di Spoleto a 5 Stelle
Oltre che tardivo il Piano di Gestione Ambientale presenta esclusivamente belle parole, interessanti obiettivi da raggiungere, ma poi come effettivamente si raggiungano questi obiettivi non viene descritto. Un vero Piano di Gestione Ambientale basa la propria efficacia su un meccanismo di: Pianificazione – attuazione – controllo – verifica. Dov’è l’attuazione? dove il controllo e la verifica? Il documento inoltre contiene dati incompleti: ad esempio i punti luce di illuminazione pubblica aumentano ma non si fa menzione di lampade alternative alle tradizionali; per il riscaldamento non esistono dati di consumo per edifici pubblici, per i carburanti dei mezzi pubblici mancano, fino al 2010, i dati sui consumi, il carburante prevalente resta la benzina.
Per non parlare poi della assenza di una strategia per la raccolta differenziata. Attualmente il porta a porta, completamente assente nel centro storico, sta stentatamente procedendo nelle frazioni, e la raccolta differenziata si attesta ancora a livelli bassissimi (circa 30%) e l’anno prossimo dovrebbe arrivare al 65%. Ma come? E’ paradossale definire l’energia come fattore di opportunità e sviluppo e contemporaneamente parlare di interventi finalizzati al risparmio energetico e al miglioramento dell’efficienza energetica; gli incentivi pubblici destinati alle cosiddette fonti rinnovabili sono le opportunità? Possono coesistere con programmi di risparmio energetico ed efficienza energetica? Noi siamo del parere che le 269 installazioni sui tetti di edifici privati unitamente ad una ottimizzazione dell’efficienza energetica dei fabbricati siano l’esempio da perseguire.
La bozza del nuovo regolamento edilizio è l’unica nota positiva del documento. Per concludere siamo del parere che una amministrazione seria, che abbia cura del proprio territorio e dei cittadini che vi abitano, in una situazione drammatica dei Beni Comuni più essenziali come l’aria e l’acqua non si debba limitare a constatare se i dati relativi all’inquinamento siano sopra o sotto i limiti previsti di legge o se le qualità ambientali siano nella media delle altre realtà regionali, ma dovrebbe piuttosto preoccuparsi di migliorarle. Una amministrazione seria dovrebbe rispettare i cittadini e considerare la partecipazione un elemento fondamentale di democrazia. L’assemblea cittadina di San Giacomo, organizzata a furor di popolo, è stato un esempio concreto di cittadini che hanno rifiutato di farsi prendere in giro da questa amministrazione che pensava di spacciare la partecipazione per informazione a cose fatte, pero viene da chiedersi: con quali intenti?