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Sogepu, via libera a incorporazione Polisport e acquisizione quote ‘Splendorini’ di Calzolaro

Redazione

Sogepu, via libera a incorporazione Polisport e acquisizione quote ‘Splendorini’ di Calzolaro

Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato il Piano industriale dell'azienda tifernate con il 'sì' dell'intera maggioranza
Mar, 04/07/2017 - 16:15

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Via libera del Consiglio comunale di Città di Castello (‘Sì’ di Pd, Psi La Sinistra, ‘No’ di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Tiferno Insieme e Castello Cambia, ‘astensione’ Lega) al nuovo Piano industriale di Sogepu, che prevede l’acquisizione tramite ‘fusione per incorporazione’ di Polisport e di una quota consistente (45% con opzione per un ulteriore 6% per 4 milioni 725 mila euro) dell’azienda Splendorini Molini Ecopartner di Calzolaro, specializzata nello smaltimento di rifiuti alimentari agricoli e della grande distribuzione, recentemente tornata al centro delle polemiche a causa delle sue forti emissioni odorigene.

Siamo chiamati a valutare indirizzi programmatici – ha detto il vicesindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarellisu cui il Comune, socio di maggioranza, deve esprimersi. L’incorporazione di Polisport rientra nell’ambito del piano di razionalizzazione delle partecipate a cui stiamo dando seguito e che, nel caso di Polisport, stiamo interpretando alla luce delle novità legislative (Testo Unico o “decreto Madia”)”.

Entrambe le scelte, fusione Polisport e acquisizione quota di Splendorini, rientrano nell’ambito dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, perseguiti da Sogepu nell’ottica di sviluppo dell’azienda, contenimento costi, ottimizzazione personale, gestione sostenibile ciclo dei rifiuti e degli scenari futuri, su cui si inserisce anche l’esito della gara d’ambito. Votiamo indirizzi, non atti amministrativi. Ogni successiva decisione sarà approfondita e sottoposta al Consiglio

Il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiunto: “Oggi votiamo un progetto importante. Da qui al concreto passerà tempo ma questo passaggio sarà fondamentale per la crescita di Sogepu. Oggi votiamo il via libera a verificare le condizioni: ambiente, costi, contesto politico. Non c’è nessun atto amministrativo, siamo all’inizio di un percorso”.

Politicamente sarà necessario un confronto con Umbertide. E’ nostro interesse mantenere la stabilità economica e gestionale che ha acquisito Sogepu. Su Polisport i servizi saranno messi a gara ma, alla luce del ‘decreto Madia’, la fusione è la migliore soluzione anche perché elimina la pletora di partecipate che esistono

Il capogruppo della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti ha detto che “il piano è cambiato in corsa: sull’acquisizione della Splendorini, quanto sgravio porterà alle bollette? Chi abita vicino all’impianto non è contento. Polisport è una nota dolente: le tariffe non sono alla portata di tutti e, in ottica futura, i ricavi dovrebbero essere reinvestiti per i cittadini, così da svolgere realmente una funzione sociale”.

Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto che “Sogepu va in controtendenza. In un momento in cui le aziende tendono ad essere leggere, ci si appesantisce. Temo che maggioranze presenti e future possano spingere personale dentro queste partecipate. C’è poi l’aspetto etico: Sogepu diventa un competitore delle aziende private. Spendere, per il 45% di proprietà, oltre 4 milioni di soldi pubblici è una bella responsabilità. Polisport ha sempre prodotto debiti e mai opportunità, è un altro gravame, di cui Sogepu si era alleggerita”.

Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “il 45% di Splendorini per l’impianto di trattamento della raccolta differenziata è in contraddizione con l’impiantistica già programmata. L’impatto dell’azienda sull’ambiente è indubbio: alcuni lavoratori sono dovuti ricorrere al Pronto soccorso per le esalazioni. La scelta è dovuta a pressione regionale più che esigenze di Sogepu. La fusione di Polisport è un colpo di spugna sul fallimento politico”.

Gaetano Zucchini, capogruppo Pd, ha sostenuto che “l’evoluzione di Sogepu è stata costante e positiva. Avrei preferito parlare prima del piano industriale che però è una linea programmatica fondata sull’accordo interambito con la Vus e l’acquisizione di Splendorini, inserita nel circuito regionale. Per Sogepu significa un incremento di fatturato di oltre 1 milione e una riduzione della tariffa di trattamento dell’organico. Gli sforzi maggiori devono essere fatti per limitare produzione di rifiuti e aumentando la raccolta differenziata”.

