La Guardia di Finanza di Città di Castello ha stroncato un traffico di banconote false nell’Alta Valle del Tevere, sequestrando più di 6.000 euro contraffatti e denunciando una coppia di fidanzati, accusati di avere speso il denaro incriminato.
Le indagini nei confronti dei due, nate dopo che diversi negozianti della Valtiberina avevano incassato inconsapevolmente biglietti da 50 euro falsi, sono culminate con un blitz notturno delle Fiamme Gialle, che ha colto di sorpresa i giovani. Entrambi, a bordo di un’auto, avevano anche invertito il senso di marcia nel tentativo di evitare i controlli, ma una seconda pattuglia che li stava pedinando con un’auto “civetta” ha vanificato la fuga.
Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire e sequestrare 1000 euro falsi, nascosti all’interno della biancheria intima della ragazza, e altri 450 euro nell’abitazione del ragazzo.
La coppia è stata quindi denunciata all’Autorità giudiziaria. Non solo: il ragazzo è stato segnalato alla Prefettura perché guidava con una patente scaduta da 8 anni.
Nel corso di successive indagini, è stata effettuata un’approfondita attività di intelligence che ha permesso di sequestrare ulteriori 96 banconote false di vario taglio (del “valore” di circa 5.000 euro), incassate inconsapevolmente da un centinaio di esercizi commerciali ubicati nei comuni di San Giustino, Città di Castello e Umbertide.
I cittadini sono invitati a segnalare i casi di sospetta falsità di denaro contante. La Banca d’Italia precisa che gran parte delle banconote contraffatte può essere scoperta semplicemente utilizzando il metodo “guardare, toccare, muovere”, raffrontando la banconota sospetta con una di cui si conosce la genuinità.