Si è spacciato per un agente speciale delle forze dell’ordine, raccontando di essere impegnato in missioni segrete all’estero. Con queste scuse è riuscito ad adescare una giovane spoletina ed a spillargli in totale 4.000 euro. È stato però individuato e denunciato per truffa e sostituzione di persona.
Contatto su Internet – Il curioso episodio si è verificato tra gennaio e febbraio. Grazie ad un social network una spoletina viene contattata da un uomo, spacciatosi per un non meglio specificato ufficiale di un corpo speciale conosce. Il sedicente “capitano”, figura atletica e aitante, dopo i primi contatti allacciati tramite Internet, conquista di fatto la donna, millantando di essere un appartenente ad un famoso reparto speciale della polizia e di essere continuamente inviato in rischiose missioni segrete all’estero, tanto da potersi spostare solamente sotto copertura. La vittima, affascinata dalla figura di questo uomo e dalle foto ricevute in cui appare di bella presenza e palestrato, inizia così una fitta corrispondenza tramite whatsapp.
Denaro in prestito – Il “capitano ombra”, fingendosi innamorato perdutamente e desiderando incontrarla, le chiede del denaro in prestito, poiché essendo in missione all’estero non ha con sé del denaro contante. A quel punto la donna gli invia il denaro richiesto tanto che l’uomo, poco tempo dopo, si presenta a Spoleto per conoscerla e passare una giornata con lei. Dopo il breve idillio, l’uomo riparte per una nuova missione, ma continua ad inviarle dei messaggi nonché a programmare future vacanze ed appuntamenti. La donna, inebriata dal fascino del “capitano” e dalla situazione, continua ad inviagli somme di denaro, fino ad arrivare ad un totale di circa 4mila euro. Di rimando l’uomo, all’ultimo momento, diserta sempre gli appuntamenti con la scusa di improvvise partenze per missioni ed imprese che lo costringono a spostarsi da un continente all’altro.
La denuncia – Dopo circa un mese, la donna inizia ad insospettirsi e comincia a chiedere la restituzione dei prestiti fatti, ma dell’uomo non si vede neanche l’ombra. E così la malcapitata, resasi conto di essere stata truffata, decide di recarsi negli uffici della polizia di Stato. Gli uomini del Commissariato di Spoleto, dopo una intensa attività di indagine scoprono che, in realtà, la donna non è l’unica vittima del fantomatico agente segreto; infatti, altre malcapitate sono state vittime di truffe attuate con lo stesso modus operandi. L’uomo, un italiano di 42 anni, R.W. le iniziali, è stato quindi nuovamente denunciato per truffa e sostituzione di persona.