Valerio Mancini (Lega Nord), ha detto: “La gestione dei rifiuti in Umbria è fallimentare ma la nostra partecipata è uscita indenne dalle traversie giudiziarie”. Leggendo una nota del sindaco di Umbertide Marco Locchi sull’acquisizione della Splendorini a Sogepu – nella quale il primo cittadino si dice “contrario per l’impatto dell’attività sulla popolazione di Calzolaro“, chiedendo all’Auri di intervenire prima che il Consiglio si esprima -, Mancini ha ricordato che Umbertide, un anno e mezzo fa, ha autorizzato il passaggio da 20mila a 50mila tonnellate di rifiuti per la Splendorini: “Si tratta di un salvataggio per evitare un altro problema al sindaco Locchi e alla sua parte politica. Facciamo il tifo per Sogepu, che sostiene di poter risolvere i disagi dell’azienda. Se non succede qualcuno deve andare a casa”.

Filippo Schiattelli (Psi)ha dichiarato che “la Sogepu compete e segue logiche di mercato con una direzione politica. L’orizzonte del piano è del 2033: nessuno conoscere il futuro ma mettiamo i giusti presupposti per tracciare una rotta. Un elemento positivo è la gradualità: ogni step verrà illustrato e sottoposto al Consiglio. Se mi baso sui numeri, alla Sogepu non posso che dire continuiamo così, sopratutto in riferimento agli sgravi per le famiglie. Su Polisport: c’è stato un incremento delle iscrizioni nei centri estivi e che tali servizi vengano offerti a prezzi accessibili a tutti è un vanto che ci costa ma da sostenere. C’è una logica nella fusione verso la Cittadella dello Sport”.

Nicola Morini, capogruppo Tiferno Insieme, ha parlato di “un flirt estivo. Polisport è un fallimento amministrativo e l’acquisizione della Splendorini non sembra nata in loco. Noi prima facciamo il passo e poi l’indagine doverosa. Il Testo unico è molto precedente delle linee programmatiche ma non le avete cambiate. Polisport sarebbe dovuta andare sul mercato. Poi il sindaco annuncia un contrordine. Il grafico dell’impegno finanziario del Comune su Polisport è progressivo, da 700mila nel 2002 a oltre un milione nel 2016. Quello dei ricavi dei servizi è al contrario, scende. Sogepu è una spa ma usa soldi pubblici e deve produrre un bene pubblico. I dubbi del sindaco li faccio miei: guardiamo al nostro interesse e non a quello dei cittadini di Calzolaro, che diventa una discarica con un paese intorno. Non me la sento. Polisport è una decisione del sindaco che subisce Sogepu. E Splendorini è una decisione di Sogepu che subisce il sindaco”.

Per Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, “I prezzi sociali di Polisport non sono l’unica ragione di criticità finanziaria, ci sono anche i crediti non riscossi. Su Sogepu, il presupposto del piano industriale è la vittoria nella gara d’ambito. Ci sono Comuni pronti ad impugnare il risultato della gara e la vicenda Splendorini aggrava la situazione. I proprietari dell’impianto di Calzolaro hanno fatto bingo: ma per 4,5 milioni di euro non si poteva comprare un macchinario più evoluto che dava lo stesso servizio senza finire in una situazione esplosiva? Apriamo una riflessione sulla futura governance di Sogepu: vincere con il bastone non serve. Le leadership si costruiscono con la condivisione, riaprendo ad esempio l’azionariato di Sogepu. Avremmo dovuto condividere i piani con l’Ati-Auri”.

Nel dibattito, su richiesta del capogruppo della Lega Marchetti, è intervento il direttore di Sogepu Ennio Spazzoli: “Abbiamo valutato le caratteristiche dell’impianto e gli interventi da fare. Siamo i primi a preoccuparci dei cattivi odori, dell’aggiornamento dell’impianto e della viabilità. Sui cattivi odori ci sono delle tecniche sperimentate. L’impianto è un unicum nel panorama italiano e rispetta il principio di prossimità”.

E’ un primo passo, il percorso sarà partecipato e condiviso – ha detto Bettarelli – Il piano industriale va pensato in un contesto regionale, non esserne succubi. La situazione non è rosea. Noi amministriamo il Comune di Città di Castello e dobbiamo pensare ai nostri concittadini. Anche su Polisport si procederà alle doverose verifiche. Dobbiamo decidere ma non rimanere fermi ad aspettare gli eventi”.

In conclusione il sindaco Bacchetta ha smentito pressioni perugine e timidezza. La votazione dei sindaci dell’Auri è stata unanime sulla proposta di Città di Castello. La proposta Splendorini è per intero un fatto di Sogepu, maturata anche per l’interesse di altri soggetti. Il problema che pone Locchi è serio ma l’azienda rimarrà anche se Sogepu non la rileva. Politicamente sarebbe sbagliato non permettere a Sogepu di valutare la bontà dell’acquisizione. Se il piano andasse avanti, dovremmo parlare con i cittadini di Calzolaro per spiegare che cosa Sogepu vuole fare. Polisport ha una storia complessa: l’aumento di capitale, finanziato dal Comune, fu un debito fuori bilancio di una amministrazione precedente, che questa amministrazione saldò. Nei servizi sportivi le gestioni private non sono una soluzione, infatti non navigano nell’oro. Naturalmente nel 2018 si andrà a gara e parteciperanno soggetti anche diversi da Sogepu”.

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