nome del fedifrago (Dominici, ovviamente).
E per evitare equivoci politici, Bendetti ripete più volte il sentito ringraziamento ai vertici provinciali del PSI per il tempestivo intervento (clicca qui) sugli uomini di partito, “quei singoli che creano problemi alle loro formazioni politiche“. Ad ascoltare la ramanzina ci sono il Vice Sindaco Lisci ed il consigliere Alleori, socialisti dal viso di pietra per la serietà della circostanza.
Riepilogando: in una situazione come quella prospettatasi ieri in consiglio comunale il sindaco avrebbe potuto adottare molti provvedimenti, tra cui quello di dimettersi. Invece ha optato per due linee di intervento:
Congelamento deleghe assessori – E' la manovra più incisiva. La giunta da oggi può esercitare solo l’ordinaria amministrazione: gli assessori rimangono infatti in carica ma senza le loro deleghe che tornano in capo al sindaco. Il vicesindaco sostituirà il sindaco nei casi di straordinaria amministrazione nei giorni in cui lui sarà a Charleston. Di fatto è un “Governo del Sindaco”, come risponde chiaramente Benedetti ad una domanda di Tuttoggi.info. Per il momento non si tratta di un atto di sfiducia nei confronti della giunta, smentendo così anche qualsiasi inciucio o accordo sottobanco. Benedetti ammette però che, nel caso dopo le consultazioni si prospettasse l’ipotesi di rivisitare le deleghe, questo potrebbe essere fatto dando luogo al prolungamento del “governo del sindaco”. Tutta da interpretare comunque la battuta “così tutti capiscono che non sto scherzando“. Chi si nasconde dietro quel 'tutti'? Esponenti della Giunta o dirigenti dello piddì? Probabilmente entrambi. Certo è che questa mossa è l'ultimo asso della manica per il giovane sindaco che fra poco meno di due anni sarà chiamato alla fiducia dell'elettorato per un suo rinnovo di mandato.
Consultazioni – Da martedì 29 (giorno successivo al rientro da Charleston) il sindaco inizierà le consultazioni con tutte le forze politiche rappresentate in consiglio – partendo dalla maggioranza, con cui è convinto che non avrà problemi, nemmeno a quanto pare con il consigliere De Angelis – e poi successivamente con le opposizioni. Le consultazioni serviranno a capire chi è disposto a unire gli sforzi sui 5 punti strategici per la città: 1 sviluppo economico e lavoro; 2 sanità; 3 centro storico; 4 piano regolatore; 5 cultura. Le consultazioni potrebbero durare fino al 14 giugno, quando la giunta dovrà, volente o nolente, far approvare il bilancio preventivo 2012. Benedetti è critico con l’atteggiamento della minoranza, che ogni volta mette in campo la famosa melina “votatevi le cose da soli…” uscendo conseguentemente dall'aula. “Si può anche dissentire, ma è importante essere presenti al momento della discussione”, chiosa mettendo un punto fermo sul dopo congelamento. Certo il viaggio negli States non lo aiuterà a tastare il polso della situazione, specie della minoranza che sarebbe già al lavoro per cercare il tanto sospirato ribaltone.
“La maggioranza c'è ed è solida”, Questa è la convinzione di Benedetti ripetuta più volte nel corso dell'incontro con la stampa, quasi a voler esorcizzare l'ipotesi che qualcuno dei suoi alla fine non gli appoggi la manovra post-Charleston. Tanto che sente anche il bisogno di chiarire che non prevede nuovi ingressi nella stessa “perché questa non teme scossoni, anche se i singoli possono mettere in crisi da soli i partiti. E’ mancato negli ultimi tempi il voto del consigliere Rutili – spiega Benedetti- perché ha avuto dei problemi di salute che si stanno fortunatamente risolvendo, Comunque verrà studiato ogni modo possibile per fargli svolgere le sue funzioni di consigliere“. Rutili in effetti risulterebbe in malattia e quindi forse l'ipotesi probabile è che i lavori del Consiglio vengano spostati in tardo pomeriggio (probabilmente per consentire all'esponente del Pd di ottemperare agli orari connessi con le visite fiscali). Di necessità, virtù. Anche se risulterà bizzarro – azzardiamo – vedere convocare il massimo consesso cittadino a tarda sera, comunque dopo le 19. Praticamente in notturna, come una finale di Champions League.
Alla domanda di Tuttoggi.info se non fosse stato il caso di attuare la manovra di congelamento partendo dalle dimissioni, Marchionne-Benedetti risponde a muso duro: “Non mi dimetto proprio per il senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza, perchè è il momento di dare risposte certe agli spoletini. Mi sono confrontato con i segretari regionali e provinciali dei partiti di maggioranza, che condividono con me questo percorso“.
Giallo su Dominici – intanto il consigliere 'ribelle' è interessato da un piccolo 'giallo'. Mentre il Psi fa sapere di volerlo deferire al Comitato di garanzia (per una sempre più probabile espulsione), l'esponente, con una dichiarazioneal Giornale dell'Umbria, fa sapere di non essersi mai iscritto al partito del garofano e pertanto di non poter essere espulso. Resta da capire chi amministra le tessere del Partito.
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