Il resoconto della visita ad Alessio. Pd “Soddisfatti”. OS “ora Romania, Marocco, etc”
Arriva con qualche giorno di ritardo il resoconto dell’attività voluta dal Comune di Spoleto con quello di Alessio (Albania): a darne comunicazione, sarà la par condicio, è il piddì locale con una nota che, svarioni a parte, nasconde tra le righe più di un lapsus istituzionale.
Leggiamo la nota stampa, che compare anche sul profilo facebook del partito: “Una calorosa accoglienza ha fatto da contrappunto (?, n.d.r.) alla visita istituzionale del Comune di Spoleto a Lezha (Alessio) in Albania. La delegazione spoletina era composta dal Sindaco Andrea Sisti, dagli Assessori Danilo Chiodetti ed Agnese Protasi, dal Presidente dell’Ase Roberto Paolucci, dal Presidente del Consiglio Comunale Marco Trippetti, dal capogruppo Federico Cesaretti, dalla Consigliera Vania Buffatello e dai consiglieri comunali di opposizione Sergio Grifoni e Paolo Imbriani.
Il gemellaggio è stato realizzato su iniziativa della propria consigliera comunale del Partito Democratico Mrika Lleshaj, in seguito alla proposta dell’associazione albanese ACAS Skanderbeg. Due giorni in cui il fitto programma ha previsto, oltre agli incontri ufficiali con le più alte cariche istituzionali di Lezha, la conoscenza di importanti realtà culturali ed imprenditoriali del luogo. La visita rende omaggio alla comunità albanese che da decenni vive e lavora nel nostro territorio ed è finalizzata ad instaurare nuovi rapporti di collaborazione e scambio culturale e turistico. Il partito ringrazia Mrika Lleshaj e il presidente dell’associazione ACAS Kol Marku”.
Senza voler troppo entrare nel merito, non sfugge come ci si sia dimenticati il nome del Sindaco di Lezha – che ha ricevuto la delegazione spoletina con ogni onore e attenzione, organizzando anche un momento conviviale con le tipiche danze albanesi – mentre l’elenco dei partecipanti non rispetta quello delle cariche ricoperte.
Ben più attenzione diplomatica ha avuto il primo cittadino di Lezha nel voler, in occasione della foto ricordo, alla propria sinistra il Sindaco Sisti e il Presidente Trippetti, alla destra il vice presidente Grifoni.
Un piccolo “giallo” – sempre leggendo ciò che scrivono da Viale Trento e Trieste, incuranti di creare così imbarazzo a Palazzo – nasce intorno al vero obiettivo della visita: saluto istituzionale o la firma del gemellaggio (“…Il gemellaggio è stato realizzato…”)?
Giusto per sapere e, magari, aggiornare anche la pagina di wikipedia, alla voce Spoleto, dove compaiono quelli con Schwetzingen, Cetinje, Charleston, Orange e Cajamarca. Gli ultimi 3 dei quali non ancora ripresi dall’amministrazione in carica dal 2021: d’altra parte la Lleshaj, a microfoni aperti, ha detto di non essere troppo interessata ai “gemelli precedenti ma di guardare ai futuri” (che fa tanto dem).
Non c’è, nella nota, neanche traccia dell’invito che il Sindaco Sisti, su questo sempre attento e generoso, ha rivolto all’amministrazione di Alessio e che potrebbe concretizzarsi già nelle prossime settimane (sperando non durante la prossima campagna elettorale per le regionali, giusto per informare correttamente gli spoletini).
Come resta da capire il perché non si sia approfittato dell’evento per allargare la delegazione alle parti produttive e sociali della città.
Grifoni “ora Romania e Marocco”
A breve giro di posta arriva anche la dichiarazione di Sergio Grifoni, vice presidente del consiglio (Obiettivo Spoleto): “Come avevo già pubblicamente dichiarato, ho accettato l’invito del Presidente Trippetti a recarmi a Lezha principalmente per omaggiare i tanti cittadini albanese che, ormai da anni, risiedono a Spoleto, dove lavorano, studiano e partecipano alla vita attiva cittadina. L’incontro con il sindaco e le istituzioni è stato cordiale e amichevole; ora occorre verificare quali e quante sinergie si possono sviluppare con tale comunità, coinvolgendo le varie realtà sociali, economiche e culturali dei rispettivi territori. Ricambiare l’ospitalità potrebbe sicuramente essere utile ad approfondire tali aspetti” dice Grifoni chiarendo così che nessun gemellaggio è stato siglato.
Ma l’esponente dice di più, e a ragione, per le storiche tradizioni che fanno di Spoleto una città da sempre vocata alla accoglienza e agli scambi: “è opportuno e doveroso non dimenticare che qui sono presenti in maniera considerevole anche altre etnie come, per esempio, quella romena e del Marocco. Il fatto che non abbiano una rappresentanza istituzionale, non deve significare porle ad un livello inferiore, anche perché eventuali gemellaggi sono di per sé sempre istituzionali e mai di parte”.
Chissà se e quando il primo cittadino Sisti, continuamente tirato per la giacchetta, anche a sproposito, dai suoi, troverà il tempo anche per questi viaggi. Indispensabili se si considera, dati Istat alla mano, che la prima etnia nella città del festival è quella romena (25,2% del totale degli stranieri) seguita dalla albanese (17,9%), marocchina (14,7%), ucraina (7,9%), macedone (3,9), polacca (3,1%) e kosovara (3,0%). Dati al 1 gennaio 2023.
Quell’antico legame con Scanderbeg
Una curiosità che farà piacere alla delegazione e alla stessa promotrice Lleshay, a conferma dell’antico legame tra Spoleto e Alessio, o meglio il suo eroe nazionale Scanderbeg (pseudonimo di Giorgio Castriota o Castrioto che proprio ad Alessio morì), l’omologo del nostro Giuseppe Garibaldi.
Ebbene Papa Bonifacio VIII chiese proprio al Castriota, mentre si sarebbe trovato nella vallata spoletana, di preciso a Strettura, di organizzare una spedizione militare che poi non fu fatta.
Per questo un imprenditore spoletino, titolare dell’ariturismo Castrum – il castello che si trova a Strettura e che ha riconsolidato e restaurato (grazie anche all’ingegno del Sisti ante sindacatura) – ha acquistato e installato, all’ingresso della struttura, una statua equestre di Scanderbeg. Una rarità, considerato che in Umbria ve ne sono soltanto due (l’altra è a Deruta).
Peccato che gli eventuali visitatori (di certo gli ospiti della struttura ricettiva) non abbiano vita facile nel raggiungere il resort: il Comune, infatti, a sentire la proprietà, ha interrotto i lavori di asfaltatura della strada a trecento metri dall’ingresso all’albergo.
Una mancanza nei confronti del resort, un pò anche nei confronti dell’eroe albanese.
(F.B.)
(modificato alle 14.05)
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