Il coronavirus non ferma lo spaccio di droga a Città di Castello ma le forze dell’ordine, fortunatamente, sì.
Nei giorni scorsi infatti, durante i controlli, la Polizia tifernate ha notato un’auto parcheggiata lungo il percorso verde del fiume Tevere. Al momento del passaggio degli agenti il passeggero della vettura ha effettuato un movimento veloce verso i sedili posteriori, alimentando i sospetti delle forze dell’ordine.
La persona è stata fermata e identificata insieme al conducente e, da un immediato controllo, è stato rinvenuto un involucro in cellophane contenente 26 confezioni di marijuana confezionate singolarmente. Nelle tasche dei pantaloni del passeggero, inoltre, sono state trovate anche 200 euro in banconote di piccolo taglio. La droga e i soldi risultavano chiari indizi dell’attività di spaccio.
La perquisizione è continuata anche nelle abitazioni dei due, dove è stato ritrovato un astuccio in similpelle nero contenente un altro grammo e mezzo di marijuana. In tutto lo stupefacente sequestrato è risultato di un peso superiore ai 20 grammi.
I due fermati, rispettivamente di 27 e 24 anni, incensurato il primo e con precedenti di droga il secondo, entrambi italiani, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.