“Non era mai accaduto, tranne nei periodi bellici, che la Ternana fosse costretta a non disputare così tante gare ufficiali in un campionato”. Lo scrive il sindaco Leonardo Latini in merito alle vicende giudiziarie che stanno interessando la squadra di calcio con continui ricorsi e relative sospensioni di partite.
E ieri, infatti, lo stadio Libero Liberati è rimasto chiuso, dopo il rinvio della partita con la Sambenedettese. Anche se nel frattempo il Consiglio di Stato si è espresso ribaltando la clamorosa decisione del Tar sulla diatriba Serie B a 19 o 22 squadre. Il caos insomma è totale, visto che comunque i provvedimenti giudiziari finora non sono entrati nel merito, limitandosi ad accogliere o meno le istanze di sospensiva.
Il Consiglio di Stato “riporta” la Ternana in C
“Si tratta – incalza il sindaco – di una situazione paradossale, nella quale a subire danni ingenti, sportivi, economici e d’immagine è in primo luogo la Ternana Calcio, ma ad essere danneggiata è anche la città di Terni. E’ inammissibile che alla fine di ottobre la Lega B, la Figc e il Coni non siano ancora riusciti a trovare una soluzione al pasticcio estivo causato da una serie di fattori, tra i quali non c’è certo la responsabilità della Ternana Calcio, la quale, attraverso i suoi rappresentanti non ha fatto altro che chiedere tutela in tutte le sedi per i suoi diritti”.
“Ora la vicenda sta assumendo i toni della farsa – conclude il sindaco Latini – ed è chiaro che occorrerà andare fino in fondo, perché i responsabili dovranno risarcire i danni provocati alla società calcistica e alla città, almeno a livello economico. Ben più difficile sarà ricostruire un’immagine decente del governo del calcio italiano. Ai tifosi rivolgo un appello: reagiamo a modo nostro, stando se possibile ancora più vicini ai colori rossoverdi e alla Ternana Calcio”.